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domenica 8 giugno 2025

FAGGIOLI RE DEL BONDONE, MERLI PADRONE D'EUROPA

L’attesa era alle stelle, lo spettacolo pure. La 74ª edizione della leggendaria Trento-Bondone, la cronoscalata più lunga e affascinante del panorama europeo, non ha deluso le aspettative. Sotto il sole di inizio giugno e davanti a un pubblico numeroso e appassionato, la gara organizzata dalla Scuderia Trentina in collaborazione con l’Automobile Club di Trento, che proprio quest’anno celebra i suoi 100 anni, ha scritto una nuova pagina memorabile nella storia delle salite.

Teatro di questa edizione è stata una sfida dal sapore continentale: oltre alla validità per il Campionato Italiano Supersalita, la cronoscalata trentina ha assegnato punti anche per il Campionato Europeo della Montagna. Un doppio palcoscenico, un solo copione: adrenalina pura.

Ad imporsi su tutti è stato il toscano Simone Faggioli, che ha letteralmente dominato la scena al volante della sua Nova Proto NP01. Il pilota fiorentino ha messo in riga la concorrenza con una prestazione impeccabile, (9'02"056), conquistando il gradino più alto del podio sia per la classifica assoluta che per quella del Campionato Italiano. Una vittoria netta, mai in discussione, che conferma ancora una volta il suo status di fuoriclasse assoluto della montagna.

 

Alle sue spalle, l'idolo di casa Christian Merli, su Nova Proto Cosworth, pentacampione europeo e autentico maestro della Trento Bondone. Il trentino, secondo nella classifica generale a 12"242, ha però potuto gioire con il successo nella graduatoria continentale, davanti al francese Kevin Petit, quarto assoluto e secondo nella classifica europea. Un podio europeo prestigioso, che ribadisce il valore internazionale della cronoscalata e dei suoi protagonisti.

Un risultato che, come dichiarato dallo stesso Merli, ai microfoni di Racing Life, alla vigilia, era sostanzialmente previsto: il suo propulsore Cosworth, infatti, sconta circa 40 cavalli di svantaggio rispetto ai motori turbo. Nonostante questo divario tecnico, il campione trentino ha saputo massimizzare ogni risorsa, conquistando il miglior risultato possibile e regalando ai suoi tifosi un’altra grande impresa sul Bondone.

Tra i protagonisti più applauditi anche un altro beniamino locale, Diego Degasperi, che su Norma M20 FC Zytek, ha saputo difendere con onore i colori trentini. Il pilota, esperto conoscitore del Bondone, ha regalato una prestazione solida e carica di grinta, (9'26"336) chiudendo ai piedi del podio assoluto e secondo nella classifica Supersalita, dimostrando ancora una volta di essere tra i migliori interpreti della specialità. Il pubblico lo ha accolto con un affetto travolgente, segno di un legame profondo tra il pilota e questa montagna che sa esaltare i veri specialisti.

Una classifica che, a conti fatti, non sorprende. I due alfieri delle salite italiane erano i grandi favoriti della vigilia e hanno mantenuto le promesse, offrendo al pubblico duelli ad alta quota lungo i 17,3 chilometri del tracciato, tra tornanti, rettilinei e scorci mozzafiato.

Prestazione maiuscola per Thomas Pedrini, che al volante dell’Osella FA 30, ex Merli, dimostra tutto il suo potenziale: chiude quinto assoluto e conquista un importante terzo posto nella classifica del Campionato Italiano Supersalita con il tempo di 9’28”732, segno di una maturità tecnica sempre più evidente.

Scorrendo la top ten, da segnalare il sesto posto assoluto per Achille Lombardi, che occupa la quarta posizione nella graduatoria del Campionato Italiano, alla guida dell’Osella PA30.

Subito dietro, in settima posizione generale, Luigi Fazzino su Osella Turbo 2000, vincitore dell’edizione precedente: per lui, quinto posto nella graduatoria tricolore e settimo in quella continentale.

Ottavo nella generale e sesto nell’Italiano Samuele Cassibba, al debutto con il nuovo motore Judd sulla Nova Proto NP01, autore di una prestazione solida e promettente. Lo segue Andrea Di Caro, nono assoluto nella serie europea e settimo nella classifica Supersalita, primo di classe 1600 con la Nova Proto NP03.

