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domenica 21 settembre 2025

CHRISTIAN MERLI TRIONFA IN CROAZIA E CONQUISTA IL TITOLO EUROPEO DELLA MONTAGNA

Il pilota trentino domina anche la Buzetski Dani: è campione d’Europa per la sesta volta.

Christian Merli scrive un’altra pagina gloriosa della sua carriera: con la vittoria nella 44ª edizione della Buzetski Dani, l’ultima prova stagionale del Campionato Europeo della Montagna, il portacolori della Scuderia Vimotorsport conquista il titolo continentale 2025. Il tracciato croato di 5,001 chilometri ha incoronato il pilota trentino, che ha messo il sigillo su un’annata straordinaria con successi in Portogallo, Repubblica Ceca, Italia, Polonia, Svizzera e ora Croazia.

Merli, rimonta e trionfo

La sfida croata non è stata priva di emozioni. 
Nella prima manche, Merli ha dovuto inseguire il francese Kevin Petit, autore di un’eccellente salita in 2:08.034 alla media di 140,6 km/h, staccando Merli di tre decimi (2:08.334). Terzo l’iberico Joseba Iraola Lanzagorta, anche lui su Nova Proto NP01, a quasi due secondi dal leader (2:09.994).

Ma nella seconda salita, il campione trentino ha sfoderato tutta la sua esperienza e classe: 2:07.825 il suo tempo, migliorando di mezzo secondo e fermando il cronometro con la media di 140,8 km/h, sufficiente per superare Petit (2:08.355) e mettere definitivamente le mani sulla vittoria di giornata e sul titolo europeo.

La classifica assoluta

Grazie ai risultati combinati delle due manche, Merli si è imposto nella classifica assoluta davanti a Petit e Iraola.

Completano la top 5 Sebastien Petit (Nova NP01-2) e Fausto Bormolini (Reynard K02), staccati rispettivamente di oltre tre e sette secondi.
Classifica combinata – 44ª Buzetski Dani

Christian Merli (Nova Proto NP01)
Kevin Petit (Nova Proto NP01)
Joseba Iraola Lanzagorta (Nova NP01)
Sebastien Petit (Nova NP01-2)
Fausto Bormolini (Reynard K02)



domenica 14 settembre 2025

FRANCESCO CONTICELLI DOMINA LA 70ª COPPA NISSENA: DOPPIETTA DA CAMPIONE

Francesco Conticelli trionfa alla 70ª Coppa Nissena: podio tutto Nova Proto nella storica cronoscalata di di Caltanissetta

Il pilota trapanese vince entrambe le manche nonostante l’influenza. Faggioli e Caruso completano un podio di altissimo livello. Riolo festeggia il titolo CIVSA e la 500ª gara della carriera.

È stato Francesco Conticelli a scrivere il proprio nome nella storia della Coppa Nissena, firmando la vittoria nella 70ª edizione di una delle più antiche e prestigiose cronoscalate italiane. Il trapanese, al volante della Nova Proto NP 01 del team RO Racing, ha dominato entrambe le manche, siglando un successo tanto atteso quanto meritato, che lo consacra tra i grandi interpreti della specialità.

Conticelli ha messo tutti in fila con due salite impeccabili, fermando il cronometro in 2'03"96 nella prima manche e 2'04"20 nella seconda, nonostante un fastidioso stato influenzale che lo ha accompagnato per tutto il weekend. Il pilota marsalese ha così alzato al cielo il Trofeo Michele Tornatore, imprimendo con decisione la sua firma sull’edizione 2025 della Nissena, 13° round del Campionato Italiano Velocità Montagna zona Sud.

Podio di fuoco tutto Nova Proto

Alle sue spalle due nomi pesanti del panorama montagna: il pluricampione fiorentino Simone Faggioli, impegnato nello sviluppo della nuova Nova Proto NP 01-4, ha chiuso secondo, sfiorando il successo in gara 2 per soli 47 centesimi, dopo aver pagato qualcosa in più nella prima salita. Terzo gradino del podio per il sempre incisivo Franco Caruso, al volante della sua NP 01, autore di due prestazioni solide che lo confermano tra i protagonisti assoluti della stagione.

