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giovedì 8 settembre 2022

64ª MONTE ERICE: Antonino La Vecchia c'è!

Nel mondo del CIVM, un binomio ancora oggi rievoca grandi imprese.

Antonino La Vecchia e la Alfa Romeo 155 V6 TI DTM-ITC.
Per tre anni di fila, insieme, hanno dominato su tutti i tracciati delle cronoscalate del Campionato Italiano Velocità Montagna vincendo la classifica assoluta della classe Supersalita.
La berlina del Biscione aveva già vinto sia in Germania, nel campionato DTM, che nell'ITC International Touring Car Championship: un grande progetto di Alfa Romeo, capace di vincere contro colossi come Mercedes, Opel, BMW.
Ad Antonino La Vecchia si deve il grande merito di aver portato la 155 V6 TI, sui tracciati delle gare di velocità in salita, mai nessuno prima di lui, vincendo tutto il possibile nelle stagioni '96, '97, '98.
Così il binomio La Vecchia -155 V6 TI diventa l'idolo del pubblico e quest'ultimo linfa sportiva di Antonino.
Col pubblico trapanese-ericino, in particolare, matura un "sodalizio" quasi simbiotico, al punto che  nel 1997, Antonino inventa la scritta ERICE FOREVER che affigge sulla 155, a dimostrazione del suo forte legame con il cuore del tifo trapanese-ericino e con questa gara.
Nel fine settimana, dal 9 al 11 settembre 2022, durante la 64ª Monte Erice, Antonino La Vecchia sarà presente alla gara per festeggiare i 25 anni dalla strepitosa vittoria del 1997.
Incontrerà i tifosi, amici ed appassionati omaggiandoli con un poster che ritrae Antonino alla guida della 155 lungo le curve e tornanti della gara.
Tutti ad Erice, allora, ad assistere a questo evento straordinario all'insegna dello sport e della passione.

domenica 4 settembre 2022

28ª ILIRSKA BISTRICA

CHRISTIAN MERLI CAMPIONE EUROPEO 2022

Anche in Slovenia Merli è primo assoluto.

Sin dalle prove del sabato non ha lasciato spazio alcuno ai diretti concorrenti in lotta per la vittoria, mettendo dietro il ceco Petr Trnka su Norma M20 FC e Sebastien Petit, il francese della Nova NP1 nella prima salita e a posizioni inverse nella seconda.

In gara, il "copione" si ripete.

Il meteo incerto, si alterna fra pioggia e sole;

in gara 1, sull'asciutto, il Trentino della Vimotorsport arriva davanti a Petit distanziato di 4"981 e a Trnka di 5"237.

In gara 2, sotto la pioggia, Merli con la Osella FA 30 Judd LRM vince ancora sui rivali.

Per somma dei tempi Christian Merli conquista l'ottava gara del calendario European Hill Climb 

davanti a Trnka e Petit e si laurea per la quarta volta campione europeo 2022 con una gara di anticipo, la 41ª Buzetski Dani in programma dal 16 al 18 settembre in Croazia.

domenica 28 agosto 2022

57° TROFEO LUIGI FAGIOLI

E sono tredici. 

Simone Faggioli vince per la tredicesima volta il 57° Trofeo Luigi Fagioli e si conferma matematicamente Campione Italiano assoluto Velocità Montagna 2022 con due gare d'anticipo.

A Gubbio, nella classica delle cronoscalate, il toscano della  Best Lap su Norma M20 FC Zytek 3000,  ha fatto registrare il miglior crono sia nella prima manche, (1'34"73)  che nella seconda, (1'33"88) per una somma dei tempi di 3'08"61.

Sul podio umbro, insieme a Simone, al secondo posto, si piazza il promettente pilota siciliano Luigi Fazzino, su Osella Pa' 2000 turbo motorizzata Peugeot, con 8"28 di ritardo e vincitore del Trofeo Cecilioni come miglior pilota under 25.

