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venerdì 21 novembre 2025

MONTE ERICE FUORI DAL SUPERSALITA 2026: ACI TRAPANI DIFENDE L'ICONA DELLE CRONOSCALATE ITALIANE

Monte Erice, la Regina che non si piega: perché la cronoscalata simbolo del Motorsport italiano non può uscire dal Supersalita.

In una nota inviata in esclusiva a RacingLife.it, il Presidente Pellegrino usa parole forti a difesa della gara ericina.

La notizia è stata come un fulmine a
ciel sereno: nella video intervista
fatta da RacingLife.it al direttore generale di Aci Sport Marco Rogano, il dirigente federale ha dichiarato che la leggendaria Monte Erice, tra le
cronoscalate più amate e iconiche
d'ltalia, sarà esclusa dal Campionato
Italiano SuperSalita 2026. Una decisione che ha colto di sorpresa piloti, addetti ai lavori, appassionati e soprattutto l'ACI Trapani, che per bocca del suo Presidente, Giovanni Pellegrino, esprime vivo disappunto e rivendica con forza l'unicità di un evento che da decenni è molto più di una semplice gara

Una gara che è identità, paesaggio, storia

La Monte Erice non è soltanto una competizione automobilistica: è un rito collettivo, un appuntamento che ogni anno trasforma la provincia di Trapani in un palcoscenico naturale dove motori e storia, mare e montagna, passione popolare e tecnica di guida si fondono senza soluzione di continuità.

Partenza da Valderice, arrivo nel borgo medievale di Erice – che nel 2027 sarà Città Europea dello Sport – attraverso una strada che è leggenda: tornanti spettacolari, panorami mozzafiato e un’atmosfera che i piloti definiscono da sempre “magica”. Non è un caso se molti la considerano la cronoscalata più affascinante del panorama tricolore.

Pellegrino lo ribadisce con fermezza: «Erice è la regina delle cronoscalate». E i piloti, negli anni, lo hanno confermato col linguaggio più chiaro: la preferenza, la partecipazione, l’entusiasmo.

L’ombra della “rotazione”: un principio contestato

A far discutere è soprattutto la motivazione ufficiale dell’esclusione: la cosiddetta “rotazione”, o “turnazione”, dei tracciati nel calendario SuperSalita. Un concetto che il presidente dell’ACI Trapani respinge con decisione, definendolo «iniquo e offensivo».

«Non siamo in una giostra», afferma Pellegrino, «dove per soddisfare un bisogno si fa fare un giro». E non manca una punta di amarezza nel ricordare che già lo scorso anno era stata avanzata la stessa ipotesi sotto un altro nome: “alternanza”.

Il punto, secondo l'ente trapanese, non è negare visibilità ad altre gare, ma evitare che il riconoscimento di uno avvenga a scapito di un’altro. Da qui la proposta, chiara: perché non aumentare il numero degli appuntamenti del SuperSalita? Se la serie vale, se l’interesse cresce, perché non portare i round da 7 a 8 – o anche di più?

Un evento che muove un territorio intero

La forza della Monte Erice non è solo sportiva. È sociale, economica, culturale.

La manifestazione coinvolge più comuni – compreso Trapani, dove si tengono le verifiche – e dà vita a una settimana di eventi collaterali che richiamano pubblico, turismo, passione. È un patrimonio che si rinnova grazie al contributo di enti locali, associazioni, operatori turistici e, soprattutto, migliaia di tifosi che ogni anno affollano i tornanti del monte.

Parlare di semplice “rotazione” appare dunque riduttivo, se non addirittura irrispettoso verso una gara che ha contribuito in modo determinante alla crescita del campionato sin dalla sua nascita.

La prossima mossa: un vertice istituzionale

Pellegrino annuncia un incontro imminente «fra figure istituzionali e sportive locali, per sviscerare meglio la vicenda». L’obiettivo è chiaro: difendere la presenza di Erice nella massima serie e chiedere trasparenza sui criteri adottati.

E mentre la Federazione si prepara alla riunione del 24 novembre, il mondo del motorsport guarda a Trapani: siamo davanti a una semplice decisione tecnica o a un precedente che potrebbe ridisegnare l’identità stessa del SuperSalita?

Perché Monte Erice non può essere “una delle tante”

In un campionato che ambisce all’eccellenza, lasciare fuori una gara di tale storia, prestigio e coinvolgimento popolare significa privarsi di un pezzo fondamentale del suo DNA.

Erice non è solo un tracciato: è un simbolo.
È la bellezza naturale che abbraccia la velocità.
È la tradizione che incontra l’adrenalina.
È, in una parola, la Regina.

E le regine, si sa, meritano rispetto.



domenica 2 novembre 2025

TORSELLINI TRIONFA ALLA 63ª ALGHERO SCALA PICCADA, CASSIBBA SI LAUREA CAMPIONE ITALIANO CIVM

La Scala Piccada non delude mai. Anche alla sua 63ª edizione, la classica sarda del Campionato Italiano Velocità Montagna ha regalato spettacolo, emozioni e colpi di scena, premiando il talento e la determinazione di Mirko Torsellini, vincitore assoluto al volante della Norma M20 FC, e consacrando Samuele Cassibba come nuovo Campione Italiano CIVM.