Cassibba e Fazzino ai piedi del podio

Appena sotto al podio Samuele Cassibba, energico e determinato, ma leggermente rallentato dalle condizioni del fondo che lo hanno portato a evitare rischi inutili. Quinto Luigi Fazzino, velocissimo e spettacolare con la sua Osella PA2000 Turbo, con cui ha centrato la vittoria in classe E2SC 2000, sfiorando addirittura una chicane in gara 2.

Sesto posto per Francesco Leogrande, anche lui su Osella, davanti a Michele Puglisi, primo di classe E2SC 1600 e alla sua prima volta sul tracciato nisseno con la Nova Proto NP03. Completano la top ten Vincenzo Conticelli senior, Agostino Bonforte e Giuseppe D’Angelo, che ha primeggiato nel duello tra Ferrari 488 nel gruppo GT, vincendo gara 1 e chiudendo davanti al rivale Lucio Peruggini nella somma dei tempi.

Riolo campione CIVSA nel 4° Raggruppamento: festa per la 500ª gara

Oltre al CIVM, la Coppa Nissena ha assegnato punti anche per il Campionato Italiano Velocità Salita Auto Storiche (CIVSA), dove Totò Riolo ha conquistato il titolo di 4° Raggruppamento per il secondo anno consecutivo. Il pilota palermitano, su PRC A6 BMW, ha festeggiato così la sua 500ª gara in carriera, un traguardo straordinario raggiunto con classe ed esperienza.

I protagonisti degli altri gruppi

In gruppo TCR, dominio del salernitano Salvatore Tortora su Audi RS3 LMS.
In gruppo E1, vittoria di Rosario Alessi (Peugeot 106) davanti a Francesco Lombardo (Peugeot 205).
In Racing Start Plus, grande prestazione di Angelo Guzzetta (Peugeot 106), rimasto senza rivali dopo l’uscita di scena in gara 1 di Roberto Megale.
Nella Racing Start, duello entusiasmante tra le MINI con successo finale di Salvatore Gioè sull’iniziale vincitore di gara 1 Giovanni Loffredo.
In gruppo A-S, la classifica aggregata ha premiato Gianluca Sciortino su Clio Williams dopo un serrato testa a testa con Salvatore Castorina (Peugeot).
In N-S, vittoria di rimonta per Daniele Leonardi, che in gara 2 ha superato Mario Luca Sapienza, vincitore in gara 1 per appena 3 centesimi.
Tra le Bicilindriche, successo per Mirko Paletta su Fiat 500 Giannini, che ha resistito alla rimonta di Francesco Fichera su Fiat 126.

Un’edizione da ricordare

La 70ª Coppa Nissena ha onorato appieno la sua lunga storia, regalando un weekend ricco di emozioni, passione e talento. Il successo di Francesco Conticelli e la festa per la 500ª gara di Totò Riolo resteranno scolpiti nella memoria di tutti gli appassionati. Caltanissetta si conferma così crocevia del motorsport in salita, dove tradizione e modernità continuano a correre affiancate.

domenica 7 settembre 2025

MONTE ERICE INCORONA FAGGIOLI PER LA 12ª VOLTA: CALA IL SIPARIO SULLA STAGIONE, ASSEGNATI I TITOLI DEL SUPERSALITA

Sopra la linea blu del Mediterraneo, laddove la Sicilia si arrampica con eleganza verso le nuvole, la 67ª edizione della Cronoscalata Monte Erice ha scritto un nuovo capitolo di storia, passione e adrenalina. Quello che per molti è un appuntamento sportivo, per il mondo delle salite è un vero e proprio rito. Organizzata dall’Automobile Club Trapani, la tappa siciliana ha ospitato l’epilogo stagionale del Campionato Italiano Supersalita, oltre al Campionato Italiano Velocità Montagna e il Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche, regalando spettacolo puro lungo la provinciale che collega Valderice al borgo medievale di Erice.


Faggioli: dodici volte re di Erice

Il protagonista assoluto, ancora una volta, è stato Simone Faggioli. Il fuoriclasse toscano, già laureatosi campione italiano, ha voluto onorare al meglio la gara testando la nuova Nova Proto NP 04 a trazione integrale e motore turbo. Missione riuscita: due manche impeccabili in 2'56"27 e 2'54"92, che gli sono valse il dodicesimo sigillo personale sulla storica cronoscalata. Sul podio anche Francesco Conticelli e Samuele Cassibba, a conferma di un dominio tecnico e territoriale tutto siciliano.