Al terzo posto il Trentino Diego Degasperi, su Osella FA 30 Zytek 3000, distanziato di 10"05.

domenica 21 agosto 2022

77ª COURSE DE CÔTE DE SAINT URSANNE

Anche in Svizzera Christian Merli è primo assoluto. E
questa volta con il record del tracciato, nella seconda manche di 1'39"201, al volante dell’Osella FA 30 Judd LRM, davanti a Petr Trnka su Norma M20 FC e Alexander Hin su Osella FA 30.

Nella prima salita, Merli ha fermato il crono a 1'40"538, davanti al ceco Petr Trnka e allo spagnolo Iraola  Lanzagorta, su Nova NP 01.

Un fine settimana davvero straordinario per il trentino della Vimotorsport in terra elvetica per la settima gara del Campionato Europeo della Montagna.

A sole due gare dalla fine del Campionato 2022 Merli è in testa alla classifica europea.

domenica 14 agosto 2022

60ª Svolte di Popoli

Un week-end al top per Simone Faggioli alla 60ª Svolte di Popoli,  nona gara del Campionato Italiano Velocità della Montagna.

Il portacolori della Best Lap ha gareggiato con la Nova Proto NP01 Synergy 2000 , gommata Pirelli, e sin dalla prima salita ha dominato con il tempo strepitoso di 3'05.85.
L'agguerrito Luigi Fazzino, in gara 1, ha fatto registrare il secondo tempo  3'09.75 davanti ad Achille Lombardi di soli quattro centesimi.
In gara 2 ancora Simone Faggioli il più veloce che ferma il crono a 3'07.36, davanti a Diego de Gasperi distanziato di 3 secondi su Osella  FA30 3000, terzo tempo di Achille Lombardi a 4 secondi.
Per somma dei tempi di 6'13.21 il fiorentino Simone Faggioli  si aggiudica la 60ª Svolte di Popoli davanti al potentino Achille Lombardi e al siracusano Luigi Fazzino.

domenica 3 luglio 2022

71ª TRENTO BONDONE

Simone Faggioli, portacolori della Best Lap con la Norma M20 FC Bardhall, ha vinto la Cronoscalata Trento Bondone, 6ª gara del Campionato Italiano Velocità Montagna, con validità di Trofeo Italiano Velocità Montagna e FIA Hill Climb Championship.
Lungo il tracciato di 17,3 Km che da Trento porta a Vason, in cima al Bondone, il toscano ha fermato il crono a  9' 04" 649, quasi un nuovo record, comunque il secondo in assoluto, visto che nel 2017 Simone aveva fatto 9'00”52.
Christian Merli, secondo in classifica assoluta, su Osella FA 30 LMR vince nella generale del FIA Hill Climb Championship di cui la Trento Bondone ha avuto la validità.
Diego De Gasperi, su Osella FA 30, secondo nella classifica per il  C.I.V.M. guadagna punti importanti così come il potentino Achille Lombardi, terzo su Osella PA 2000.











domenica 26 giugno 2022

61ª COPPA PAOLINO TEODORI


Simone Faggioli, al volante della Norma M20 FC Zytek, ha vinto la 61ª Coppa Paolino Teodori, 5ª gara del CIVM di quest'anno, davanti al ragusano Franco Caruso, su Norma Zytek NP 01 e al francese Sebastien Petit su Nova Proto NP 01. 

Un risultato quasi preannunciato, vista l'assenza in gara di Christian Merli: dopo le prove del sabato, il pilota trentino ha confermato la sua decisione di non prendervi parte per protesta contro la scelta dell'organizzazione, di inserire la chicane, ritenuta inutile e pericolosa, nella parte alta del tracciato per rallentare le vetture.

lunedì 13 giugno 2022

51° TROFEO VALLECAMONICA: Antonino La Vecchia incontra i fans!