Torsellini al primo sigillo

Il giovane toscano della Best Lap, al debutto con la Norma 3000, ha trovato subito il feeling giusto con la vettura e con l’impegnativo tracciato algherese, chiudendo gara 1 in 2’22”47 e mantenendo il comando fino alla fine.

«Ho esordito ad Alghero due anni fa ed ora ho vinto con la nuova vettura: il feeling è stato immediato su questo percorso meraviglioso. Sempre preziosi i consigli di Simone Faggioli», ha dichiarato un emozionato Torsellini al traguardo, circondato dagli applausi del pubblico sardo.

Cassibba, il titolo è suo

Alle sue spalle, Samuele Cassibba ha portato in alto la Nova Proto NP01 Judd del Team Ateneo. Il siciliano, autore di una prova solida e costante, ha chiuso a soli 1”98 dal vincitore, conquistando però la finale nazionale CIVM e il titolo tricolore.

«Portare la finale in Sicilia è una soddisfazione enorme, anche se il successo assoluto sfumato per poco lascia un po’ di amaro. Dobbiamo raccogliere più dati per capire dove abbiamo perso qualcosa sul misto», ha commentato Cassibba.

Caruso completa il podio

Terzo sul podio assoluto e secondo in CIVM Franco Caruso, che ha gestito con intelligenza la Nova Proto messagli a disposizione per l’occasione: 

«Non era la mia vettura, ma ha risposto benissimo. Ringrazio Federico Liber per avermela ceduta: questa gara è unica per fascino e tracciato».

Applausi anche per Luigi Fazzino, quarto in rimonta e di nuovo competitivo sulla sua Osella PA30 Evo, dopo la lunga assenza del 2024. Il giovane siciliano si è meritato anche il Premio Sergio Farris per il suo ritorno al top: 

«Tornare qui è stato emozionante. Ho ritrovato una vettura fantastica e una grande squadra».

Vacca miglior sardo, Farris primo algherese

Tra i protagonisti isolani, spicca Giuseppe Vacca, quinto assoluto e miglior sardo al traguardo. L’olbiese ha portato per la prima volta in gara la Nova Proto NP01 e ha preceduto il corregionale Sergio Farris, primo algherese al traguardo con la Wolf GB08 Mistral e vincitore della classe 2000.

Ferretti guida i giovani, Lombardi chiude la top ten

Tra le sportscar motorizzate moto, duello appassionante vinto dal giovane umbro Filippo Ferretti (Wolf GB08 Thunder Aprilia) su Damiano Schena e Michele Gregori, entrambi su Nova Proto NP03 del Team Faggioli.
Completa la Top 10 l’esperto potentino Achille Lombardi (Vimotorsport), brillante nel testare la piccola e reattiva vettura francese.

GT: Peruggini show con la Ferrari

Non sono mancate emozioni neppure tra le Supercar del gruppo GT, dove Lucio Peruggini ha dettato legge con la sua Ferrari 488 Challenge firmando una doppietta nelle due salite.

Alle sue spalle Giuseppe D’Angelo protagonista in prova ma autore di qualche errore in gara, e Michele Mancin che ha completato il podio, entrambi su Ferrari 488 Challenge.

In GT Cup, successo del calabrese Gabrydriver sulla Ferrari 458, mentre Ezio Bellin si è imposto nel GTS Div. III al volante della Porsche 911 GT3.

Battaglie e conferme nei gruppi Turismo

Nel gruppo E2SH, dominio sardo con Roberto Idili (Fiat X1/9) davanti a Marco Cadau e Antonio Dettori.
Nel duello tra le TCR, vittoria e rivincita per Luca Tosini (Audi RS3 LRS) dopo l’errore di Salvatore Tortora, mentre Mario Murgia ha completato il podio con la Hyundai i30.

Nel gruppo E1, acuto di Andrea De Stefani con la Renault Clio, seguito da Giovanni Coghe (Citroën Saxo) e Tiziano Ghirardo (Honda Civic Type-R).

In Racing Start Cup, successo del tarantino Vanni Tagliente su MINI, davanti a Pasquale Carlomagno (Peugeot 308) e Giovanni Cuccheddu (MINI).

Tra le vetture turbo della Racing Start Plus, vittoria per Alberto Cioffi, mentre Gianluca Luigi Grossi si è imposto nella categoria aspirate.

Nel Racing Start tradizionale, primato di Marco Magdalone (Seat Leon SW), con Kristian Fiorucci (MINI) e Giovanni Loffredo alle sue spalle.

In gruppo N-S, successo di Lorenzo Accorsi (Honda Civic Type-R), mentre la classe 1600 ha premiato il giovane trentino Morris Tutta (Peugeot 106), che ha dedicato la vittoria al padre dopo una notte di lavoro per risolvere un guasto al cambio.

Foto: fonte WEB

venerdì 31 ottobre 2025

DALLA DELTA ALLA YPSILON: BIASION RIACCENDE IL MITO LANCIA A TANDALÒ

Miki Biasion torna a far tremare la terra.

Dal 21 al 23 novembre 2025, il due volte Campione del Mondo Rally sarà protagonista assoluto della Cronoscalata su Terra di Tandalò, al volante della nuova Lancia Ypsilon HF Rally4.

