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domenica 27 luglio 2025

SARNANO-SASSOTETTO 2025: DOPPIETTA PER DI FULVIO SUI TORNANTI MARCHIGIANI

Sui tornanti che si arrampicano fino a Sassotetto, la passione per la velocità ha trovato la sua espressione più pura nella Sarnano-Sassotetto 2025, 34° trofeo Lodovico Scarfiotti, quarta tappa del Super CIVM, valida sia per il girone nord che sud del Campionato Italiano Velocità Montagna.

Un’edizione dal sapore epico, dominata da Stefano Di Fulvio, che ha incantato pubblico e addetti ai lavori con due manches da manuale a bordo della sua Nova Proto NP 01 Zytek.

Il pilota abruzzese ha imposto subito la propria legge: nella prima manche ha fermato il cronometro su 4’17”37, già al di sotto del miglior tempo dell’edizione 2024. Ma è in Gara 2 che ha toccato vette straordinarie: 4’15”90, tempo mostruoso frutto di una guida pulita, aggressiva e tecnicamente impeccabile. Un capolavoro su quattro ruote che consolida il suo ruolo da leader nel panorama delle cronoscalate.
Alle sue spalle, Mirko Torsellini, su Norma M20 FC, ha saputo conquistare il pubblico e gli esperti con un debutto da veterano: 4’22”80 e 4’23”60 i suoi crono, lontani dal leader ma sufficienti per garantirgli una meritata seconda piazza assoluta. Una prestazione matura, da pilota pronto a fare sul serio nella stagione.

Terzo posto per Giuseppe Giacomo Vacca, anch’egli su Nova Proto NP 01, che ha migliorato sensibilmente tra le due manche: da 4’28”65 a 4’26”36, confermando la competitività della vettura e una costanza da top driver, pur restando ancora distante dai riferimenti di Di Fulvio.

Appena giù dal podio, Daniele Filippetti ha portato la sua Osella PA30 Zytek al quarto posto in entrambe le manches con due crono pressoché identici (4’32”86 e 4’32”52). Una performance costante, che però lascia intendere che servirà qualcosa in più per puntare al podio nelle prossime gare.

Ma la vera rivelazione è stato il giovane Filippo Golin, su Nova Proto NP03 con motore under 1600cc: il suo 4’37”52 in Gara 2 gli è valso il quinto posto assoluto e l’attenzione di molti team manager.

Il Gruppo GT ha regalato una delle battaglie più avvincenti della giornata. Lucio Peruggini, su Ferrari 488 Challenge, ha avuto la meglio nella prima manche (4’59”00), ma è stato Antonio Scappa, sempre su 488, a conquistare la seconda salita con un eccellente 4’57”29.

Ottimo esordio anche per Giovanni Del Prete sulla nuova Ferrari 296 Challenge, che ha chiuso le sue due salite in 5’03”21 e 5’02”97, segnando un debutto solido e promettente.

Per le vetture storiche, la cronoscalata ha ospitato il quarto round del Campionato Italiano Velocità Salita Auto Storiche, con il veterano Giuliano Peroni su Osella PA 8/9 BMW dominatore assoluto della classifica generale, davanti a Antonio Angiolani, su March 783 F3 e Fabio Torsellini su Osella PA 20.

Classica dei primi 10 del Super CIVM:

1° Stefano Di Fulvio (Nova Proto NP 01-2) in 8'33"27; 
2° Mirko Torsellini (Nova Proto NP 01-2) a 13"13; 
3° Giuseppe Vacca (Nova Proto Np 01-2) a 21"74; 
4° Daniele Filippetti (Osella PA 30 Zytek) a 32"11; 
5° Alberto Scarafone (Osella PA 30  2000) a 43"77;
6° Filippo Golin (Nova Proto Np 03 Aprilia) a 49"09;
7° Andrea Vellei (Gloria C8P) a 1'19"52; 
8° Antonio Scappa (Ferrari 488 challenge) a 1'25"01; 
9° Lucio Peruggini (Ferrari 488 challenge) a 1'26"52; 
10° Marco Capucci (Osella PA 21) a 1'31"51.