Nell'ultimo weekend di maggio si è disputata la 51ª edizione del Trofeo Vallecamonica, valido per il CIVM 2022, vinto dal recordman Simone Faggioli su Norma Bardahl M20 FC.
La gara caratterizzata da una intensa pioggia, ci riporta, analogamente, indietro di 25 anni, al 29 giugno del 1997.
Anche allora gara bagnata, tutti i piloti, tranne quelli dei prototipi ed Eric Oppinger, l'unico con l'Osella  PA9, prendono il via.
Sul tracciato che da Malegno arriva a Borno, si danno battaglia piloti del calibro di Fabio Danti con la Skoda Octavia, Walter Santus con la Volkswagen golf 3, Stefano Lovato con l'Alfa Romeo 155 V6 TI ITC, Otakar kramsky con la BMW M3, Vittorio Gomboso, anche lui a bordo dell'Alfa Romeo 155 V6 TI ITC e altri che non temono la pioggia.
Sul gradino più alto del podio, per la vittoria assoluta, c'è Antonino La Vecchia che con la strepitosa Alfa Romeo 155 V6 TI ITC, ferma il crono a 9'34"65 alla media di 110,258 Kmh.
Trascorsi 25 anni da quella gara, La Vecchia è stato invitato alla manifestazione per festeggiare con amici, fans e appassionati omaggiandoli con posters e dediche.




domenica 12 giugno 2022

CHRISTIAN MERLI VINCE IN GERMANIA

Dopo due anni di pausa, causa covid, riprende vita la Adac Glasbachrennen, terza gara in calendario del campionato austriaco - tedesco, giunta alla 25ª edizione.
Christian Merli, vincitore nel 2017 e 2018, segna il miglior tempo anche quest'anno a bordo della
Osella FA30 Judd LRM.


domenica 5 giugno 2022

16ª NAGRADA GRADA SKRADINA

Ormai si sa, in Italia e in Europa, a contendersi il titolo di campione delle cronoscalate, sono sempre loro.
Simone Faggioli e Christian Merli.
Alla 16ª edizione della Nagrada Grada Skradina si sono "dati appuntamento" correndo con le sport da due litri.
Faggioli con la Nova Proto NP 01 V8 e Merli con la biposto sport motorizzata Honda LRM.
Sul gradino più alto del podio è salito Simone Faggioli, Christian Merli è 4° assoluto e secondo tra le vetture biposto.

sabato 24 ottobre 2020

 62ª MONTE ERICE

La gara senza pubblico

Quando si parla di cronoscalate, la Monte Erice risuona come una delle gare che, nel corso dei decenni, ha saputo offrire un grande spettacolo a tutti gli appassionati del settore. A sua volta, il pubblico delle gare di velocità in salita – ma più in generale delle gare automobilistiche – ha sempre reso omaggio a questo mondo con grande entusiasmo e partecipazione.

In questo connubio tra due facce della stessa medaglia, l’affascinante e spettacolare tracciato della Monte Erice si è sempre distinto per l’enorme afflusso di spettatori durante il fine settimana della gara.
Lungo i tornanti e le curve, oggi come all’inizio della storica gara il pubblico ha sempre riempito, con grande passione e amore per questo sport, le postazioni per meglio ammirare i propri idoli sfrecciare a bordo dei bolidi roboanti: la  curva Pai, Ciuri, Giancuzzi, curva del Cancello e la mitica Casazza.

Quest’anno, purtroppo, tutto questo non sarà possibile a causa delle norme varate dal Governo per il contenimento della diffusione del Covid-19. Tante gare nel corso del 2020 sono state annullate: la Verzegnis–Sella Chianzutan, la Rieti–Terminillo, la Trento–Bondone…

La Monte Erice, comunque, avrà la sua gara anche in questo difficile 2020, un anno segnato da gravi problemi sanitari che hanno messo a dura prova il sistema sanitario nazionale, l’economia, la società, e anche lo sport.

Sin dalla prima edizione del 1954, vinta da Pasquale Tacci con un’Alfa Romeo 1900 TI sul tracciato originario di circa 16 km – diverso dagli attuali 5,5 km – la Monte Erice è stata scenario di “battaglie” all’ultimo secondo. Da quel momento, grandi piloti si sono sfidati lungo i tornanti che, da Trapani prima e da Valderice poi, portano in vetta fino alla bandiera a scacchi.

Come non ricordare il palermitano “Preside volante” Nino Vaccarella, vincitore nel 1959 e 1960 con una Maserati 2000 e, nel 1965, con la Ferrari 250 Le Mans?