Un ritorno che sa di storia, passione e nostalgia per un’epoca in cui Lancia dominava i rally mondiali e l’Italia dettava legge sulle strade sterrate del pianeta.



Miki, il leone torna a ruggire

Parlare di Lancia senza nominare Miki Biasion è impossibile.
Campione del Mondo nel 1988 e 1989, il pilota vicentino è stato il volto di un’epoca irripetibile, quella delle Delta Integrale, dei duelli epici e delle vittorie scolpite nella polvere.

Oggi, a 67 anni, Biasion torna a imbracciare il volante con la grinta di sempre, pronto a misurarsi sulla terra sarda di Tandalò con la Ypsilon HF Rally4, la nuova arma sportiva di casa Lancia.
Sotto il cofano pulsa un 1.2 turbo tre cilindri da oltre 200 cavalli, trazione anteriore e assetto da gara: una piccola belva pensata per la categoria Rally4, ma con dentro tutto il DNA corsaiolo del marchio torinese.

“Tandalò è un evento unico, ruvido, vero – racconta Biasion –. La Ypsilon HF Rally4 è la base perfetta per riportare Lancia dove merita: nelle gare che contano.”

Non una semplice esibizione, dunque, ma un test con un sapore speciale: quello del ritorno di un campione e del suo marchio di sempre.

Lancia, il mito si risveglia

Dieci titoli Costruttori nel Mondiale Rally.
Un record che resiste da decenni e che racconta meglio di qualsiasi parola cosa rappresenti Lancia nel motorsport.

Oggi quel mito torna a muoversi, con un progetto che vuole riportare la Casa torinese là dove è nata: sulle prove speciali del WRC.
Con la nuova gamma Ypsilon HF Racing, Rally4 HF e Rally2 HF Integrale, il marchio rilancia il suo spirito sportivo.

Il logo HF e il celebre elefantino rosso tornano a vivere, simboli di un passato glorioso ma anche di un futuro tutto da scrivere.
L’obiettivo è chiaro: il ritorno ufficiale nel Mondiale Rally nel 2026.
Un piano ambizioso, supportato da un team tecnico di alto livello e dalla consulenza di uomini che conoscono il sapore della vittoria — come Biasion, che di quella storia è parte viva.
Tandalò, dove la terra parla la lingua del rally
Dal 21 al 23 novembre, il Monte Acuto diventerà il centro del mondo rallystico.

La Cronoscalata su Terra di Tandalò, organizzata da Tandalò Motorsport e drivEvent Adventure, non è solo una gara: è un festival della passione, un appuntamento che ogni anno richiama i migliori specialisti della terra.

Il programma promette spettacolo:
Venerdì prove libere e cerimonia di partenza da Buddusò.
Sabato shakedown e tre manche di gara.
Domenica gran finale con il mitico Manscione, la prova che incorona il nuovo “Re di Tandalò”.

E in mezzo alla polvere, ci sarà lui: Miki Biasion, pronto a far parlare ancora una volta il talento e la storia, con la Ypsilon HF Rally4 come simbolo del ritorno del leone torinese sulla terra.

Motori, cultura e passione

Il weekend non sarà solo benzina e cronometri.
Sabato 22 novembre, alle 18:00, Biasion sarà ospite della Biblioteca di Buddusò per la presentazione del nuovo libro di Marco Giordo, “Da Alén a Loeb, da Ogier a Zanini”.

Un momento di incontro tra generazioni, dove memoria e passione si intrecciano come nei rally di una volta.
Il futuro comincia qui

Biasion e Lancia, di nuovo insieme.

Non è solo una storia romantica di motori e nostalgia, ma un segnale forte a tutto il mondo del rally: Lancia è tornata.
E lo fa con chi quella leggenda l’ha costruita curva dopo curva, vittoria dopo vittoria.
A Tandalò non si correrà soltanto per vincere: si correrà per ricordare da dove veniamo e per capire dove stiamo andando.
Perché quando Biasion sale su una Lancia, la leggenda non si racconta.
Si sente. Si vede. Si ruggisce.

Foto: fonte WEB

domenica 12 ottobre 2025

DEGASPERI DOMINA LA CIVIDALE-CASTELMONTE: BATTUTO LIBER IN UN DUELLO DA BRIVIDI

È stato un testa a testa entusiasmante, deciso al centesimo e capace di infiammare il pubblico friulano lungo i 6,395 km della SP31 , da Carraria a Castelmonte.


Il protagonista assoluto della 48ª edizione della Cividale -Castelmonte è Diego Degasperi, che si è aggiudicato la storica cronoscalata valida per il Campionato Italiano Velocità Montagna (zona Nord), oltre che per i campionati nazionali austriaco e sloveno.
Il pilota trentino, al volante della Norma M20 FC del team Vimotorsport, ha avuto la meglio su un agguerritissimo Federico Liber – vincitore dell’edizione 2024 – in una gara tiratissima. Degasperi ha fermato il cronometro sul tempo complessivo di 6’15”44, alla media di 122,6 km/h, staccando Liber di 2”50 e conquistando così il suo quarto successo assoluto a Castelmonte, dopo quelli del 2012, 2021 e 2022.
Liber, a bordo della Nova Proto NP01-Zytek, ha provato fino all’ultimo a difendere il titolo. Dopo aver ceduto in Gara 1, è riuscito a reagire nella seconda salita, ma la somma dei tempi ha premiato Degasperi, confermandolo come uno dei migliori specialisti del tecnico tracciato friulano.

