Il fascino senza tempo della velocità in salita e la storia dell’automobilismo si sono incontrati ancora una volta lungo i tornanti che da Gubbio portano a Madonna della Cima, in occasione del 60° Trofeo Luigi Fagioli, valido come quinto appuntamento del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche (CIVSA). Una due giorni avvincente, resa ancor più insidiosa da un meteo incerto che ha reso gara 2 particolarmente spettacolare e imprevedibile.
A prendersi la scena è stato Totò Riolo, che sulla PRC A6 BMW ha conquistato il successo assoluto nella Coppa Città di Gubbio e la vittoria nel 4° Raggruppamento con il tempo aggregato di 4’21”24. Per il veterano siciliano, pluricampione e simbolo delle salite tricolori, si tratta del primo successo personale proprio sul tecnico e selettivo tracciato umbro, in una domenica d’esordio al Trofeo Fagioli da incorniciare.
A seguirlo in classifica di raggruppamento e anche in una virtuale assoluta, Piero Lottini sull’Osella PA9/90 e Thomas Rossi su Peugeot 205 Rallye, protagonisti di un acceso duello soprattutto in gara 2, condizionata dalla pioggia e dagli attacchi dell’agguerrito Andrea Lapi, anche lui su 205.
Nel 5° Raggruppamento, il migliore è stato Eugenio Barbone su Dallara F393. Da segnalare la sfortuna per Antonio Angiolani: il marchigiano, dominatore di gara 1 con la sua March 783 F3 Toyota, è finito contro le barriere a pochi metri dal traguardo in gara 2, vedendo sfumare una possibile vittoria.
Nel combattuto 3° Raggruppamento, Giuliano Peroni ha fatto sua gara 1 con l’Osella PA8/9 BMW davanti a Marco Gentili (Fiat X1/9), ma nella seconda salita – corsa su fondo bagnato – è stato Erwin Morandell, anche lui su X1/9, a prendersi la rivincita e il successo aggregato di categoria. A completare il podio il costante Gianluca Grossi su Triumph Dolomite Sprint.
Nel 2° Raggruppamento, vittoria meritata per Marco Stella su Alfa Romeo Sprint GTV, bravo a contenere la rimonta di Gianluca Calari, vincitore in gara 2 ma secondo nella somma dei tempi. A chiudere il quadro delle storiche, nel 1° Raggruppamento ha brillato il nisseno Massimo Giuseppe Ferraro, impeccabile con la sua Lancia Zagato e confermando il passo già visto nelle prove.
CIVM Nord-Sud: Esposito e Palmisano tra i protagonisti
Accanto al Trofeo Fagioli si è corso anche il round del Campionato Italiano Velocità Montagna Nord/Sud, che ha visto imporsi il campano Cataldo Esposito su Radical SR4 con un crono totale di 4’00”15, davanti a Orazio Maccarrone (Gloria C7) e Danilo D’Ambrosio (Lola Dome).
Tra le Bicilindriche, la pioggia di gara 2 ha rimescolato le carte in tavola: a festeggiare è stato Gino Palmisano (Fiat 500) in 5’06”00, davanti ad Angelo Mercuri (Fiat 500) e Francesco Colabello (Fiat 126). Carlo Rumolo, vincitore di gara 1, non è partito nella seconda salita ma si è comunque consolato con il miglior tempo parziale su Mercuri nella prima manche.
Nel Campionato Italiano Supersalita Faggioli trionfa nella seconda manche e conquista il 19° titolo tricolore.
Colpo di scena nel Campionato Italiano Supersalita, con il meteo che ha stravolto strategie e gerarchie nella prima manche, costringendo molti big, tra cui Simone Faggioli, a partire con l’asfalto ormai bagnato. Una scelta obbligata che ha penalizzato il campione toscano, autore di un tempo prudente per non compromettere il risultato complessivo.
Ma nella seconda salita, con il tracciato tornato asciutto, Faggioli ha imposto il suo ritmo implacabile: al volante della Nova Proto NP 01 ha segnato il miglior crono di giornata in 1’35”29, staccando nettamente gli avversari e mettendo tutti d’accordo sul piano della prestazione pura. Un’affermazione che non solo gli ha permesso di dominare gara 2, ma che ha anche sancito la conquista matematica del suo 19° titolo di Campione Italiano, confermando un dominio tecnico e mentale che dura da quasi due decenni.
Pur non vincendo la classifica assoluta per somma dei tempi, andata a Ivan Pezzolla, avvantaggiato dalle condizioni favorevoli della prima manche, Faggioli esce da Gubbio con il sigillo che più conta: quello di un campione che sa vincere anche nei weekend più complessi.