Come dimenticare i duelli al millimetro fra Benny Rosolia, il “marsalese volante”, ed Enrico Grimaldi, il “Principe”, vincitore di ben sette cronoscalate alla Monte Erice? E poi ancora gli antagonismi tra lo stesso Grimaldi e Mauro Nesti negli anni ’90, e i crono stratosferici di Simone Faggioli, in lotta all’ultimo secondo con Christian Merli.

 E come non tornare con la memoria agli anni della classe Supersalita, in particolare al 1996: l'anno in cui il titolo di campione assoluto del Campionato Italiano Velocità Montagna andò al pugliese Pasquale Irlando su Osella PA 20 BMW.   

 

 

 

Quello fu anche l'anno in cui la Monte Erice divenne gara decisiva per l’assegnazione del titolo di campione italiano CIVM Supersalita A3: a giocarsi il titolo, il favorito Luca Cappellari con la Lancia Delta Proto, reduce da quattro vittorie di fila nella classifica generale, e Antonino La Vecchia in difetto nel conteggio dei punti finali ma con un grande potenziale dato dalla sua Alfa Romeo 155 V6 TI.

La Vecchia ebbe la meglio, conquistando il titolo di campione italiano Supersalita A3 per mezzo punto su Cappellari.

Nel corso delle sue 62 edizioni, la Monte Erice ha sempre avuto un pubblico caloroso come cornice lungo tutto il percorso che da Valderice porta alla vetta del borgo medievale di Erice. 
Anche quest’anno la gara avrà i suoi record, i suoi “duelli” all’ultimo secondo, e quegli aspetti curiosi che entreranno negli annali dell’automobilismo. Ma non avrà il suo pubblico.

Una gara senza un pezzo d'anima.
Senza pubblico.
Sì, proprio quel pubblico che tanto calore e colore dà alle manifestazioni sportive. 
Senza di esso, tutto diventa neutro, muto, statico… almeno sugli spalti.

Oggi, nelle prove, il più veloce è stato Simone Faggioli, davanti a Christian Merli. Domani si preannuncia un’altra battaglia all’ultimo secondo.
Una battaglia senza di noi, ma con il nostro pensiero a incitare i  migliori.

domenica 7 giugno 2020

ANTONINO LA VECCHIA: MONTE ERICE 1997

Il 1997 fu un anno davvero ricco di partecipanti al CIVM: tante auto, tanti prototipi ma soprattutto tanti iscritti alla “classe supersalita”. E c’erano Vittorio Gomboso con l'Alfa Romeo 155 V6 TI con la livrea della Polizia di Stato, Fabio Danti con la Skoda Octavia ufficiale, altri piloti con i prototipi come l’altoatesino Franz Tschager, primo assoluto alla Monte Erice di quell'anno, con la Lucchini BMW e c’era il grande  Antonino La Vecchia, sì c’era anche lui, vincitore l’altr’anno del CIVM e della Monte Erice classe Supersalita.
Partecipava con l’ultima versione dell’Alfa Romeo 155 V6 TI “quella con l’adesivo Mannesmann sul parabrezza”,  di cui tutti già da giorni parlavano e che di certo annunciava odore di gloria e spettacolo assicurato.
Tutti noi appassionati attendevamo di vedere, in un crescendo di ansia ed emozione, le auto tanto straordinarie quanto potenti e veloci. Noi pubblico della Monte Erice eravamo un popolo davvero numeroso; assiepati in ogni curva, in ogni tornante del tracciato, dalla partenza al traguardo, cinquantamila persone in poco più di 5 chilometri fremevano all’unisono.