Classifiche di Categoria CIVSA

1° Raggruppamento:

1° Tiberio Nocentini - Chevron B19
Cosworth
2° Alessandro Rinolfi - Morris Mini
Cooper T1300
3° Sergio Davoli - Porsche 911T
GT2000

2° Raggruppamento:

1° Fiorello Perilli - Fiat 128 Rally
TC1300
2° Andrea Buttura - Giannini 650 NP
TC700
3° Mario Straffi - Fiat 128 Rally

3° Raggruppamento:

1° Giuliano Peroni - Osella PA 8/9
BMW (1° assoluto)
2° Marco Gentili - Fiat X1/9 (classe
Silhouette 1600)
3°Erwin Morandell - Fiat X1/9
GTS1600

4° Raggruppamento:

1° Arnaldo Pinto - Lucchini SN Alfa
Romeo
2°Andrea Guidi - Renault 5 GT Turbo
A2000
3° Manolo Campetti - Fiat Uno Turbo
A2500

5° Raggruppamento:

1° Antonio Angiolani - March 783 F3
Toyota (2° assoluto)
2° Massimiliano Vitali - Formula Alfa
Boxer
3°Roberto Pierucci - Formula 3

Categoria Classiche:

1° Fabio Torsellini - Osella PA 20
BMW (3° assoluto)

Foto: fonte web 

PERONI TRIONFA A SARNANO: SPETTACOLO AL 17° TROFEO SCARFIOTTI

È stata una domenica da ricordare quella vissuta sui tornanti della Sarnano–Sassotetto per la 17ª edizione, auto storiche , del Trofeo Lodovico Scarfiotti, quarto appuntamento stagionale del Campionato Italiano Velocità Salita Auto Storiche.

Una gara che ha saputo unire il fascino intramontabile delle vetture storiche all’intensità della competizione moderna, regalando emozioni forti e distacchi minimi nei piani alti della classifica.

Il tracciato marchigiano, lungo 9,927 km, ha fatto ancora una volta la differenza: tecnico, spettacolare e selettivo, con le sue pendenze e i suoi panorami unici, ha messo alla prova ogni dettaglio di guida e meccanica. 

La cronoscalata, organizzata con passione e precisione dal Gruppo Sportivo AC Macerata, si è confermata uno degli eventi di punta del calendario tricolore, anche per il suo valore strategico: giro di boa del campionato e crocevia cruciale per chi punta al titolo 2025.

A scrivere il proprio nome nell’albo d’oro è stato Giuliano Peroni su Osella PA 8/9 BMW che ha conquistato il successo assoluto grazie a due manche di grande regolarità e velocità: 5’22"20 nella prima salita, seguiti da un perentorio 5’21"26 nel secondo passaggio, per un totale di 10’43"46.

Alle sue spalle si è distinto il marchigiano Antonio Angiolani, sempre preciso e redditizio sulla sua March 783 F3. Dopo un’ottima prima manche (5’25"63), ha confermato il passo anche nella seconda (5’28"10), chiudendo a 10’53"73 totali e regalando al pubblico di casa un secondo posto di valore.

A completare il podio, la rimonta di Fabio Torsellini su Osella PA 20, che con un ottimo 5’30"23 nella seconda salita ha recuperato terreno chiudendo le due manches in 11’07"27. Un risultato che testimonia l’affidabilità e la competitività del pacchetto tecnico. 

Oltre alla lotta per la vittoria assoluta, il Trofeo Scarfiotti ha offerto bagarre nei vari raggruppamenti. Pinto, Gentili, Nocentini e Morandell hanno lottato a colpi di centesimi, con tempi ravvicinati che hanno tenuto con il fiato sospeso gli spettatori lungo il percorso. 

Prestazioni solide anche per Vitali, Guidi e Campetti, a conferma dell’elevato tasso di competitività dell’intero panorama delle auto storiche.

Classifiche di Categoria

1° Raggruppamento:

1° Tiberio Nocentini - Chevron B19
Cosworth
2° Alessandro Rinolfi - Morris Mini
Cooper T1300
3° Sergio Davoli - Porsche 911T
GT2000

2° Raggruppamento:

1° Fiorello Perilli - Fiat 128 Rally
TC1300
2° Andrea Buttura - Giannini 650 NP
TC700
3° Mario Straffi - Fiat 128 Rally

3° Raggruppamento:

1° Giuliano Peroni - Osella PA 8/9
BMW (1° assoluto)
2° Marco Gentili - Fiat X1/9 (classe
Silhouette 1600)
3°Erwin Morandell - Fiat X1/9
GTS1600