Nel gruppo E2-SH si conferma imbattibile Manuel Dondi, che impone ancora una volta la sua legge con la Fiat X1/9, lasciando dietro la Lamborghini Huracan ST Evo di Rosario Iaquinta. Una prestazione che suggella la supremazia del bolognese tra le silhouette.

Muscoli e spettacolo anche nel Gruppo GT, dove Lucio Peruggini, al debutto con la nuova Ferrari 296 Challenge, fa segnare un perentorio 10'29"522, tenendosi alle spalle le Lamborghini Huracan di Thomas Pichler e Dario Baruchelli e la Porsche 991 di un costante Giuseppe Ghezzi.

Tra le TCR brilla la stella di Alessandro Picchi, che firma un sorprendente 11’06”238 con la Peugeot 308 TCR, battendo due veterani del calibro di Vito Tagliente (Peugeot 308) e Angelo Marino (Seat Leon Cup).

Il Gruppo Rally parla il dialetto di casa: Alessandro Zanolli trionfa sulla Skoda Fabia RS con il tempo di 10’52”805, precedendo i compagni di marca Pietro De Tisi e Renato Paissan. 

Un tris Skoda che certifica, ancora una volta, l’eccellenza tecnica della Casa boema.

Nel Gruppo E1 è dominio netto del calabrese Giuseppe Aragona su Volkswagen Golf Mk7, mentre in RS Cup si conferma regina Anna Maria Fumo: la tarantina centra il secondo successo consecutivo con la sua Peugeot 308 RC.

In RS Plus, vittoria autorevole per Giacomo Liuzzi su Mini Cooper S, che riscatta un weekend iniziato in salita. A completare la festa pugliese tra le RS è Giovanni Angelini, primo con la sua Honda Civic Type R.

La Trento-Bondone si conferma così non solo come un appuntamento imperdibile del motorsport europeo, ma anche come un rito sportivo che unisce passione, tradizione e spettacolo. E dopo una 74ª edizione così, il conto alla rovescia per il 2026 è già iniziato.




 


 

 


 

mercoledì 4 giugno 2025

TRENTO BONDONE DA RECORD: 310 ISCRITTI PER L'EDIZIONE DEL CENTENARIO

La Trento Bondone si prepara a scrivere un’altra pagina memorabile della sua lunga storia. L’edizione numero 74 della leggendaria cronoscalata, organizzata dalla Scuderia Trentina, coincide con il centenario della manifestazione e si presenta con numeri da capogiro: 310 iscritti, validità come secondo round del Campionato Italiano Supersalita, sesta prova del Campionato Europeo della Montagna e tappa continentale anche per le auto storiche.

L’altissima affluenza ha reso la selezione più difficile del solito, con molte richieste rimaste fuori. La entry list è ora ufficiale: al via 242 vetture moderne e 68 storiche, pronte a sfidarsi sui 17,3 km che da Trento salgono fino al Monte Bondone.
Il livello è altissimo: al via i migliori specialisti italiani ed europei, con una concentrazione di top car da far invidia a qualsiasi gara in salita. Riflettori puntati sul Supersalita, che fa tappa a Trento per il secondo round stagionale. In prima fila Simone Faggioli, "re" del Bondone con 13 vittorie.

Nel gruppo E2 SC-SS fari puntati su Franco Caruso e Diego Degasperi, compagni di squadra di Faggioli e protagonisti a Levico. In classe oltre 3000 si profila una sfida serrata tra Achille Lombardi, Samuele Cassibba al debutto con la Nova Proto, e i trentini Pedrini e Moratelli.

Bagarre annunciata anche in classe 2000, con il siciliano Luigi Fazzino vincitore a sorpresa nel 2024 con il tempo di 9’17”16. Combattuta anche la classe 1600, che conta 21 iscritti, tra cui il campione Andrea Di Caro e Filippo Golin. Non mancano le presenze internazionali, con piloti da Germania e Repubblica Ceca, e due donne al via: Selina Prantl e la ceca Tereza Machova.

Nel gruppo CN occhi su Alberto Scarafone, campione in carica, e sul trentino Adolfo Bottura.

Spettacolo garantito anche nel gruppo GT, con 26 supercar in gara, Ferrari, Lamborghini, Porsche e un parterre di alto livello. 
Riflettori su Lucio Peruggini, leader del Supersalita, al debutto con la Ferrari 296 Challenge preparata da AF Corse. In pista anche Ghezzi, Pichler, Baruchelli e Iacoangeli.