Il podio: Schena completa la festa tricolore

A completare il podio è stato Damiano Schena, anche lui su Nova Proto NP03, autore di un tempo aggregato di 6’29”91. Il veronese si è inoltre aggiudicato il primato di classe 1600 del gruppo E2SC-SS, confermando la sua costante crescita nel panorama delle cronoscalate del Nord Italia.
Tra i protagonisti assoluti anche il friulano Stefano Gazziero, sesto su Nova Proto NP03 con 6’49”34, e l’austriaco Reinhold Taus, settimo assoluto e primo del gruppo E1 grazie alla sua Subaru P4 Turbo (6’57”09).
Successo in Gruppo GT per Kevin Raith, ottavo assoluto con la Porsche 992 Cup (6’59”18). Ottima prestazione anche per Enrico De Martin, undicesimo assoluto e leader tra le TMSC-SS su Gloria C8P Hayabusa (7’03”90), e per il friulano Michael Cantarutti, ventesimo assoluto e primo tra le Rally a bordo della Skoda Fabia RS (7’19”81).

Muradore domina tra le storiche: sesto trionfo e nuovo record personale

Tra le vetture storiche, la scena è stata tutta per Rino Muradore, che ha firmato la sua sesta vittoria alla Cividale–Castelmonte. Il driver cividalese, a bordo della sua Ford Escort RS1600, ha completato la gara in 7’46”97, imponendosi nel Secondo Raggruppamento e confermando ancora una volta il suo talento nella gara di casa.
Alle sue spalle, il veneto Michele Massaro su BMW M3 E30 ha chiuso in 7’50”98, risultando il migliore del Quarto Raggruppamento. Sul terzo gradino del podio è salito l’austriaco Harald Mossler, il più veloce tra le auto del Primo Raggruppamento con la sua Daren MkIII (8’00”53). A seguire, Reinhard Sonnleitner (Volkswagen Golf Rallye, 8’01”10) e Erwin Morandell su Fiat X1/9, leader del Terzo Raggruppamento con un tempo di 8’25”23.

Classifica Assoluta top 10 – Vetture Moderne

Diego Degasperi – Norma M20 GEA Zytek
Federico Liber – Nova Proto NP01
Damiano Schena – Nova Proto NP03
Emanuele Farris – Wolf GB08 Thunder
Enrico Zandonà – Wolf GB08 Thunder
Stefano Gazziero – Nova Proto NP03
Reinhold Taus – Subaru P4 Turbo
Kevin Raith – Porsche 992 Cup
Vladimir Stankovic – Wolf GB08 Thunder
Leo Pichler – Porsche Cayman GT4

Classifica Assoluta top 3 – Vetture Storiche

Rino Muradore - Ford Escort RS1600
Michele Massaro - BMW M3 E30
Harald Mossler - Daren MkIII

Foto: fonte web 

domenica 28 settembre 2025

CHRISTIAN MERLI DOMINA LA 55ª CRONOSCALATA ESTHOFEN - ST. AGATHA E DEDICA LA VITTORIA A ENZO OSELLA

Il campione europeo sigla la settima vittoria sulla storica salita austriaca e omaggia il costruttore torinese scomparso con una dedica carica di emozione.

Christian Merli conferma il suo dominio assoluto nella 55ª edizione della Cronoscalata Esthofen – St. Agatha, imponendosi con autorità sia in prova sia in gara. Il pilota trentino, portacolori della Scuderia Vimotorsport, ha fermato i cronometri in 1’52”315 al volante della sua Nova Proto NP01 Cosworth, lasciandosi alle spalle l’austriaco Christoph Lampert, su Nova Proto NP01 (1’54”523) e il tedesco Alexander Hin (1’56”679), su Osella FA 30.

Un successo netto, il settimo in carriera per Merli su questo tracciato, già conquistato nel 2016, 2017, 2021, 2022, 2023, 2024, che testimonia ancora una volta la sua classe cristallina nel panorama delle cronoscalate europee.

Prove: Merli subito al comando

Già nelle sessioni di prova del sabato, Merli aveva fatto intendere di essere l’uomo da battere. Nella prima salita ha fatto segnare un impressionante 57"549 sul tracciato di 2,734 km, precedendo i tedeschi Sebastian Noll e Alexander Hin, entrambi su Osella FA 30. Nella seconda manche, la situazione si è confermata con Merli ancora davanti, mentre Noll e Hin si sono scambiati le posizioni.

Gara: dominio confermato anche sotto pressione

La gara si è aperta con la terza salita del weekend, nuovamente nel segno di Merli, che ha messo tutti in fila con un'altra prestazione maiuscola. In Gara 1, il neo campione europeo ha avuto la meglio su Lampert (anche lui su Nova Proto NP01) e su Hin. La seconda salita di gara, disputata nel pomeriggio sotto un cielo velato, ha replicato l’ordine d’arrivo: ancora Merli davanti a Lampert e Hin.

Una vittoria con un peso nel cuore

Ma la vittoria di Merli è stata segnata da un dolore profondo: la scomparsa di Enzo Osella, storico costruttore e fondatore della Osella Squadra Corse, figura di riferimento assoluto nelle cronoscalate.