Tricolori decisi: verdetti finali tra conferme e colpi di scena

Con Erice a fare da teatro, sono arrivati anche gli ultimi verdetti tricolori della stagione. 
Ecco i protagonisti:
Giuseppe Aragona (VW Golf) è campione di Gruppo E1;
Manuel Dondi (Fiat X1/9 Alfa) conquista l’E2SH, dopo un’appassionante rincorsa;
Piero Nappi (Porsche 911 GT3) si prende il titolo GT Super Cup Div. 3, con mezzo punto di vantaggio;
Oronzo Montanaro (Mini) domina la Racing Start Plus;
Antonio Vassallo (Renault Clio) è re dell’RS Aspirato;
Anna Maria Fumo (Peugeot 308) alza il trofeo nella Racing Start Cup.

Top Ten assoluta: giovani e veterani a braccetto

Fuori dal podio per una manciata di decimi il coriaceo Franco Caruso, quarto sulla Nova Proto NP 01. A seguirlo il lucano Achille Lombardi (Osella PA 30), il campione italiano Andrea Di Caro (dominatore tra gli Sportscar su Nova Proto NP 03 motori moto con sette vittorie su sette), e Luigi Fazzino (Osella PA turbo), campione della classe 2000 dei prototipi. Completano la top ten Michele Puglisi (Nova Proto NP03), Francesco Leogrande (Osella PA 21 4C turbo) e l’idolo di casa Francesco Adragna (Wolf GB 08 Thunder).

Gruppi: sfide all’ultimo decimo, tra emozioni e tecnica pura

Nel Gruppo CN, in cui è già campione Alberto Scarafone, si impone il trapanese Rocco Aiuto su Osella PA 20/S, davanti a Reina e Ferrazzano, per un podio interamente siciliano. In E2SH, Dondi svetta su una linea d’arrivo che vede Rosario Iaquinta secondo con la sua Lamborghini e Marco Gramenzi terzo sulla silhouette MG-AR01 Furore.

Nel Gruppo GT, Lucio Peruggini ha conquistato la vittoria al volante della sua Ferrari 488 Challenge Evo, in una gara che lo vede in attesa di conferma del titolo, attualmente sub judice a causa di un reclamo presentato in occasione della tappa di Luzzi.
Alle sue spalle, ottima la prestazione di Giuseppe D’Angelo, anche lui su Ferrari 488, autore di una gara solida che gli è valsa il secondo gradino del podio. Terzo posto per Rosario Parrino, alla guida della Porsche 992 GT3 Cup, che ha lottato fino all’ultimo contro avversari agguerriti.

Nonostante la terza posizione in gara, il titolo di campione di gruppo è andato a Piero Nappi. Il pilota partenopeo, al volante della Porsche 911, ha chiuso al secondo posto nella classifica della prova, ma ha conquistato matematicamente il campionato per appena mezzo punto, premiato da una stagione di grande regolarità.

Nella GT Cup, applausi per il calabrese Gabrydriver, che ha chiuso la stagione con un'altra vittoria al volante della Ferrari 458, dopo aver già messo in cassaforte il titolo di categoria.

Infine, nel Gruppo GT3, il titolo è andato al romano Marco Iacoangeli, assente nell’ultima prova ma comunque irraggiungibile in classifica. Il portacolori della Vimotorsport, protagonista di una stagione brillante a bordo della BMW Z4, ha saputo gestire al meglio il vantaggio accumulato, conquistando con merito il campionato.

TCR: una sfida che finisce... in tribunale sportivo

Il gruppo TCR regala l’ennesimo colpo di scena: è 1 a 1 tra Luca Tosini e Salvatore Tortora, entrambi su Audi RS3 LMS, con tempi da fotofinish. Ma la classifica è sub judice per un reclamo presentato da Tosini. Intanto, applausi per il siciliano Bartolomeo Mistretta, subito incisivo con la Peugeot 308.

Racing Start: spettacolo e titoli in bilico fino all’ultimo

Nel gruppo Racing Start Cup, brilla Gianni Loffredo su Mini JCW Evo, mentre la pugliese Anna Maria Fumo centra il titolo con una prova di grande intelligenza. In RS Plus, spettacolare vittoria di Montanaro, anche se è mancato il duello con Liuzzi.
Tra le Aspirate, è Angelo Guzzetta a dominare la corsa, ma il titolo lo conquista il pugliese Francesco Perillo su Citroen Saxo. Emozioni anche nella RSTB, dove Marco Magdalone (Seat Leon Cupra ST) ha la meglio in una sfida incandescente. Tra gli Under 25, successo per il giovane Antonio Aquila, vero talento emergente.

