Una notte già scintillante di luci e spettacolo si è trasformata in un terremoto sportivo: la FIA ha ufficializzato la squalifica delle due McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri dal Gran Premio di Las Vegas. Una decisione arrivata a oltre quattro ore dal traguardo, dopo una lunga investigazione che ha ribaltato l’ordine d’arrivo e riacceso prepotentemente la lotta al titolo iridato.
Il caso: consumo irregolare del fondo
Le verifiche tecniche post-gara hanno evidenziato un eccessivo consumo dei pattini posteriori del plank, il fondo in legno composito che per regolamento deve mantenere uno spessore minimo di 9 millimetri. Le misurazioni effettuate dai tecnici FIA – e successivamente ripetute alla presenza dei commissari e di tre rappresentanti McLaren – hanno confermato l’irregolarità: in entrambi i casi lo spessore risultava addirittura inferiore rispetto alle prime rilevazioni del delegato tecnico Jo Bauer.
Nonostante la difesa del team di Woking, che ha invocato circostanze attenuanti – porpoising imprevisto, condizioni meteo complicate, prove libere ridotte e potenziali danni accidentali – la FIA è stata categorica: il regolamento non prevede sanzioni alternative. Come già accaduto quest’anno a Hamilton in Cina e a Hülkenberg in Bahrain, la violazione dell’articolo 3.5.9 comporta l’esclusione automatica dalla classifica.
Le avvisaglie già in gara: Norris aveva alzato il piede
Il comportamento anomalo della McLaren #4 negli ultimi giri aveva subito insospettito. Norris aveva iniziato ad alzare il piede a fine rettilineo, situazione inizialmente attribuita al risparmio carburante. Col senno di poi, quel lift and coast sembra piuttosto un tentativo di contenere l’usura del fondo, come già visto in passato con Ferrari e Leclerc in circostanze simili. Anche un team radio enigmatico – “Devo davvero superare Russell?” – aveva fatto suonare più di un campanello.
L’indagine: Tombazis va nel box McLaren
Il primo campanello d’allarme è stato lanciato da Ted Kravitz di Sky UK, che ha notato l’arrivo di Nikolas Tombazis, responsabile dei regolamenti FIA, nel box del team. Poco dopo è arrivato il documento ufficiale: entrambe le McLaren sotto investigazione per sospetta eccessiva usura del plank.
I piloti e i rappresentanti della scuderia britannica sono stati convocati dagli steward alle 8.45 italiane (23.45 a Las Vegas). La sentenza è arrivata solo due ore dopo: entrambe le monoposto squalificate.
L’ordine d’arrivo rivoluzionato
La decisione ha modificato radicalmente la classifica del GP:
1° Max Verstappen
2° George Russell (promosso)
3° Kimi Antonelli (primo podio della carriera)
4° Charles Leclerc, beffato per un soffio e amareggiato dopo la penalità per falsa partenza
Entrano in zona punti anche Esteban Ocon e Oliver Bearman, rispettivamente 11° e 12° al traguardo.
Un vero colpo di scena che rimescola le carte non solo a Las Vegas, ma anche nella corsa al titolo.
Classifica Mondiale: Norris ancora leader, ma ora tre piloti in 24 punti
La squalifica pesa come un macigno sul campionato. Lando Norris resta sì leader, ma ora con soli 24 punti di vantaggio su Oscar Piastri e su un Max Verstappen improvvisamente rinvigorito, entrambi appaiati a quota 366 punti.
L’olandese, grazie alla promozione al primo posto, recupera ben 18 punti su Norris: un bottino inatteso che rilancia la sua caccia al quarto titolo.
Conclusioni: un Mondiale che non vuole finire
Il GP di Las Vegas si chiude dunque con un colpo di scena che riscrive la storia della stagione. La McLaren, dominatrice degli ultimi mesi e fresca campione del mondo Costruttori, incassa una delle giornate più amare degli ultimi anni. Verstappen, invece, vede riaprirsi una porta che sembrava ormai chiusa.
Con tre piloti racchiusi in soli 24 punti, e la pressione che sale gara dopo gara, la Formula 1 dimostra ancora una volta di poter essere imprevedibile come il miglior thriller.
Il Mondiale, ora più che mai, è tutto da vivere.
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