Grande attesa anche nel TCR, con undici vetture e specialisti come Luca Tosini.

Ricchissimi i gruppi E1 e Rally, quest’ultimo con 32 iscritti tra cui Zanolli, Paissan, Dallapiccola, De Tisi e Nones.

Sul fronte europeo, quasi tutti i big dell’EHC al via. Nella Categoria 2 comanda Christian Merli, inseguito da Petit, Iraola, Dedek e Sébastien Petit. 

In Categoria 1 fari puntati su O’Play, Stefanovski e Rrozalsk.

Intanto il weekend è partito con la presentazione alla Trento Expo. Giovedì e venerdì spazio a stand, verifiche e incontri col pubblico. Sabato le prove dalle ore 9: 00, domenica gara al via alle ore 10:00. La leggenda del Bondone è pronta a scrivere un’altra pagina.

Foto:fonte web 










domenica 1 giugno 2025

SPAGNA D'ARANCIO: DOPPIETTA MCLAREN A BARCELLONA

Il ritorno della McLaren al vertice non è più un sogno, ma una realtà che si concretizza con forza e costanza. Sul tracciato del Montmeló, teatro del Gran Premio di Spagna 2025, la scuderia di Woking firma una doppietta autoritaria, con Oscar Piastri vincitore davanti al compagno Lando Norris. Una gara dominata sul piano della strategia, del passo gara e della freddezza nei momenti chiave. Terza doppietta per il team di Stella, Charles a podio, Max penalizzato dalle gomme e da una collisione con Russell che gli costa la retrocessione in decima posizione. Hamilton, altro flop: arriva dietro alla Sauber di Hulkenberg.

Oscar Piastri vince il Gran Premio di Spagna, reso elettrizzante da una safety car nel finale per il problema che ha costretto al ritiro la Mercedes di Kimi Antonelli. Ma in generale è stata una gara senza storia quella del Montmelò, che ribadisce la superiorità della McLaren, terza doppietta stagionale dopo Cina e Miami, nonostante il pazzo finale. Secondo Lando Norris, mai in grado di impensierire il compagno. Terza la Ferrari di Charles Leclerc, che riesce a sopravanzare un furioso Verstappen (decimo e penalizzato): sulla SF-25 numero 16 era stata aperta un'indagine per un contatto con lo stesso Max al momento del sorpasso, poi derubricata a "contatto di gara" e giudicata regolare dai commissari. Perfetto Hulkenberg che porta clamorosamente la sua Sauber in quinta posizione davanti a un deludente Hamilton (sesto). Nono nel suo GP di casa Alonso, autore di una super rimonta dopo un errore a inizio gara.

Il giovane australiano, sempre più maturo e incisivo, ha condotto una corsa impeccabile, gestendo le fasi più concitate e resistendo senza tentennamenti al ritorno di Norris. Il britannico, partito meglio, ha subito dovuto adattarsi al ritmo del compagno, rinunciando a un attacco per il bene della squadra. McLaren sorride: è la prima doppietta dal lontano 2010.

Ferrari può consolarsi con il podio di Charles Leclerc, partito settimo e autore di una gara intelligente, aggressiva al punto giusto. La Safety Car nel finale ha rimescolato le carte, permettendo al monegasco di avvicinarsi al gruppo di testa e approfittare del caos generato dal contatto tra Max Verstappen e George Russell.

Proprio il campione olandese della Red Bull, in evidente difficoltà sin dalle qualifiche, è finito nel mirino dei commissari per un sorpasso ruvido su Russell, conclusosi con una collisione. La direzione gara non ha avuto dubbi: 10 secondi di penalità, che lo hanno fatto precipitare al decimo posto, nonostante il taglio del traguardo in sesta posizione. L’investigazione su Leclerc per il sorpasso al campione del mondo non ha portato a sanzioni.

George Russell chiude in quarta posizione, davanti a un sorprendente Nico Hülkenberg con la Sauber, sempre più convincente nel ruolo di outsider di lusso. Lewis Hamilton, oggi apparso meno incisivo, chiude sesto con l’altra Ferrari, lontano dai riflettori ma costante nel portare punti pesanti.