Finale d’autore per una stagione memorabile

La 67ª Monte Erice si conferma non solo una gara, ma un monumento del motorsport italiano. Tra il rombo dei motori e il profumo del mare, si è chiusa una stagione intensa, che ha incoronato campioni ma soprattutto rinnovato l’amore per una disciplina dove tecnica, coraggio e passione si fondono curva dopo curva.

lunedì 1 settembre 2025

MONTE ERICE, TUTTO PRONTO PER LA 67ª EDIZIONE: ATTESI I BIG DELLA SUPERSALITA

Trapani si prepara a vivere uno degli appuntamenti più attesi del motorsport italiano.

La 67ª edizione della Cronoscalata Monte Erice, organizzata con la consueta cura dall’Automobile Club Trapani, è pronta a infiammare il cuore degli appassionati. Valida per il Campionato Italiano Supersalita, il Campionato Italiano Velocità Montagna e il Campionato Italiano e Regionale Velocità Salita Autostoriche, la gara si conferma una delle più prestigiose e partecipate dell’intero panorama nazionale.

A poco più di quattro giorni dal via, previsto con le verifiche tecniche e sportive in Piazza Vittorio Emanuele a Trapani, l’intera città è già attraversata da un palpabile fermento che si estende idealmente fino ai tornanti che portano alla vetta di Erice, da sempre teatro di duelli epici e paesaggi mozzafiato.

Le iscrizioni, che si chiuderanno ufficialmente questa sera alle 24:00, confermano la partecipazione dei principali protagonisti della stagione. Saranno infatti al via tutti, o quasi, i big del Campionato Italiano Supersalita e del CIVM, pronti a contendersi la gloria sull’asfalto siciliano nella gara che chiuderà la stagione 2025.

In prima fila ci sarà Simone Faggioli, fresco campione italiano con una gara d’anticipo dopo il trionfo di Gubbio. Insieme a lui, il compagno di squadra e astro nascente Andrea Di Caro, oltre a nomi di spicco come Giancarlo Maroni, Franco Caruso, Samuele Cassiba, Francesco Conticelli e Achille Lombardi. Tutti pronti a sfidarsi fino all’ultimo centimetro su un tracciato che unisce tecnica e spettacolo, in uno scenario naturale tra i più suggestivi d’Europa.

Per i tanti appassionati che affolleranno l’“arena” del Monte Erice, si preannuncia un weekend all’insegna dell’adrenalina, del rombo dei motori e della grande passione per le salite. La cronoscalata siciliana si appresta così a scrivere un nuovo capitolo della sua lunga e gloriosa storia.

domenica 31 agosto 2025

KEVIN PETIT TRIONFA A ILIRSKA BISTRICA, MERLI TERZO IN DIFFICOLTÀ NELLA CORSA AL TITOLO

Che sarebbe stato un weekend in salita, non solo in senso letterale, Christian Merli lo aveva capito già alla vigilia. Il tracciato sloveno, con le sue chicane e i suoi tornanti, premia i propulsori turbo, capaci di esprimere coppia già ai bassi regimi. Una caratteristica che ha giocato a favore dei prototipi Nova Proto dei fratelli Petit, a scapito delle vetture aspirate come quella dell’italiano.

La gara, valevole per il Campionato Europeo della Montagna e per le serie nazionali di Austria, Croazia e Slovenia, ha confermato i pronostici: Kevin Petit si impone nella classifica generale con un tempo complessivo di 4’16”857, davanti al fratello Sébastien (4’17”339) e a Christian Merli, terzo con 4’18”635. Un podio tutto griffato Nova Proto, segno della netta superiorità del costruttore francese in questo appuntamento cruciale della stagione.

Prima manche: Sébastien davanti, Merli resta in scia

La prima salita aveva visto Sébastien Petit dominare con un impressionante 2’08”916 a 139,9 km/h di media, seguito a soli 321 millesimi da Kevin, mentre Merli chiudeva terzo in 2’09”800. L’italiano teneva botta, ma già allora le avvisaglie erano chiare: con distacchi superiori ai cinque secondi, Bormolini (4°) e Iraola (5°) sembravano già tagliati fuori dalla lotta per la vittoria assoluta.

