Simone Faggioli, portacolori della Best Lap con la Norma M20 FC Bardhall, ha vinto la Cronoscalata Trento Bondone, 6ª gara del Campionato Italiano Velocità Montagna, con validità di Trofeo Italiano Velocità Montagna e FIA Hill Climb Championship.
Lungo il tracciato di 17,3 Km che da Trento porta a Vason, in cima al Bondone, il toscano ha fermato il crono a 9' 04" 649, quasi un nuovo record, comunque il secondo in assoluto, visto che nel 2017 Simone aveva fatto 9'00”52.
Christian Merli, secondo in classifica assoluta, su Osella FA 30 LMR vince nella generale del FIA Hill Climb Championship di cui la Trento Bondone ha avuto la validità.
Diego De Gasperi, su Osella FA 30, secondo nella classifica per il C.I.V.M. guadagna punti importanti così come il potentino Achille Lombardi, terzo su Osella PA 2000.
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domenica 3 luglio 2022
71ª TRENTO BONDONE
domenica 26 giugno 2022
61ª COPPA PAOLINO TEODORI
Un risultato quasi preannunciato, vista l'assenza in gara di Christian Merli: dopo le prove del sabato, il pilota trentino ha confermato la sua decisione di non prendervi parte per protesta contro la scelta dell'organizzazione, di inserire la chicane, ritenuta inutile e pericolosa, nella parte alta del tracciato per rallentare le vetture.
lunedì 13 giugno 2022
51° TROFEO VALLECAMONICA: Antonino La Vecchia incontra i fans!
domenica 12 giugno 2022
CHRISTIAN MERLI VINCE IN GERMANIA
domenica 5 giugno 2022
16ª NAGRADA GRADA SKRADINA
Ormai si sa, in Italia e in Europa, a contendersi il titolo di campione delle cronoscalate, sono sempre loro.
sabato 24 ottobre 2020
62ª MONTE ERICE
La gara senza pubblico
Quando si parla di cronoscalate, la Monte Erice risuona come una delle gare che, nel corso dei decenni, ha saputo offrire un grande spettacolo a tutti gli appassionati del settore. A sua volta, il pubblico delle gare di velocità in salita – ma più in generale delle gare automobilistiche – ha sempre reso omaggio a questo mondo con grande entusiasmo e partecipazione.
In questo connubio tra due facce della stessa medaglia, l’affascinante e spettacolare tracciato della Monte Erice si è sempre distinto per l’enorme afflusso di spettatori durante il fine settimana della gara.Lungo i tornanti e le curve, oggi come all’inizio della storica gara il pubblico ha sempre riempito, con grande passione e amore per questo sport, le postazioni per meglio ammirare i propri idoli sfrecciare a bordo dei bolidi roboanti: la curva Pai, Ciuri, Giancuzzi, curva del Cancello e la mitica Casazza.Quest’anno, purtroppo, tutto questo non sarà possibile a causa delle norme varate dal Governo per il contenimento della diffusione del Covid-19. Tante gare nel corso del 2020 sono state annullate: la Verzegnis–Sella Chianzutan, la Rieti–Terminillo, la Trento–Bondone…
La Monte Erice, comunque, avrà la sua gara anche in questo difficile 2020, un anno segnato da gravi problemi sanitari che hanno messo a dura prova il sistema sanitario nazionale, l’economia, la società, e anche lo sport.
Sin dalla prima edizione del 1954, vinta da Pasquale Tacci con un’Alfa Romeo 1900 TI sul tracciato originario di circa 16 km – diverso dagli attuali 5,5 km – la Monte Erice è stata scenario di “battaglie” all’ultimo secondo. Da quel momento, grandi piloti si sono sfidati lungo i tornanti che, da Trapani prima e da Valderice poi, portano in vetta fino alla bandiera a scacchi.
Come non ricordare il palermitano “Preside volante” Nino Vaccarella, vincitore nel 1959 e 1960 con una Maserati 2000 e, nel 1965, con la Ferrari 250 Le Mans?
Come dimenticare i duelli al millimetro fra Benny Rosolia, il “marsalese volante”, ed Enrico Grimaldi, il “Principe”, vincitore di ben sette cronoscalate alla Monte Erice? E poi ancora gli antagonismi tra lo stesso Grimaldi e Mauro Nesti negli anni ’90, e i crono stratosferici di Simone Faggioli, in lotta all’ultimo secondo con Christian Merli.E come non tornare con la memoria agli anni della classe Supersalita, in particolare al 1996: l'anno in cui il titolo di campione assoluto del Campionato Italiano Velocità Montagna andò al pugliese Pasquale Irlando su Osella PA 20 BMW.
Quello fu anche l'anno in cui la Monte Erice divenne gara decisiva per l’assegnazione del titolo di campione italiano CIVM Supersalita A3: a giocarsi il titolo, il favorito Luca Cappellari con la Lancia Delta Proto, reduce da quattro vittorie di fila nella classifica generale, e Antonino La Vecchia in difetto nel conteggio dei punti finali ma con un grande potenziale dato dalla sua Alfa Romeo 155 V6 TI.

domenica 7 giugno 2020
ANTONINO LA VECCHIA: MONTE ERICE 1997

mercoledì 3 giugno 2020
FABIO DANTI: IL RICORDO DI UN CAMPIONE
Ho avuto il piacere di incontrarlo alcune volte. Ricordo, in particolare, la sua gara alla Monte Erice nel 1996 con la Skoda Felicia Kit: sembrava di assistere a un videogioco, tanto era rapida e precisa la "piccola" Skoda nell’inserirsi in curva e arrampicarsi sui tornanti.
giovedì 19 maggio 2016
NON È 1000 MIGLIA SE NON C'È LA PIOGGIA
Era il 3 giugno del 1984 e per la prima volta, al telegiornale, sentivo parlare di Jacky Ickx, un direttore di gara che al Gran Premio di Montecarlo, aveva esposto la bandiera rossa e quella a scacchi interrompendo la gara al 32° giro per motivi di sicurezza.
Una pioggia intensa aveva reso pericoloso il circuito monegasco.
Alcuni piloti "esperti" come Nigel Mansell, Patrick Tambay e Derek Warwick erano finiti contro il guard rail.
Il "professore" Alain Prost, così era soprannominato, al passaggio davanti al traguardo, alzava la mano per attirare l'attenzione del direttore di gara chiedendo di interrompere la corsa mentre un esordiente pilota brasiliano, Ayrton Senna, iniziava una serie di sorpassi al limite che lo portavano a soli due secondi dal leader Prost.
In seguito, alcune voci di corridoio diranno che la gara era stata interrotta per favorire la vittoria del francese Prost... ma questa è un'altra storia.

mercoledì 24 giugno 2015
24 HP LA PRIMA ALFA
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FOTO FONTE WEB |
martedì 29 aprile 2014
GRAN PREMIO SAN MARINO 1994