Foto: fonte web 




ECCE HOMO 2025: MERLI, PETIT E IRAOLA, CONFRONTO AL MILLESIMO NELLA CATTEDRALE DELLA SALITA

Il rombo dei prototipi ha di nuovo risuonato tra le colline morave: la 44ª edizione della Ecce Homo di Šternberk, storica e suggestiva gara del Campionato Europeo della Montagna, quinta tappa della stagione 2025, ha offerto agli appassionati un fine settimana da cardiopalma. Due manches al limite della fisica, tre protagonisti assoluti, e un duello che si misura col cronometro… al millesimo.

A imporsi nella classifica generale assoluta è stato lo svizzero Robin Faustini, autore della miglior prestazione complessiva grazie a un tempo di 2'43"17 nella prima salita, seguito da un 2'45"11 nella seconda. Al volante della sua Nova NP01 Turbo ha chiuso con un totale di 5'28"28, centrando una vittoria netta e autorevole. Pur non essendo iscritto al Campionato Europeo della Montagna, Faustini ha scelto di partecipare alla gara di Šternberk, per affinare la preparazione in vista del campionato svizzero, trasformando la trasferta in una dichiarazione di forza: successo pieno davanti a rivali di primissimo piano del panorama continentale.

Tra i protagonisti della corsa al titolo europeo, il francese Kevin Petit ha acceso i riflettori nella prima salita con uno strepitoso 2'44"164 alla media di 171 km/h al volante della sua Nova Proto NP01: un autentico "razzo terra-terra" su quattro ruote. Alle sue spalle, Christian Merli resta incollato con un ritardo di appena 593 millesimi, mentre lo spagnolo Iraola completa un podio stellare con un brillante 2'45"033.
Tre fuoriclasse della classifica FIA, tre vetture gemelle, tre interpretazioni di guida diverse: il confronto è una sinfonia perfetta di tecnica, audacia e nervi saldi.

Quarto tempo per Sébastien Petit, fratello di Kevin, su NP01-2, mentre Fausto Bormolini, monumento vivente della velocità in salita, tiene alta la bandiera della vecchia scuola con la sua Reynard K02, fermando il cronometro su un ottimo 2'52"800. Esperienza, cuore e un piede destro d'acciaio: il mix intramontabile del campione di razza.

La seconda manche è un capovolgimento emozionante: Merli si prende la rivincita e stampa un 2'44"281, praticamente fotocopia del tempo del rivale francese, ma sufficiente a garantirgli la vittoria nella seconda salita. 

Iraola resta incollato, chiudendo a +0.875, mentre Sébastien Petit si prende un meritato terzo posto. Colpo di scena per Kevin Petit, vittima di un piccolo problema in partenza, motore spento proprio sul via, che gli costa circa quattro secondi e lo relega in quarta posizione.

Il duello tra Merli e Petit, al momento, è una delle narrazioni più avvincenti dell’intera stagione. L’italiano, pentacampione, sa di avere alle calcagna un rivale giovane e affamato, e ogni manche si trasforma in una sfida all’ultimo respiro. A completare il quadro, uno Joseba Iraola sempre più solido, pronto ad approfittare di ogni esitazione per inserirsi nella lotta per il titolo.

Oltre il podio assoluto, lo spettacolo non manca. Karl Schagerl, con la sua Volkswagen Golf da oltre 600 cavalli, è sesto in entrambe le salite: una furia a trazione integrale che fa tremare l’asfalto. Reto Meisel, settimo con la sua belva Mercedes SLK 340, e Karol Krupa, con la Škoda Fabia CT, aggiungono spettacolarità e fumo alle traiettorie.

Tra le GT, spicca il nome di Igor Stefanovski: l’ex campione europeo conquista la top ten in entrambe le manche con la Ferrari 488 Challenge. E ancora una volta, Fausto Bormolini incanta: quinto nella seconda salita, con una monoposto che sa di anni Duemila, ma vola come se fosse nata ieri.

Il Campionato Europeo della Montagna 2025 entra ora nella fase calda. Merli e Petit si alternano in vetta, Iraola è lì e il livello tecnico è semplicemente stellare. Prossima tappa: Trento-Bondone, la madre di tutte le salite.

Se a Šternberk è andato in scena un duello da brividi, sulle rampe del Bondone ci aspetta un’altra puntata epica di questa sfida infinita tra uomo, macchina e montagna.