Seconda manche: Kevin si prende la rivincita e il gradino più alto

Nella seconda salita cambia l’ordine, ma non la sostanza. Kevin Petit alza il ritmo e stampa un ottimo 2’07”620 (media di 141,3 km/h), mettendo tra sé e il fratello un margine di 803 millesimi. Merli migliora leggermente, ma non abbastanza: 2’08”835 e terza posizione anche nell'ultima manche. Iraola risale al quarto posto (2’13”198), seguito da uno spettacolare Ronnie Bratschi, primo tra le Turismo su Mitsubishi Lancer Evo con 2’16”202.

Il commento amaro di Merli: “Qui i turbo avevano una marcia in più”

Non nasconde la delusione Christian Merli a fine gara:

“Purtroppo è andata come avevo previsto. Qui le vetture turbo avevano una marcia in più. Sabato è iniziato a piovere proprio al momento della mia prova, e oggi ho avuto un problema col filo del gas. Sono partito senza test, ed era il posto peggiore per farlo.
La corsa al titolo? Matematicamente ci sono ancora, ma sarà molto, molto difficile.”


Classifica finale – Top Ten (somma dei tempi)

1° Kevin Petit – Nova Proto NP01 – 4’16”857
2° Sébastien Petit – Nova NP01-2 – 4’17”339
3° Christian Merli – Nova Proto NP01 – 4’18”635
4° Joseba Iraola Lanzagorta – Nova NP01 – 4’26”144
5° Ronnie Bratschi – Mitsubishi Lancer Evo – 4’30”150
6° Fausto Bormolini – Reynard K02 – 4’33”019
7° Karl Schagerl – Volkswagen Golf – 4’36”874
8° Grzegorz Rozalski – Mitsubishi Lancer Evo – 4’40”950
9° Karol Krupa – Škoda Fabia CT – 4’46”261
10° Reto Meisel – Mercedes-Benz SLK 340 – 4’47”812


Con la Slovenia alle spalle, la corsa al titolo continentale resta aperta e tutto è rimandato all’ultima gara in calendario: la 44ª Buzetski Dani, in programma dal 19 al 21 settembre. Un’impresa tutt’altro che semplice per Merli, ma la tenacia e l’esperienza del trentino potrebbero fare la differenza decisiva nella volata finale per il titolo.







venerdì 29 agosto 2025

MONTE ERICE TRA PASSATO E PRESENTE: IL TRIBUTO A PASQUALE TACCI

Monte Erice, tra storia e motori: omaggio a Pasquale Tacci, primo vincitore della cronoscalata.

Tra le strade che meglio raccontano l’anima del motorsport italiano, poche possono vantare il prestigio e la tradizione della Cronoscalata Monte Erice

Da oltre settant’anni, il suggestivo tracciato che in origine si snodava da Trapani ad Erice e successivamente da Valderice ad Erice rappresenta molto più di una semplice gara: è un autentico monumento alla passione, alla tecnica e alla memoria del motorismo sportivo tricolore.

Organizzata dall’Automobile Club Trapani, la Monte Erice è tra le tappe più attese del panorama nazionale: valevole per il Campionato Italiano Velocità Montagna (CIVM), il Campionato Siciliano Velocità in Salita, il Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche (CIVSA) e, dal 2023, anche per il Campionato Italiano Supersalita.
Un evento che ogni anno richiama oltre 50.000 spettatori, trasformando la montagna trapanese in un’arena naturale per appassionati e piloti.

L’edizione 2025, in programma da venerdì 5 a domenica 7 settembre, non sarà soltanto competizione: ci sarà spazio anche per la memoria e il tributo ai protagonisti del passato. 

Giovedì 4 settembre, nei locali dell’AC Trapani, in via Virgilio 115, si terrà il talk-show “Le curve della Storia”, durante il quale verrà assegnato un riconoscimento speciale a Pasquale Tacci, primo vincitore della cronoscalata nel lontano 1954.

Alla guida di un’Alfa Romeo 1900, il pilota di Sciacca tagliò il traguardo in 11 minuti e 30 secondi, dopo essere partito dalla centralissima piazza Vittorio Emanuele di Trapani, ancora oggi luogo simbolico della manifestazione, poiché da un paio d'anni vi si svolgono le verifiche tecniche. 
Tacci partecipò alla gara anche negli anni successivi, ottenendo sempre ottimi risultati: sesto nel 1955 e 1957, quarto nel 1958.