«È finita un’epoca – ha detto un commosso Merli al termine della premiazione –. Dedico questa vittoria a Enzo. Per me è una grande perdita. Quello che ho fatto finora lo devo a lui, alla sua presenza, ai suoi rimproveri in dialetto torinese».

Merli ha corso per dieci anni con le vetture Osella, conquistando 62 vittorie assolute, cinque titoli europei, un titolo italiano e due edizioni del FIA Hill Climb Masters, quella che lui stesso definisce l’“Olimpiade delle salite”.

Il podio finale per somma dei tempi

Christian Merli (Nova Proto NP01 Cosworth) – 1’52”315

Christoph Lampert (Nova Proto NP01) – 1’54”523

Alexander Hin (Osella FA 30) – 1’56”679


domenica 21 settembre 2025

CARUSO TRIONFA A PEDAVENA: SUA LA 41ª EDIZIONE DOPO UN DUELLO INFUOCATO CON DEGASPERI

È il siciliano Franco Caruso a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della 41ª Pedavena – Croce D’Aune, appuntamento numero 12 del Campionato Italiano Velocità Montagna zona Nord. A bordo della sua Nova Proto NP 01, il pilota ragusano ha avuto la meglio su un combattivo Diego Degasperi dopo un acceso duello che ha infiammato i tornanti feltrini. 
Terzo gradino del podio per un altro trentino, Matteo Moratelli, che con la versione turbo della Nova Proto NP 01 ha finalmente trovato segnali positivi.

Una vittoria maturata soprattutto in gara 2, dove Caruso ha fermato il cronometro sull’1’51”289, siglando il miglior tempo assoluto della giornata. Un successo costruito con precisione e grinta, che lo rilancia tra i grandi protagonisti della stagione. Alle sue spalle Degasperi (Norma M20 FC), che puntava al tris consecutivo a Pedavena, ha chiuso a solo 1”87 dal vincitore, dimostrando ancora una volta la sua costanza ai vertici del CIVM.
Il podio è tutto marchiato Nova Proto, con Matteo Moratelli terzo assoluto e autore di una prestazione solida al volante della versione 2000 turbo della sport francese.

I protagonisti: Schena primo tra i veneti e dominio nei motori moto

Quarto assoluto e primo veneto al traguardo, Damiano Schena ha portato in alto la Nova Proto NP 03 Aprilia 1150cc, conquistando anche la vittoria nella classe 1600 e nel gruppo delle sportscar con motore motociclistico. 
Alle sue spalle, una top five completata in rimonta da Sergio Farris (Wolf GB08 Mistral), impegnato in una gara test fondamentale per lo sviluppo del prototipo.
Buona anche la gara dell’umbro Filippo Ferretti, campione Junior 2024, che continua con costanza il lavoro sulla Wolf GB08 Thunder Trofeo. Settima piazza per il costante Markus Schuster (Norma M20 FC), mentre in ottava posizione si è distinto Luca Giammattei con la Gloria CP 08, portando a casa punti preziosi tra le monoposto TMSC-SS.

GT e Silhouette: D’Angelo e Gurschler show

In gruppo GT spicca la prova maiuscola del campano Giuseppe D’Angelo, sempre più leader del campionato al volante della Ferrari 488 Evo Challenge. Secondo tempo tra le GT per il trevigiano Romy Dall’Antonia, incisivo sulla Porsche 911 GT3 Cup, tallonato da Alessandro Gabrielli, che ha chiuso secondo in GT Super Cup Div.1.

In gruppo E2SH, supremazia di Roman Gurschler, che ha portato al limite l’evolutissima silhouette della Fiat 500, mentre in TCR il bresciano Luca Tosini ha dominato con autorità sulla Audi RS3 LMS.

ER, Racing Start e le lotte di gruppo

Nel gruppo ER1, nessuna sorpresa: Luca Spinetti ha rispettato i pronostici trionfando con la sua Subaru Impreza, davanti ad Andrea De Stefani (Renault Clio) e ad Enrico Trolio (Peugeot 106), autore di una bella rimonta in gara 2.

Tanto spettacolo anche nel gruppo Racing Start Plus, dove Alberto Cioffi ha avuto la meglio su Matteo Bommartini (Honda Civic Type-R) e Gianluca Luigi Grossi (Renault Clio). In RSTB, affermazione per Maurizio Abate su MINI, di poco davanti a Davide Gabrielli (Seat Leon SW) e al toscano Lorenzo Mercati su Honda Civic.
Tra le aspirate, vittoria solida di Giulio Panteghini, mentre nelle categorie “storiche recenti” si è messo in evidenza Kevin Lechner su BMW M3 per le A-S, e Lorenzo Accorsi (Honda Civic) ha respinto ogni assalto nella N-S.

Auto storiche: Basso firma il miglior tempo

Non poteva mancare l’emozione delle auto storiche, dove Giampaolo Basso ha fatto segnare il miglior tempo assoluto al volante della sua Porsche Carrera RS, dominando il 2° Raggruppamento. Secondo crono per Idelbrando Motti, sempre competitivo con la sua Porsche, mentre a catturare l’attenzione del pubblico è stata l’intramontabile Lancia Stratos di “Tony” Fassina, autentico simbolo della passione per le corse.