La classifica per somma dei tempi del Campionato Europeo della Montagna 

1. Christian Merli 5'29"038
2. Joseba Iraola 5'30"189
3. Kevin Petit 5'33"483
4. Sébastien Petit 5'38"168
5. Fausto Bormolini 5'50"436
6. Karl Schagerlvw 6'02"952
7. Reto Meisel 6'15"746
8. Karol Krupa 6'16"452
9. Dan Michl 6:18.289
10. Igor Stefanovski 6'19"647

BASSO VINCE IL DUE VALLI: RIAPERTA LA CORSA AL TITOLO CIAR

Il 43° Rally Due Valli non ha deluso le attese. Anzi, ha superato ogni aspettativa, regalando al pubblico un finale da brividi e una clamorosa svolta nella corsa al titolo del Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco.

Dopo due giorni intensi sugli asfalti veronesi, Giandomenico Basso e Lorenzo Granai sono saliti sul gradino più alto del podio, conquistando una vittoria tanto pesante quanto inaspettata. A bordo della Skoda Fabia Rally2, il duo veneto ha approfittato di un colpo di scena clamoroso: il ritiro improvviso di Andrea Crugnola e Pietro Ometto nella penultima prova speciale.

Fino a quel momento, Crugnola sembrava in controllo, saldo al comando con un margine di 9 secondi. Ma la “San Francesco” ha tradito il campione in carica: una toccata contro un muretto in un tratto particolarmente insidioso ha danneggiato irrimediabilmente la Citroën C3 Rally2, costringendo l’equipaggio al ritiro. Nessuna conseguenza fisica, ma l’abbandono della gara ha lasciato campo libero a Basso, che non si è fatto pregare.

Con la freddezza del veterano e una strategia audace, decisivo il cambio dei differenziali nelle ultime battute, Basso ha preso il comando e lo ha tenuto fino alla fine, chiudendo con 9.8 secondi di vantaggio su Fabio Andolfi e Marco Menchini, protagonisti di una gara solida con la Toyota GR Yaris Rally2. Un risultato che rilancia il pilota ligure nella parte alta della classifica, grazie anche al feeling crescente con la vettura giapponese.

Ma la vera sorpresa è arrivata dal terzo gradino del podio: Roberto Daprà e Luca Guglielmetti, su Skoda Fabia RS Rally2, hanno centrato il loro primo podio assoluto nel CIAR Sparco e la vittoria nella tappa del Campionato Italiano Rally Promozione, fermandosi a soli 13.2 secondi dalla vetta. Una prestazione matura, frutto di costanza e progressi gara dopo gara.

Ai piedi del podio, Marco Signor e Daniele Michi hanno portato a termine una prova regolare, senza squilli ma concreta, sempre con la GR Yaris. Quinta posizione per il leader del CIR Promozione Bostjan Avbelj, meno incisivo del solito, ma ancora saldo in testa alla classifica generale. Sesta piazza per Umberto Scandola, amatissimo dal pubblico veronese e in gara in via eccezionale con la Citroën C3.

Tra le Due Ruote Motrici, dominio assoluto di Davide Pesavento con la piccola ma grintosa Lancia Ypsilon HF Rally4, davanti a Gianandrea Pisani e al giovane talento svedese Patrick Hallberg. Nella GR Yaris Rally Cup, successo del francese Benjamin Boulenc, mentre nella Suzuki Rally Cup è stato Lorenzo Varesco a imporsi, approfittando del ritiro del rivale Vallino.

All’arrivo in Piazza Bra, accanto all’Arena di Verona, le emozioni erano ancora palpabili. Basso, visibilmente soddisfatto, ha commentato: “Una bella vittoria, perché la gara era complicata, con prove lunghe e condizioni difficili, soprattutto nell’ultimo giro. Ci siamo presi qualche rischio iniziale, poi abbiamo gestito, cambiando strategia nel finale. Dedico questo successo alla mia famiglia e anche a me stesso, perché continuo a crederci sempre.”

Con questo successo – il secondo stagionale dopo il Rally del Ciocco – Giandomenico Basso torna in vetta al CIAR Sparco, riaprendo una lotta al titolo che ora si fa incandescente. Il campionato entra nella fase cruciale, e se il Due Valli è stato un assaggio, il gran finale promette spettacolo puro.