4° Raggruppamento:

1° Arnaldo Pinto - Lucchini SN Alfa
Romeo
2°Andrea Guidi - Renault 5 GT Turbo
A2000
3° Manolo Campetti - Fiat Uno Turbo
A2500

5° Raggruppamento:

1° Antonio Angiolani - March 783 F3
Toyota (2° assoluto)
2° Massimiliano Vitali - Formula Alfa
Boxer
3°Roberto Pierucci - Formula 3

Categoria Classiche:

1° Fabio Torsellini - Osella PA 20
BMW (3° assoluto)

Foto: fonte web





domenica 20 luglio 2025

ANDREA DI CARO, IL DAVIDE DELLA SUPERSALITA: SECONDO ASSOLUTO A LUZZI CON UNA 1150 CC

Il Campionato Italiano Supersalita ha vissuto uno dei suoi momenti più intensi ed emozionanti nella 29ª edizione della Luzzi–Sambucina. Sul tecnico e affascinante tracciato calabrese, noto per la sua selettività e le condizioni sempre al limite, è andata in scena una domenica di adrenalina pura.

Ancora una volta, Simone Faggioli, su Nova Proto NP 01, ha imposto il proprio dominio assoluto, ma i riflettori, stavolta, non erano tutti per lui.

A rubare la scena è stato un giovane siciliano che, con coraggio, talento e determinazione, si è guadagnato il centro del palcoscenico: Andrea Santo Di Caro.

Il ventiquattrenne di Caltanissetta, al volante della Nova Proto NP03 motorizzata Aprilia da 1150 cc (categoria E2SC-SS1600), ha infatti sorpreso pubblico e addetti ai lavori conquistando un incredibile secondo posto assoluto in entrambe le manche, dietro solo all’irraggiungibile Faggioli. E non si tratta di un risultato frutto del caso, ma di una prestazione di sostanza, maturità e controllo, contro avversari dotati di mezzi tecnicamente superiori.

I tempi parlano chiaro: 3’17"27 in gara 1, migliorato a 3’17"24 in gara 2, contro i 3’13"24 e 3'12"34 del vincitore Faggioli. Ma a colpire più del cronometro è il distacco contenuto, poco più di quattro secondi, da un pilota che, da anni, è il riferimento assoluto nelle salite italiane ed europee.

In un panorama in cui i prototipi oltre i 3000 cc fanno spesso il bello e il cattivo tempo, vedere una piccola NP03, spinta da un motore moto da appena 260 cavalli, issarsi ai vertici della classifica ha del clamoroso. Una prestazione che certifica il valore di Di Caro e lo consacra come uno dei giovani più promettenti dell’intera scena nazionale.

“Un risultato incredibile – ha commentato emozionato Di Caro nel post-gara – che dedico alla mia squadra CST Sport, alla mia famiglia e a Simone Faggioli, che è da sempre un punto di riferimento. Il miglioramento in gara 2, mentre le temperature salivano e tanti facevano fatica, è la dimostrazione che stiamo lavorando nella giusta direzione.”

Quella di Andrea Di Caro non è stata solo una gara veloce, ma una dimostrazione di padronanza tecnica e mentale. L’asfalto rovente, i tornanti da seconda piena, i tratti ad alta velocità e i cambi di pendenza non hanno scalfito la sua lucidità. L’ha interpretata da veterano, non da esordiente. E lo ha fatto tenendosi alle spalle piloti esperti e blasonati, come Luigi Fazzino su Osella PA2000 Turbo, Franco Caruso, Samuele Cassibba, Francesco Conticelli, tutti su Nova Proto con motore da 3000 cc e 500 CV.

Un risultato che va ben oltre la classifica: è una dichiarazione di intenti. Di Caro non si accontenta più di esserci. Vuole competere. E, a giudicare da quanto visto a Luzzi, ha tutte le carte in regola per farlo.

Naturalmente, il re delle salite Simone Faggioli ha fatto valere la legge del più forte. Al volante della sua Nova Proto NP01 Bardahl, ha dettato il ritmo fin dalle prove e ha confermato la supremazia in gara, firmando un doppio crono di assoluto valore: 3’13"24 e 3’12"34.

Ma lo stesso Faggioli, nel post-gara, ha lasciato trasparire ammirazione per chi lo ha seguito più da vicino: “Il tracciato è sempre impegnativo e oggi non era facile essere costanti. Il livello si alza anno dopo anno, e vedere giovani così determinati è uno stimolo per tutti.”