CHRISTIAN MERLI TRIONFA IN CROAZIA E CONQUISTA IL TITOLO EUROPEO DELLA MONTAGNA

Il pilota trentino domina anche la Buzetski Dani: è campione d’Europa per la sesta volta.

Christian Merli scrive un’altra pagina gloriosa della sua carriera: con la vittoria nella 44ª edizione della Buzetski Dani, l’ultima prova stagionale del Campionato Europeo della Montagna, il portacolori della Scuderia Vimotorsport conquista il titolo continentale 2025. Il tracciato croato di 5,001 chilometri ha incoronato il pilota trentino, che ha messo il sigillo su un’annata straordinaria con successi in Portogallo, Repubblica Ceca, Italia, Polonia, Svizzera e ora Croazia.

Merli, rimonta e trionfo

La sfida croata non è stata priva di emozioni. 
Nella prima manche, Merli ha dovuto inseguire il francese Kevin Petit, autore di un’eccellente salita in 2:08.034 alla media di 140,6 km/h, staccando Merli di tre decimi (2:08.334). Terzo l’iberico Joseba Iraola Lanzagorta, anche lui su Nova Proto NP01, a quasi due secondi dal leader (2:09.994).

Ma nella seconda salita, il campione trentino ha sfoderato tutta la sua esperienza e classe: 2:07.825 il suo tempo, migliorando di mezzo secondo e fermando il cronometro con la media di 140,8 km/h, sufficiente per superare Petit (2:08.355) e mettere definitivamente le mani sulla vittoria di giornata e sul titolo europeo.

La classifica assoluta

Grazie ai risultati combinati delle due manche, Merli si è imposto nella classifica assoluta davanti a Petit e Iraola.

Completano la top 5 Sebastien Petit (Nova NP01-2) e Fausto Bormolini (Reynard K02), staccati rispettivamente di oltre tre e sette secondi.
Classifica combinata – 44ª Buzetski Dani

Christian Merli (Nova Proto NP01)
Kevin Petit (Nova Proto NP01)
Joseba Iraola Lanzagorta (Nova NP01)
Sebastien Petit (Nova NP01-2)
Fausto Bormolini (Reynard K02)



domenica 14 settembre 2025

FRANCESCO CONTICELLI DOMINA LA 70ª COPPA NISSENA: DOPPIETTA DA CAMPIONE

Francesco Conticelli trionfa alla 70ª Coppa Nissena: podio tutto Nova Proto nella storica cronoscalata di di Caltanissetta

Il pilota trapanese vince entrambe le manche nonostante l’influenza. Faggioli e Caruso completano un podio di altissimo livello. Riolo festeggia il titolo CIVSA e la 500ª gara della carriera.

È stato Francesco Conticelli a scrivere il proprio nome nella storia della Coppa Nissena, firmando la vittoria nella 70ª edizione di una delle più antiche e prestigiose cronoscalate italiane. Il trapanese, al volante della Nova Proto NP 01 del team RO Racing, ha dominato entrambe le manche, siglando un successo tanto atteso quanto meritato, che lo consacra tra i grandi interpreti della specialità.

Conticelli ha messo tutti in fila con due salite impeccabili, fermando il cronometro in 2'03"96 nella prima manche e 2'04"20 nella seconda, nonostante un fastidioso stato influenzale che lo ha accompagnato per tutto il weekend. Il pilota marsalese ha così alzato al cielo il Trofeo Michele Tornatore, imprimendo con decisione la sua firma sull’edizione 2025 della Nissena, 13° round del Campionato Italiano Velocità Montagna zona Sud.

Podio di fuoco tutto Nova Proto

Alle sue spalle due nomi pesanti del panorama montagna: il pluricampione fiorentino Simone Faggioli, impegnato nello sviluppo della nuova Nova Proto NP 01-4, ha chiuso secondo, sfiorando il successo in gara 2 per soli 47 centesimi, dopo aver pagato qualcosa in più nella prima salita. Terzo gradino del podio per il sempre incisivo Franco Caruso, al volante della sua NP 01, autore di due prestazioni solide che lo confermano tra i protagonisti assoluti della stagione.

Cassibba e Fazzino ai piedi del podio

Appena sotto al podio Samuele Cassibba, energico e determinato, ma leggermente rallentato dalle condizioni del fondo che lo hanno portato a evitare rischi inutili. Quinto Luigi Fazzino, velocissimo e spettacolare con la sua Osella PA2000 Turbo, con cui ha centrato la vittoria in classe E2SC 2000, sfiorando addirittura una chicane in gara 2.

Sesto posto per Francesco Leogrande, anche lui su Osella, davanti a Michele Puglisi, primo di classe E2SC 1600 e alla sua prima volta sul tracciato nisseno con la Nova Proto NP03. Completano la top ten Vincenzo Conticelli senior, Agostino Bonforte e Giuseppe D’Angelo, che ha primeggiato nel duello tra Ferrari 488 nel gruppo GT, vincendo gara 1 e chiudendo davanti al rivale Lucio Peruggini nella somma dei tempi.