Foto: fonte web 

mercoledì 28 maggio 2025

GRAN PREMIO DI SPAGNA: A BARCELLONA CAMBIANO LE REGOLE

La Formula 1 fa rotta verso il Circuit de Barcelona-Catalunya per la nona tappa della stagione 2025, ma quella in programma nel weekend non sarà una semplice gara di metà campionato.

Il Gran Premio di Spagna si preannuncia come un crocevia fondamentale, dove le novità regolamentari promosse dalla FIA potrebbero cambiare drasticamente l’equilibrio in pista.
Dopo le discussioni accesissime scatenate dalle due soste obbligatorie imposte nel GP di Monaco, la Federazione torna a far sentire la propria voce. 

Stavolta nel mirino ci finisce l’aerodinamica anteriore: a Barcellona entrano infatti in vigore i nuovi test di flessibilità sull’ala anteriore, progettati per limitare le deformazioni alle alte velocità. Obiettivo dichiarato: eliminare soluzioni troppo "elastiche" al limite del regolamento e garantire maggiore parità tecnica tra le squadre.

Non si tratta di un semplice dettaglio tecnico. I team dovranno ripensare materiali, geometrie e fissaggi per adattarsi alla nuova normativa, una sfida che potrebbe colpire soprattutto chi ha costruito il proprio vantaggio proprio su soluzioni ingegnose in questo settore. Il circuito spagnolo, con i suoi lunghi curvoni ad alto carico, sarà il primo test probante per queste modifiche.

Tra le scuderie più osservate c’è senza dubbio la Ferrari. Rinfrancata dalla vittoria di Leclerc nel Principato, la squadra di Maranello arriva a Montmeló con l’ambizione di confermare i progressi e, perché no, approfittare delle difficoltà altrui. Con Leclerc e Hamilton rispettivamente in quinta e sesta posizione nel mondiale piloti, ogni punto diventa cruciale per rilanciare anche la corsa al titolo costruttori.

La McLaren, dal canto suo, ha ritrovato smalto e velocità. Norris e Piastri hanno brillato a Monaco, portando a casa un bottino pesante. Il team di Woking arriva in Spagna con il chiaro intento di consolidare la propria posizione e verificare quanto le nuove regole incideranno sulle gerarchie viste finora.

E poi c’è la Mercedes. La scuderia di Brackley continua a cercare il bandolo della matassa su una pista dove non vince dal lontano 2004. Con Russell e Hamilton ancora alla ricerca del feeling perfetto, la gara catalana rappresenta una tappa delicata e potenzialmente decisiva.

Il tracciato di Barcellona è noto per essere uno dei più completi del calendario: curve di ogni tipo, lunghi curvoni da percorrenze al limite, frenate secche e un rettilineo da DRS puro. Negli ultimi anni le modifiche – in primis la rimozione della chicane finale – hanno reso la pista più fluida e spettacolare, aumentando le possibilità di sorpasso soprattutto in curva 1.

Ma a rendere il GP ancora più imprevedibile potrebbe pensarci il meteo. Il vento, spesso protagonista a Montmeló, potrebbe scombinare i piani dei team, alterando il bilanciamento delle vetture in piena velocità.

Insomma, il weekend spagnolo si presenta con tutti gli ingredienti per diventare uno snodo cruciale della stagione: nuove regole, duelli irrisolti, piste da interpretare e piloti in cerca di conferme. 
La sensazione è che a Barcellona non si correrà solo per i punti, ma per il controllo di un mondiale ancora apertissimo e tecnicamente in evoluzione.

Foto: fonte web 



domenica 25 maggio 2025

CONTICELLI DA RECORD ALLA COPPA VAL D'ANAPO SORTINO

Francesco Conticelli domina e riscrive la storia alla 40ª Coppa Val d’Anapo Sortino, centrando vittoria e nuovo record.

Il pilota marsalese, al volante della Nova Proto NP01/3000, ha imposto il proprio ritmo sin dalle prime battute, siglando in Gara 1 un eccezionale 3’07”69 che ha migliorato di oltre un secondo il precedente primato firmato da Luigi Fazzino nel 2024 (3’08”89). Il tempo di 3’09”06 registrato in Gara 2 ha suggellato un weekend da incorniciare, confermando Conticelli come uno dei principali protagonisti della scena nazionale.