Le prove del sabato ci avevano già caricato di adrenalina e le aspettative montavano, rombo dopo rombo. Ci si aspettava dalla gara della domenica la replica del sabato ma con il brivido della velocità in più e della competizione.
Ogni passaggio era sorprendente: Danti,… Gomboso,…. “Staccate” e grida di incitamento, una festa nella festa, fino al silenzio assoluto, assordante più del rombo dei motori: eccolo Antonino La Vecchia spuntare da una curva veloce a sinistra! La 155 V6 TI , in quarta marcia e poi quinta, sesta e di nuovo giù in scalata, quinta, quarta, terza, seconda e su per il tornante a sinistra, gorgheggiava roboante, nel canto del sei cilindri Alfa Romeo. E sulla scia di quella meraviglia fragorosa e rimbombante, le nostre orecchie lo accompagnavano fino al traguardo, per sciogliersi in un boato di gioia sulla bandiera a scacchi.
Eh sì, erano i favolosi anni ’90 …e quella fu la Supersalita ‘97, unica ed irripetibile.

mercoledì 3 giugno 2020

FABIO DANTI: IL RICORDO DI UN CAMPIONE

Quanti titoli italiani ed europei avrebbe ancora conquistato, e quali record avrebbe potuto raggiungere Fabio Danti, se quel tragico sabato 3 giugno del 2000 fosse passato senza conseguenze? Se solo avesse superato indenne quel tratto maledetto della cronoscalata Caprino-Spiazzi, appena cento metri prima del traguardo.

Oggi, dopo due decenni da quel fatidico incidente, non posso fare a meno di pormi questa domanda.

Non spetta certo a me raccontare chi fosse Fabio Danti: le sue imprese parlano da sole, scolpite nella memoria di chi ha vissuto l’epoca d’oro delle cronoscalate, di chi l’ha visto sfrecciare sui tornanti delle montagne italiane ed europee.
Pochi anni, ma intensi, in cui ha lasciato un segno profondo, irripetibile.

Fabio era un pilota puro. In gara, un leone: aggressivo, tecnico, capace di spremere ogni centimetro di strada e ogni cavallo del motore. 
Ma fuori dall’abitacolo era un uomo gentile, affabile, con quella disponibilità rara che conquistava chiunque: un sorriso sempre pronto, una battuta, una foto, un gesto semplice. Vero.


Ho avuto il piacere di incontrarlo alcune volte. Ricordo, in particolare, la sua gara alla Monte Erice nel 1996 con la Skoda Felicia Kit: sembrava di assistere a un videogioco, tanto era rapida e precisa la "piccola" Skoda nell’inserirsi in curva e arrampicarsi sui tornanti.

E poi le sue discese in elicottero alla Malegno-Borno, (Trofeo Vallecamonica), quando gareggiava in due categorie diverse, con due vetture differenti: l’Osella PA20S BMW e, ancora, la Skoda Felicia Kit.


Arrivato al traguardo a Borno con la Felicia, saliva su un elicottero per tornare a Malegno e ripartire subito con l’Osella. 
Un impegno da autentico campione, capace di adattarsi istantaneamente a due vetture tanto diverse.

Un gioco da ragazzi, per lui.

Fabio Danti era davvero il prototipo perfetto del pilota da cronoscalata.

E aveva sempre un sorriso per tutti.





giovedì 19 maggio 2016

NON È 1000 MIGLIA SE NON C'È LA PIOGGIA

Jacky Ickx, la gara e la pioggia.

Era il 3 giugno del 1984 e per la prima volta, al telegiornale, sentivo parlare di Jacky Ickx, un direttore di gara che al Gran Premio di Montecarlo, aveva esposto la bandiera rossa e quella a scacchi interrompendo la gara al 32° giro per motivi di sicurezza.
Una pioggia intensa aveva reso pericoloso il circuito monegasco.
Alcuni piloti "esperti" come Nigel Mansell, Patrick Tambay e Derek Warwick erano finiti contro il guard rail.
Il "professore" Alain Prost, così era soprannominato, al passaggio davanti al traguardo, alzava la mano per attirare l'attenzione del direttore di gara chiedendo di interrompere la corsa mentre un esordiente pilota brasiliano, Ayrton Senna, iniziava una serie di sorpassi al limite che lo portavano a soli due secondi dal leader Prost.
In seguito, alcune voci di corridoio diranno che la gara era stata interrotta per favorire la vittoria del francese Prost... ma questa è un'altra storia.
Oggi come allora, alla 1000 Miglia, durante le operazioni per la punzonatura, c'è la pioggia, una gara e Jacky Ickx e questa volta anch'io.