Un tributo, nemmeno troppo velato, al talento emergente che lo ha seguito più da vicino. Un passaggio di consegne ancora lontano, certo, ma la sensazione è che, per la prima volta, qualcuno abbia iniziato a bussare con forza alla porta del campione.

Foto: fonte web 

MERLI TRIONFA A LIMANOWA E CONSOLIDA LA LEADERSHIP NEL CAMPIONATO EUROPEO

Christian Merli si conferma il re delle salite europee. 
Alla sedicesima edizione della HillClimb Limanowa, settima tappa del Campionato Europeo della Montagna, il trentino ha firmato un’altra prestazione magistrale, portando a casa la sua quarta vittoria stagionale su Nova Proto NP01.

Già nella prima manche, Merli ha messo in chiaro le sue intenzioni, stampando un impressionante 1'52"723, tempo irraggiungibile per gli avversari. Il più vicino, lo spagnolo Joseba Iraola Lanzagorta, anch’egli su Nova Proto NP01, ha fermato il cronometro a 1'56"090, pagando un distacco di oltre tre secondi (+3"367). Terzo il francese Kevin Petit, sempre su NP01, in 1'56"945 (+4"222).

Alle loro spalle, l’esperto valtellinese Fausto Bormolini, con la sua Reynard K02, ha chiuso la prima salita con un solido 1'59"154, distante 6"431 secondi da Merli, ma primo nella sua categoria.

La seconda manche ha visto ancora una volta Merli al top della classifica, con un tempo di 1'56"334, che gli ha permesso di contenere il ritorno di Petit (1'57"517) e Iraola (1'58"074). 

Bormolini si è confermato quarto assoluto, con un distacco di 4,746 secondi, dominando ancora il gruppo P2.

Classifica finale dei primi cinque concorrenti per somma dei tempi:

Christian Merli (Nova Proto NP01) – 3'49"057

Joseba Iraola Lanzagorta (Nova Proto NP01) – +5.107

Kevin Petit (Nova Proto NP01) – +5.405

Fausto Bormolini (Reynard K02) – +11.324 (1° di Gruppo P2)

Foto: fonte web 






domenica 13 luglio 2025

TOTÒ RIOLO TRIONFA ALLA CESANA -SESTRIERE 2025: VITTORIA STORICA DOPO 17 ANNI

Totò Riolo ha riscritto il proprio nome nella storia della Cesana-Sestriere, conquistando con autorità la 43ª edizione della celebre cronoscalata piemontese. 

Il pilota siciliano, al volante della PRC A6 della Squadra Piloti Senesi, ha fermato il cronometro sul tempo di 4’55”58 lungo i 10,4 chilometri del tracciato, aggiudicandosi non solo il q
Quarto Raggruppamento, ma anche il miglior tempo assoluto della manifestazione.

Una vittoria dal sapore speciale per il cerdese, che torna sul gradino più alto della Cesana dopo ben 17 anni, quando nel 2008 trionfò con una Porsche. Un successo che è anche una rivincita personale dopo l’amarezza del 2024, quando fu costretto al ritiro per un guasto tecnico.

Quest’anno, invece, tutto ha funzionato alla perfezione, e Riolo ha potuto finalmente lasciarsi andare a un meritato trionfo.

Dietro al vincitore si è piazzato Mario Massaglia, beniamino di casa e grande protagonista delle prove ufficiali. Il pilota piemontese, al volante della Osella PA 9/90 preparata dal Team Di Fulvio, ha dato filo da torcere a Riolo, ma non è riuscito a replicarne il ritmo in gara. 

Completa il podio del Quarto Raggruppamento il pisano Piero Lottini, anch’egli su Osella PA 9/90, autore di una prestazione solida e costante.

Nel Terzo Raggruppamento, a brillare è stato Giuliano Peroni, che con la sua Osella PA 8/9 BMW ha centrato una vittoria netta e il terzo tempo assoluto della gara. Il driver e preparatore fiorentino, esperto e sempre competitivo, ha così ripreso la testa del Campionato Italiano Velocità Salita Auto Storiche.