Alle sue spalle, proprio Fazzino, tornato a cimentarsi in salita con la fidata Osella PA2000.
Il siracusano ha mostrato solidità e passo costante, cedendo solo alla furia cronometrica del vincitore. A completare il podio ci ha pensato Franco Caruso, che continua il lavoro di sviluppo sulla NP01 turbo/3000: per lui, un terzo posto incoraggiante e margini di crescita già evidenti.

Non è mancato lo spettacolo nemmeno nella sezione dedicata alle Autostoriche. Il veterano Salvatore Riolo ha imposto il proprio ritmo sin dal sabato e ha centrato la doppietta nelle due manches di gara, portando la sua PCR di Quarto Raggruppamento sul gradino più alto con un tempo complessivo di 7’25”51. L’aretuseo Gaetano Palumbo, su Symbiol, ha provato a resistere ma ha chiuso con un ritardo di 26”. Ottima comunque la sua rimonta nella seconda salita, dove ha preceduto il palermitano Antonino Piazza (Lucchini SP90), terzo assoluto.

A seguire, Luigi Cosentino su Fiat X 1/9, primo del Terzo Raggruppamento, e Giuseppe Castellano su Peugeot 205 Rallye. Nei restanti gruppi, Sergio Imbrò (Porsche 911 Carrera RSR) si è imposto nel Secondo, mentre Marco Russo ha fatto sua la categoria del Primo su BMW 2002 Ti. Ritiro amaro invece per Camillo Centamore, costretto allo stop in Gara 1.

Foto: fonte web 

FERRARI DI PASSIONE, MCLAREN DI PRECISIONE: NORRIS TRIONFA NEL PRINCIPATO

Charles Leclerc ci ha provato fino all’ultimo metro. Ha spinto, ha sognato, ha infiammato il pubblico di casa, ma anche oggi, tra i muretti di Montecarlo, il destino è rimasto beffardo. A vincere il Gran Premio di Monaco è stato Lando Norris, con una McLaren impeccabile nella gestione strategica e chirurgica in pista. Un successo costruito fin dalla prima curva e difeso con tenacia fino al traguardo, in un circuito che non perdona e non regala.

Leclerc ci ha messo tutto, soprattutto il cuore. Era partito secondo, ha tentato l’affondo subito a Santa Devota, ma Norris ha chiuso con una staccata ai limiti del possibile. Poi, giro dopo giro, ha accarezzato l’idea dell’impresa. Ma Montecarlo è un fortino, e la McLaren oggi è stata una muraglia arancione impossibile da scalare. Per il monegasco è il secondo posto, amaro come certi arrivederci, dolce solo per l’ennesima dimostrazione di carattere.

Per Norris, il "re di Montecarlo 2025" la vittoria non è frutto del caso. Partenza perfetta, gestione delle gomme lucida, strategia a due soste calibrata al millimetro. Quando Leclerc ha accorciato nel finale, Lando non ha tremato: ha chiuso ogni varco, ha tenuto il ritmo e si è preso la vittoria più prestigiosa del calendario. Un capolavoro McLaren, completato dal podio di Oscar Piastri, terzo con una gara solida e sempre in controllo.

Fuori dal podio Max Verstappen, quarto, penalizzato da una scelta strategica rischiosa: aspettare fino all’ultimo giro la seconda sosta, sperando in una Safety Car mai arrivata. 
L’azzardo non ha pagato, e Red Bull torna a casa con pochi punti e molti dubbi. 
Stesso discorso per Lewis Hamilton, quinto: la Ferrari numero 44 ha guadagnato qualcosa con il primo pit, ma è rimasta bloccata nel traffico e lontana dalla lotta per il podio.

Dietro, tra i protagonisti inattesi, brillano le Racing Bulls: Hadjar chiude sesto con una strategia da manuale, Lawson fa da tappo e consente al compagno di massimizzare la doppia sosta. 
Bene anche la Haas con Ocon ottavo, mentre Albon e Sainz portano a casa punti per la Williams. Drammatica invece la domenica Mercedes: strategia indecifrabile, soste ritardate e zero punti per Russell e Antonelli. Un disastro completo.




mercoledì 21 maggio 2025

LECLERC CERCA IL BIS A MONTECARLO

A Maranello si sogna un déjà vu vincente. 
Dopo il weekend difficile di Imola, la Ferrari punta tutto sul ritorno a Montecarlo, teatro della storica vittoria di Charles Leclerc nel 2024. Un successo che aveva spezzato una lunga maledizione personale del monegasco e riportato il Cavallino sul gradino più alto di uno dei podi più iconici della Formula 1. 
Ora, l’obiettivo è chiaro: ripetersi.