Riolo campione CIVSA nel 4° Raggruppamento: festa per la 500ª gara

Oltre al CIVM, la Coppa Nissena ha assegnato punti anche per il Campionato Italiano Velocità Salita Auto Storiche (CIVSA), dove Totò Riolo ha conquistato il titolo di 4° Raggruppamento per il secondo anno consecutivo. Il pilota palermitano, su PRC A6 BMW, ha festeggiato così la sua 500ª gara in carriera, un traguardo straordinario raggiunto con classe ed esperienza.

I protagonisti degli altri gruppi

In gruppo TCR, dominio del salernitano Salvatore Tortora su Audi RS3 LMS.
In gruppo E1, vittoria di Rosario Alessi (Peugeot 106) davanti a Francesco Lombardo (Peugeot 205).
In Racing Start Plus, grande prestazione di Angelo Guzzetta (Peugeot 106), rimasto senza rivali dopo l’uscita di scena in gara 1 di Roberto Megale.
Nella Racing Start, duello entusiasmante tra le MINI con successo finale di Salvatore Gioè sull’iniziale vincitore di gara 1 Giovanni Loffredo.
In gruppo A-S, la classifica aggregata ha premiato Gianluca Sciortino su Clio Williams dopo un serrato testa a testa con Salvatore Castorina (Peugeot).
In N-S, vittoria di rimonta per Daniele Leonardi, che in gara 2 ha superato Mario Luca Sapienza, vincitore in gara 1 per appena 3 centesimi.
Tra le Bicilindriche, successo per Mirko Paletta su Fiat 500 Giannini, che ha resistito alla rimonta di Francesco Fichera su Fiat 126.

Un’edizione da ricordare

La 70ª Coppa Nissena ha onorato appieno la sua lunga storia, regalando un weekend ricco di emozioni, passione e talento. Il successo di Francesco Conticelli e la festa per la 500ª gara di Totò Riolo resteranno scolpiti nella memoria di tutti gli appassionati. Caltanissetta si conferma così crocevia del motorsport in salita, dove tradizione e modernità continuano a correre affiancate.

domenica 7 settembre 2025

MONTE ERICE INCORONA FAGGIOLI PER LA 12ª VOLTA: CALA IL SIPARIO SULLA STAGIONE, ASSEGNATI I TITOLI DEL SUPERSALITA

Sopra la linea blu del Mediterraneo, laddove la Sicilia si arrampica con eleganza verso le nuvole, la 67ª edizione della Cronoscalata Monte Erice ha scritto un nuovo capitolo di storia, passione e adrenalina. Quello che per molti è un appuntamento sportivo, per il mondo delle salite è un vero e proprio rito. Organizzata dall’Automobile Club Trapani, la tappa siciliana ha ospitato l’epilogo stagionale del Campionato Italiano Supersalita, oltre al Campionato Italiano Velocità Montagna e il Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche, regalando spettacolo puro lungo la provinciale che collega Valderice al borgo medievale di Erice.


Faggioli: dodici volte re di Erice

Il protagonista assoluto, ancora una volta, è stato Simone Faggioli. Il fuoriclasse toscano, già laureatosi campione italiano, ha voluto onorare al meglio la gara testando la nuova Nova Proto NP 04 a trazione integrale e motore turbo. Missione riuscita: due manche impeccabili in 2'56"27 e 2'54"92, che gli sono valse il dodicesimo sigillo personale sulla storica cronoscalata. Sul podio anche Francesco Conticelli e Samuele Cassibba, a conferma di un dominio tecnico e territoriale tutto siciliano.

Tricolori decisi: verdetti finali tra conferme e colpi di scena

Con Erice a fare da teatro, sono arrivati anche gli ultimi verdetti tricolori della stagione. 
Ecco i protagonisti:
Giuseppe Aragona (VW Golf) è campione di Gruppo E1;
Manuel Dondi (Fiat X1/9 Alfa) conquista l’E2SH, dopo un’appassionante rincorsa;
Piero Nappi (Porsche 911 GT3) si prende il titolo GT Super Cup Div. 3, con mezzo punto di vantaggio;
Oronzo Montanaro (Mini) domina la Racing Start Plus;
Antonio Vassallo (Renault Clio) è re dell’RS Aspirato;
Anna Maria Fumo (Peugeot 308) alza il trofeo nella Racing Start Cup.

Top Ten assoluta: giovani e veterani a braccetto

Fuori dal podio per una manciata di decimi il coriaceo Franco Caruso, quarto sulla Nova Proto NP 01. A seguirlo il lucano Achille Lombardi (Osella PA 30), il campione italiano Andrea Di Caro (dominatore tra gli Sportscar su Nova Proto NP 03 motori moto con sette vittorie su sette), e Luigi Fazzino (Osella PA turbo), campione della classe 2000 dei prototipi. Completano la top ten Michele Puglisi (Nova Proto NP03), Francesco Leogrande (Osella PA 21 4C turbo) e l’idolo di casa Francesco Adragna (Wolf GB 08 Thunder).

Gruppi: sfide all’ultimo decimo, tra emozioni e tecnica pura

Nel Gruppo CN, in cui è già campione Alberto Scarafone, si impone il trapanese Rocco Aiuto su Osella PA 20/S, davanti a Reina e Ferrazzano, per un podio interamente siciliano. In E2SH, Dondi svetta su una linea d’arrivo che vede Rosario Iaquinta secondo con la sua Lamborghini e Marco Gramenzi terzo sulla silhouette MG-AR01 Furore.