Il Quinto Raggruppamento ha visto imporsi Pier Paolo Serra con la March 772, macchina che ha dimostrato grande competitività fin dalle prove. Il pilota ha chiuso con un brillante quinto tempo assoluto, sottolineando la bontà del pacchetto tecnico.

Nel Primo Raggruppamento, infine, a spuntarla è stato l’austriaco Harald Mossler su Darren Mk3, davanti al campione in carica Tiberio Nocentini su Chevron, che ha ammesso qualche imprecisione nella guida. 
Per Mossler, in forza alla Bologna Squadra Corse, è stato un weekend perfetto.
Oltre a Riolo, diversi altri piloti siciliani si sono messi in luce nella trasferta piemontese. L’etneo Lino Capizzi su Peugeot 205 GTi ha centrato il 14° posto di Quarto Raggruppamento, mentre il trapanese Antonino Oddo, su Fiat 500, ha chiuso 19° nel Terzo. Infine, il palermitano Giuseppe La Rocca ha terminato la gara con il 15° posto nel Secondo Raggruppamento.

Foto: fonte web 



giovedì 10 luglio 2025

WRC: AL RALLY DI FINLANDIA DEBUTTA LA TOYOTA A IDROGENO CON KANKKUNEN

La GR Yaris Rally2 H2 Concept porta l’innovazione sulle strade sterrate di Jyväskylä. Al volante, una leggenda: Juha Kankkunen.

Il Rally di Finlandia 2025 si prepara a scrivere una nuova pagina nella storia del motorsport con un debutto d’eccezione: la Toyota GR Yaris Rally2 H2 Concept, la prima auto da rally con motore a combustione interna alimentato a idrogeno, scenderà in azione sulle celebri speciali di Jyväskylä. A portarla in gara in veste dimostrativa sarà Juha Kankkunen, quattro volte campione del mondo rally e attuale vice team principal del TGR World Rally Team.

La vettura rappresenta un’evoluzione diretta della Corolla H2 che Toyota schiera dal 2021 nel campionato giapponese Super Taikyu, dove ha raccolto dati preziosi per lo sviluppo del powertrain. L’obiettivo dichiarato è ambizioso: coniugare le emozioni del motorsport con la visione di una mobilità a zero emissioni, senza sacrificare sound e sensazioni di guida.

Tecnologia di frontiera

Sotto la carrozzeria della GR Yaris Rally2 H2 Concept batte un motore a combustione interna alimentato a idrogeno compresso, capace di ridurre drasticamente le emissioni mantenendo però le caratteristiche meccaniche che gli appassionati di rally amano: cambio manuale, trazione integrale e un sound autentico, lontano dalla silenziosità dei veicoli elettrici.

La piattaforma è quella della GR Yaris Rally2, adattata nella sede finlandese di Toyota Gazoo Racing a Jyväskylä. I test si sono svolti proprio sulle strade sterrate della regione, garantendo che la vettura fosse pronta per affrontare il terreno impegnativo del "Gran Premio della Foresta".

Un ritorno di classe

Il debutto ufficiale avverrà durante la prova spettacolo di Harju, nel cuore di Jyväskylä, giovedì sera. La vettura tornerà poi in scena nella stessa speciale (PS10) venerdì. A guidarla sarà Juha Kankkunen, simbolo vivente del rally finlandese, che ha collaborato attivamente allo sviluppo dell’auto insieme a Jari-Matti Latvala, attuale team principal e a sua volta ex pilota della Corolla H2 in Giappone.

Non solo: durante l’evento, la GR Yaris Rally2 H2 Concept sarà esposta nel parco assistenza, accanto ad altri modelli Toyota alimentati a idrogeno come la Mirai e il pick-up Tundra, per mostrare al pubblico l’ampio spettro di applicazioni di questa tecnologia.

Rally e sostenibilità: una strada possibile?

Con questa iniziativa, Toyota lancia un messaggio forte e chiaro: l’idrogeno può essere una risposta concreta per il futuro del motorsport. Dopo il debutto sperimentale della GR Yaris H2 al Rally del Belgio 2022, guidata da Akio Toyoda e dallo stesso Kankkunen, il progetto ha preso slancio fino a sfociare nella nuova Rally2 H2 Concept.

Il Rally di Finlandia, dunque, si conferma non solo un banco di prova tecnico e sportivo, ma anche un laboratorio di innovazione per immaginare un futuro in cui passione e sostenibilità possano davvero andare di pari passo.

Foto: fonte web