Le strade strette del Principato non perdonano, e la qualifica si conferma il momento chiave del weekend. Ne è ben consapevole Frederic Vasseur, che ha ribadito come a Maranello si sia lavorato intensamente per perfezionare il giro secco: “La qualifica è fondamentale. Abbiamo imparato molto da Imola e portato aggiornamenti mirati proprio per questa sfida”.

Il passo gara della SF-25 si è dimostrato solido, come confermato dalla rimonta di Hamilton (4°) e Leclerc (6°) a Imola. Ma a Montecarlo il passo conta poco se non si parte davanti. La nuova regola sulle due soste obbligatorie potrebbe scombinare le strategie, ma non cambia il fulcro del discorso: la pole è (quasi) tutto.

Per Leclerc, correre a casa aggiunge motivazione. Dopo anni di sfortune nel GP più personale, la vittoria del 2024 è stata una liberazione. Tornare al successo, un anno dopo, sarebbe molto più di una conferma: sarebbe la prova che la Ferrari può ancora scrivere pagine importanti nella storia della F1.

Il pronostico: sogno possibile

La Red Bull rimane l’avversario da battere, ma Verstappen non è apparso infallibile. La McLaren di Norris è un’incognita, ma se Leclerc o Hamilton riusciranno a piazzarsi in prima fila, allora la doppietta consecutiva a Monaco non è un’utopia. È una possibilità concreta.
A Montecarlo si corre sui millimetri. E per vincere, la Ferrari dovrà essere impeccabile sin dal sabato. Proprio come un anno fa.

Foto: fonte web 


domenica 18 maggio 2025

COPPA SELVA DI FASANO, CONTICELLI INARRESTABIE: RECORD E VITTORIA

Francesco Conticelli ha messo il sigillo sulla 66ª edizione della Coppa Selva di Fasano con una prestazione che non lascia spazio a repliche. 

Il marsalese, al volante della Nova Proto NP01, si è imposto con autorità nella seconda tappa del Campionato Italiano Velocità Montagna Zona Sud, non solo confermando i segnali lanciati nelle prove ufficiali, ma migliorando anche il record assoluto sul tracciato.

Con il tempo di 2’07”28 registrato nella seconda manche, Conticelli ha abbassato di 18 centesimi il precedente primato detenuto dal campione toscano Simone Faggioli, sui 5,6 km della SS 172 “Dei Trulli” fino al traguardo in via Toledo, nel cuore della Selva di Fasano. Una prova di forza netta e inequivocabile, che certifica lo stato di forma del pilota siciliano e lo proietta con fiducia verso le prossime tappe della stagione.

Alle spalle del vincitore, Achille Lombardi ha provato a restare in scia con la sua Osella PA30 Judd V8. Nonostante il massimo impegno, il distacco di 5”08 testimonia il dominio di Conticelli nella sfida tra le due uniche vetture da 3 litri al via.

Il podio è stato completato da un gradito ritorno: Luigi Fazzino, al volante della Osella PA 2000 Turbo, si è imposto nella sfida dei prototipi 2 litri, chiudendo terzo assoluto. 
Quarto posto per Francesco Leogrande, idolo di casa, che con la sua Osella PA21 4C Turbo ha entusiasmato il pubblico lungo il percorso.

Grande spettacolo anche tra le GT, che hanno infiammato la passione del pubblico fasanese, accorso in massa a bordo strada e nel paddock. 
A brillare è stata la rossa di Lucio Peruggini: la sua Ferrari 488 Challenge ha sfiorato l’ingresso nella top ten assoluta, chiudendo in undicesima posizione e dominando la categoria.

Alle sue spalle, lotta serrata tra grandi nomi e grandi auto: Francesco Montagna, fasanese doc, ha portato la sua Lamborghini Huracàn davanti alla poderosa Aston Martin Vantage GT3 condotta dal napoletano Pietro Nappi, autore anche lui di una gara spettacolare.