Nel Gruppo GT, Lucio Peruggini ha conquistato la vittoria al volante della sua Ferrari 488 Challenge Evo, in una gara che lo vede in attesa di conferma del titolo, attualmente sub judice a causa di un reclamo presentato in occasione della tappa di Luzzi.
Alle sue spalle, ottima la prestazione di Giuseppe D’Angelo, anche lui su Ferrari 488, autore di una gara solida che gli è valsa il secondo gradino del podio. Terzo posto per Rosario Parrino, alla guida della Porsche 992 GT3 Cup, che ha lottato fino all’ultimo contro avversari agguerriti.

Nonostante la terza posizione in gara, il titolo di campione di gruppo è andato a Piero Nappi. Il pilota partenopeo, al volante della Porsche 911, ha chiuso al secondo posto nella classifica della prova, ma ha conquistato matematicamente il campionato per appena mezzo punto, premiato da una stagione di grande regolarità.

Nella GT Cup, applausi per il calabrese Gabrydriver, che ha chiuso la stagione con un'altra vittoria al volante della Ferrari 458, dopo aver già messo in cassaforte il titolo di categoria.

Infine, nel Gruppo GT3, il titolo è andato al romano Marco Iacoangeli, assente nell’ultima prova ma comunque irraggiungibile in classifica. Il portacolori della Vimotorsport, protagonista di una stagione brillante a bordo della BMW Z4, ha saputo gestire al meglio il vantaggio accumulato, conquistando con merito il campionato.

TCR: una sfida che finisce... in tribunale sportivo

Il gruppo TCR regala l’ennesimo colpo di scena: è 1 a 1 tra Luca Tosini e Salvatore Tortora, entrambi su Audi RS3 LMS, con tempi da fotofinish. Ma la classifica è sub judice per un reclamo presentato da Tosini. Intanto, applausi per il siciliano Bartolomeo Mistretta, subito incisivo con la Peugeot 308.

Racing Start: spettacolo e titoli in bilico fino all’ultimo

Nel gruppo Racing Start Cup, brilla Gianni Loffredo su Mini JCW Evo, mentre la pugliese Anna Maria Fumo centra il titolo con una prova di grande intelligenza. In RS Plus, spettacolare vittoria di Montanaro, anche se è mancato il duello con Liuzzi.
Tra le Aspirate, è Angelo Guzzetta a dominare la corsa, ma il titolo lo conquista il pugliese Francesco Perillo su Citroen Saxo. Emozioni anche nella RSTB, dove Marco Magdalone (Seat Leon Cupra ST) ha la meglio in una sfida incandescente. Tra gli Under 25, successo per il giovane Antonio Aquila, vero talento emergente.

Finale d’autore per una stagione memorabile

La 67ª Monte Erice si conferma non solo una gara, ma un monumento del motorsport italiano. Tra il rombo dei motori e il profumo del mare, si è chiusa una stagione intensa, che ha incoronato campioni ma soprattutto rinnovato l’amore per una disciplina dove tecnica, coraggio e passione si fondono curva dopo curva.

lunedì 1 settembre 2025

MONTE ERICE, TUTTO PRONTO PER LA 67ª EDIZIONE: ATTESI I BIG DELLA SUPERSALITA

Trapani si prepara a vivere uno degli appuntamenti più attesi del motorsport italiano.

La 67ª edizione della Cronoscalata Monte Erice, organizzata con la consueta cura dall’Automobile Club Trapani, è pronta a infiammare il cuore degli appassionati. Valida per il Campionato Italiano Supersalita, il Campionato Italiano Velocità Montagna e il Campionato Italiano e Regionale Velocità Salita Autostoriche, la gara si conferma una delle più prestigiose e partecipate dell’intero panorama nazionale.

A poco più di quattro giorni dal via, previsto con le verifiche tecniche e sportive in Piazza Vittorio Emanuele a Trapani, l’intera città è già attraversata da un palpabile fermento che si estende idealmente fino ai tornanti che portano alla vetta di Erice, da sempre teatro di duelli epici e paesaggi mozzafiato.

Le iscrizioni, che si chiuderanno ufficialmente questa sera alle 24:00, confermano la partecipazione dei principali protagonisti della stagione. Saranno infatti al via tutti, o quasi, i big del Campionato Italiano Supersalita e del CIVM, pronti a contendersi la gloria sull’asfalto siciliano nella gara che chiuderà la stagione 2025.

In prima fila ci sarà Simone Faggioli, fresco campione italiano con una gara d’anticipo dopo il trionfo di Gubbio. Insieme a lui, il compagno di squadra e astro nascente Andrea Di Caro, oltre a nomi di spicco come Giancarlo Maroni, Franco Caruso, Samuele Cassiba, Francesco Conticelli e Achille Lombardi. Tutti pronti a sfidarsi fino all’ultimo centimetro su un tracciato che unisce tecnica e spettacolo, in uno scenario naturale tra i più suggestivi d’Europa.

Per i tanti appassionati che affolleranno l’“arena” del Monte Erice, si preannuncia un weekend all’insegna dell’adrenalina, del rombo dei motori e della grande passione per le salite. La cronoscalata siciliana si appresta così a scrivere un nuovo capitolo della sua lunga e gloriosa storia.