domenica 31 agosto 2025

KEVIN PETIT TRIONFA A ILIRSKA BISTRICA, MERLI TERZO IN DIFFICOLTÀ NELLA CORSA AL TITOLO

Che sarebbe stato un weekend in salita, non solo in senso letterale, Christian Merli lo aveva capito già alla vigilia. Il tracciato sloveno, con le sue chicane e i suoi tornanti, premia i propulsori turbo, capaci di esprimere coppia già ai bassi regimi. Una caratteristica che ha giocato a favore dei prototipi Nova Proto dei fratelli Petit, a scapito delle vetture aspirate come quella dell’italiano.

La gara, valevole per il Campionato Europeo della Montagna e per le serie nazionali di Austria, Croazia e Slovenia, ha confermato i pronostici: Kevin Petit si impone nella classifica generale con un tempo complessivo di 4’16”857, davanti al fratello Sébastien (4’17”339) e a Christian Merli, terzo con 4’18”635. Un podio tutto griffato Nova Proto, segno della netta superiorità del costruttore francese in questo appuntamento cruciale della stagione.

Prima manche: Sébastien davanti, Merli resta in scia

La prima salita aveva visto Sébastien Petit dominare con un impressionante 2’08”916 a 139,9 km/h di media, seguito a soli 321 millesimi da Kevin, mentre Merli chiudeva terzo in 2’09”800. L’italiano teneva botta, ma già allora le avvisaglie erano chiare: con distacchi superiori ai cinque secondi, Bormolini (4°) e Iraola (5°) sembravano già tagliati fuori dalla lotta per la vittoria assoluta.

Seconda manche: Kevin si prende la rivincita e il gradino più alto

Nella seconda salita cambia l’ordine, ma non la sostanza. Kevin Petit alza il ritmo e stampa un ottimo 2’07”620 (media di 141,3 km/h), mettendo tra sé e il fratello un margine di 803 millesimi. Merli migliora leggermente, ma non abbastanza: 2’08”835 e terza posizione anche nell'ultima manche. Iraola risale al quarto posto (2’13”198), seguito da uno spettacolare Ronnie Bratschi, primo tra le Turismo su Mitsubishi Lancer Evo con 2’16”202.

Il commento amaro di Merli: “Qui i turbo avevano una marcia in più”

Non nasconde la delusione Christian Merli a fine gara:

“Purtroppo è andata come avevo previsto. Qui le vetture turbo avevano una marcia in più. Sabato è iniziato a piovere proprio al momento della mia prova, e oggi ho avuto un problema col filo del gas. Sono partito senza test, ed era il posto peggiore per farlo.
La corsa al titolo? Matematicamente ci sono ancora, ma sarà molto, molto difficile.”


Classifica finale – Top Ten (somma dei tempi)

1° Kevin Petit – Nova Proto NP01 – 4’16”857
2° Sébastien Petit – Nova NP01-2 – 4’17”339
3° Christian Merli – Nova Proto NP01 – 4’18”635
4° Joseba Iraola Lanzagorta – Nova NP01 – 4’26”144
5° Ronnie Bratschi – Mitsubishi Lancer Evo – 4’30”150
6° Fausto Bormolini – Reynard K02 – 4’33”019
7° Karl Schagerl – Volkswagen Golf – 4’36”874
8° Grzegorz Rozalski – Mitsubishi Lancer Evo – 4’40”950
9° Karol Krupa – Škoda Fabia CT – 4’46”261
10° Reto Meisel – Mercedes-Benz SLK 340 – 4’47”812


Con la Slovenia alle spalle, la corsa al titolo continentale resta aperta e tutto è rimandato all’ultima gara in calendario: la 44ª Buzetski Dani, in programma dal 19 al 21 settembre. Un’impresa tutt’altro che semplice per Merli, ma la tenacia e l’esperienza del trentino potrebbero fare la differenza decisiva nella volata finale per il titolo.