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domenica 7 settembre 2025
MONTE ERICE INCORONA FAGGIOLI PER LA 12ª VOLTA: CALA IL SIPARIO SULLA STAGIONE, ASSEGNATI I TITOLI DEL SUPERSALITA
lunedì 1 settembre 2025
MONTE ERICE, TUTTO PRONTO PER LA 67ª EDIZIONE: ATTESI I BIG DELLA SUPERSALITA
domenica 24 agosto 2025
RIOLO CONQUISTA GUBBIO SOTTO LA PIOGGIA: SPETTACOLO E COLPI DI SCENA AL 60° TROFEO LUIGI FAGIOLI
60° TROFEO LUIGI FAGIOLI: LA PIOGGIA SCONVOLGE I PIANI, PEZZOLLA VINCE A SORPRESA!
martedì 5 agosto 2025
MONTE ERICE: L'ESSENZA DELLA CORSA IN SALITA TRA MITO, MARE E MEMORIA
Tra le strade che definiscono l’anima del motorsport italiano, poche evocano fascino e storia quanto la cronoscalata Monte Erice. Da oltre 70 anni, questo suggestivo tracciato in provincia di Trapani è molto più di una gara: è un patrimonio di passione, memoria e tecnica che affonda le sue radici nella storia delle competizioni su strada.
Una gara tra mare e mito.
Immersa nel paesaggio mozzafiato della Sicilia occidentale, la Monte Erice si snoda per 5,7 chilometri da Valderice fino al borgo medievale di Erice, arrampicandosi tra tornanti panoramici e rettilinei da brivido, con vista sul Monte Cofano e sulla baia di Cornino. Il tracciato, con oltre 400 metri di dislivello e curve cieche insidiose, resta uno dei più tecnici e amati del Sud Italia.
Organizzata dall’Automobile Club Trapani, la corsa è una delle tappe più amate del Campionato Italiano Velocità Montagna, del Campionato Siciliano Velocitá in Salita e delle auto storiche. Dal 2023, inoltre, è entrata a far parte del Campionato Italiano Supersalita. Un evento che richiama ogni anno circa 50.000 spettatori, trasformando il tracciato in un’arena a cielo aperto.
Una storia lunga 70 anni.
La prima edizione risale al 1954, con la vittoria di Pasquale Tacci su Alfa Romeo 1900 TI. Da allora, il percorso ha visto sfidarsi generazioni di campioni, leggende come Nino Vaccarella, Enrico Grimaldi, Benny Rosolia e il dominatore delle cronoscalate Mauro Nesti.
Indimenticabile anche Fabio Danti, che nel 1996 scrisse una delle pagine più belle al volante della Skoda Felicia Kit ufficiale, nella categoria Supersalita A1.
Negli anni '90, l'introduzione del gruppo Supersalita rivoluzionò la specialità, portando in gara vetture derivate dal DTM come la BMW M3 e l’Alfa Romeo 155 V6 TI.
Memorabile il duello del 1996 tra Luca Cappellari e Antonino La Vecchia, risoltosi per appena mezzo punto in classifica.domenica 3 agosto 2025
RIETI-TERMINILLO, VITTORIA COL BRIVIDO: STEFANO DI FULVIO TRIONFA PRIMA DEL DILUVIO
Un finale da thriller ha scritto l’ultima pagina della 60ª Rieti–Terminillo, valida anche come 58ª Coppa Bruno Carotti e quinta prova del Campionato Italiano Supersalita. La pioggia, comparsa all’improvviso negli ultimi minuti della gara, ha stravolto ogni pronostico e regalato al pubblico un colpo di scena da ricordare: la vittoria di Stefano Di Fulvio su Nova Proto NP 01 Zytek.
venerdì 1 agosto 2025
DALLARA E FAGGIOLI ACCENDONO LA 60ª RIETI-TERMINILLO: NASCE IL PROGETTO SET THE TIME 2025
La 60ª edizione della Rieti-Terminillo si arricchisce con un’iniziativa esclusiva firmata Automobile Club Rieti, in collaborazione con il brand Dallara e il campione Simone Faggioli.
domenica 20 luglio 2025
ANDREA DI CARO, IL DAVIDE DELLA SUPERSALITA: SECONDO ASSOLUTO A LUZZI CON UNA 1150 CC
Ancora una volta, Simone Faggioli, su Nova Proto NP 01, ha imposto il proprio dominio assoluto, ma i riflettori, stavolta, non erano tutti per lui.
domenica 8 giugno 2025
FAGGIOLI RE DEL BONDONE, MERLI PADRONE D'EUROPA
L’attesa era alle stelle, lo spettacolo pure. La 74ª edizione della leggendaria Trento-Bondone, la cronoscalata più lunga e affascinante del panorama europeo, non ha deluso le aspettative. Sotto il sole di inizio giugno e davanti a un pubblico numeroso e appassionato, la gara organizzata dalla Scuderia Trentina in collaborazione con l’Automobile Club di Trento, che proprio quest’anno celebra i suoi 100 anni, ha scritto una nuova pagina memorabile nella storia delle salite.
Teatro di questa edizione è stata una sfida dal sapore continentale: oltre alla validità per il Campionato Italiano Supersalita, la cronoscalata trentina ha assegnato punti anche per il Campionato Europeo della Montagna. Un doppio palcoscenico, un solo copione: adrenalina pura.
Ad imporsi su tutti è stato il toscano Simone Faggioli, che ha letteralmente dominato la scena al volante della sua Nova Proto NP01. Il pilota fiorentino ha messo in riga la concorrenza con una prestazione impeccabile, (9'02"056), conquistando il gradino più alto del podio sia per la classifica assoluta che per quella del Campionato Italiano. Una vittoria netta, mai in discussione, che conferma ancora una volta il suo status di fuoriclasse assoluto della montagna.
Alle sue spalle, l'idolo di casa Christian Merli, su Nova Proto Cosworth, pentacampione europeo e autentico maestro della Trento Bondone. Il trentino, secondo nella classifica generale a 12"242, ha però potuto gioire con il successo nella graduatoria continentale, davanti al francese Kevin Petit, quarto assoluto e secondo nella classifica europea. Un podio europeo prestigioso, che ribadisce il valore internazionale della cronoscalata e dei suoi protagonisti.
Un risultato che, come dichiarato dallo stesso Merli, ai microfoni di Racing Life, alla vigilia, era sostanzialmente previsto: il suo propulsore Cosworth, infatti, sconta circa 40 cavalli di svantaggio rispetto ai motori turbo. Nonostante questo divario tecnico, il campione trentino ha saputo massimizzare ogni risorsa, conquistando il miglior risultato possibile e regalando ai suoi tifosi un’altra grande impresa sul Bondone.
Tra i protagonisti più applauditi anche un altro beniamino locale, Diego Degasperi, che su Norma M20 FC Zytek, ha saputo difendere con onore i colori trentini. Il pilota, esperto conoscitore del Bondone, ha regalato una prestazione solida e carica di grinta, (9'26"336) chiudendo ai piedi del podio assoluto e secondo nella classifica Supersalita, dimostrando ancora una volta di essere tra i migliori interpreti della specialità. Il pubblico lo ha accolto con un affetto travolgente, segno di un legame profondo tra il pilota e questa montagna che sa esaltare i veri specialisti.Una classifica che, a conti fatti, non sorprende. I due
alfieri delle salite italiane erano i grandi favoriti della vigilia e hanno
mantenuto le promesse, offrendo al pubblico duelli ad alta quota lungo i 17,3
chilometri del tracciato, tra tornanti, rettilinei e scorci mozzafiato.
Prestazione maiuscola per Thomas Pedrini, che al
volante dell’Osella FA 30, ex Merli, dimostra tutto il suo potenziale: chiude
quinto assoluto e conquista un importante terzo posto nella classifica del
Campionato Italiano Supersalita con il tempo di 9’28”732, segno di una maturità
tecnica sempre più evidente.
Scorrendo la top ten, da segnalare il sesto posto
assoluto per Achille Lombardi, che occupa la quarta posizione nella graduatoria
del Campionato Italiano, alla guida dell’Osella PA30.
Subito dietro, in settima posizione generale, Luigi
Fazzino su Osella Turbo 2000, vincitore dell’edizione precedente: per lui,
quinto posto nella graduatoria tricolore e settimo in quella continentale.
Ottavo nella generale e sesto nell’Italiano Samuele
Cassibba, al debutto con il nuovo motore Judd sulla Nova Proto NP01, autore di
una prestazione solida e promettente. Lo segue Andrea Di Caro, nono assoluto
nella serie europea e settimo nella classifica Supersalita, primo di classe
1600 con la Nova Proto NP03.
Nel gruppo E2-SH si conferma imbattibile Manuel Dondi,
che impone ancora una volta la sua legge con la Fiat X1/9, lasciando dietro la
Lamborghini Huracan ST Evo di Rosario Iaquinta. Una prestazione che suggella la
supremazia del bolognese tra le silhouette.
Muscoli e spettacolo anche nel Gruppo GT, dove Lucio
Peruggini, al debutto con la nuova Ferrari 296 Challenge, fa segnare un
perentorio 10'29"522, tenendosi alle spalle le Lamborghini Huracan di
Thomas Pichler e Dario Baruchelli e la Porsche 991 di un costante Giuseppe
Ghezzi.
Tra le TCR brilla la stella di Alessandro Picchi, che
firma un sorprendente 11’06”238 con la Peugeot 308 TCR, battendo due veterani
del calibro di Vito Tagliente (Peugeot 308) e Angelo Marino (Seat Leon Cup).
Il Gruppo Rally parla il dialetto di casa: Alessandro Zanolli trionfa sulla Skoda Fabia RS con il tempo di 10’52”805, precedendo i compagni di marca Pietro De Tisi e Renato Paissan.
Un tris Skoda che certifica, ancora una volta,
l’eccellenza tecnica della Casa boema.
Nel Gruppo E1 è dominio netto del calabrese Giuseppe
Aragona su Volkswagen Golf Mk7, mentre in RS Cup si conferma regina Anna Maria
Fumo: la tarantina centra il secondo successo consecutivo con la sua Peugeot
308 RC.
In RS Plus, vittoria autorevole per Giacomo Liuzzi su Mini Cooper S, che riscatta un weekend iniziato in salita. A completare la festa pugliese tra le RS è Giovanni Angelini, primo con la sua Honda Civic Type R.
La Trento-Bondone si conferma così non solo come un appuntamento imperdibile del motorsport europeo, ma anche come un rito sportivo che unisce passione, tradizione e spettacolo. E dopo una 74ª edizione così, il conto alla rovescia per il 2026 è già iniziato.