A ritirare il premio in suo nome sarà il figlio Nino Tacci, ospite del talk-show previsto per le ore 19. Durante la serata sarà anche consegnato il premio “Morselli” al pilota alcamese Salvatore Spinelli.

“Se oggi la Monte Erice è considerata una delle cronoscalate più affascinanti e prestigiose d’Italia, ha dichiarato Giovanni Pellegrino, presidente dell’Automobile Club Trapani, lo dobbiamo a quei pionieri che, come Tacci, hanno scritto le prime pagine di questa storia. 

Non si è davvero piloti se non si è affrontata almeno una volta la Monte Erice. Ed è con questo spirito che abbiamo voluto celebrare chi per primo ha domato queste curve”.

Una celebrazione doverosa, che ricorda come ogni curva della Monte Erice non sia solo una sfida al cronometro, ma un passaggio dentro la storia stessa del motorsport italiano.



domenica 24 agosto 2025

RIOLO CONQUISTA GUBBIO SOTTO LA PIOGGIA: SPETTACOLO E COLPI DI SCENA AL 60° TROFEO LUIGI FAGIOLI

Il 60° Trofeo Luigi Fagioli regala emozioni forti a Gubbio: Riolo trionfa nella pioggia e fa suo il 4° Raggruppamento.

Il fascino senza tempo della velocità in salita e la storia dell’automobilismo si sono incontrati ancora una volta lungo i tornanti che da Gubbio portano a Madonna della Cima, in occasione del 60° Trofeo Luigi Fagioli, valido come quinto appuntamento del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche (CIVSA). Una due giorni avvincente, resa ancor più insidiosa da un meteo incerto che ha reso gara 2 particolarmente spettacolare e imprevedibile.

A prendersi la scena è stato Totò Riolo, che sulla PRC A6 BMW ha conquistato il successo assoluto nella Coppa Città di Gubbio e la vittoria nel 4° Raggruppamento con il tempo aggregato di 4’21”24. Per il veterano siciliano, pluricampione e simbolo delle salite tricolori, si tratta del primo successo personale proprio sul tecnico e selettivo tracciato umbro, in una domenica d’esordio al Trofeo Fagioli da incorniciare.
A seguirlo in classifica di raggruppamento e anche in una virtuale assoluta, Piero Lottini sull’Osella PA9/90 e Thomas Rossi su Peugeot 205 Rallye, protagonisti di un acceso duello soprattutto in gara 2, condizionata dalla pioggia e dagli attacchi dell’agguerrito Andrea Lapi, anche lui su 205.
Nel 5° Raggruppamento, il migliore è stato Eugenio Barbone su Dallara F393. Da segnalare la sfortuna per Antonio Angiolani: il marchigiano, dominatore di gara 1 con la sua March 783 F3 Toyota, è finito contro le barriere a pochi metri dal traguardo in gara 2, vedendo sfumare una possibile vittoria.
Nel combattuto 3° Raggruppamento, Giuliano Peroni ha fatto sua gara 1 con l’Osella PA8/9 BMW davanti a Marco Gentili (Fiat X1/9), ma nella seconda salita – corsa su fondo bagnato – è stato Erwin Morandell, anche lui su X1/9, a prendersi la rivincita e il successo aggregato di categoria. A completare il podio il costante Gianluca Grossi su Triumph Dolomite Sprint.
Nel 2° Raggruppamento, vittoria meritata per Marco Stella su Alfa Romeo Sprint GTV, bravo a contenere la rimonta di Gianluca Calari, vincitore in gara 2 ma secondo nella somma dei tempi. A chiudere il quadro delle storiche, nel 1° Raggruppamento ha brillato il nisseno Massimo Giuseppe Ferraro, impeccabile con la sua Lancia Zagato e confermando il passo già visto nelle prove.

CIVM Nord-Sud: Esposito e Palmisano tra i protagonisti

Accanto al Trofeo Fagioli si è corso anche il round del Campionato Italiano Velocità Montagna Nord/Sud, che ha visto imporsi il campano Cataldo Esposito su Radical SR4 con un crono totale di 4’00”15, davanti a Orazio Maccarrone (Gloria C7) e Danilo D’Ambrosio (Lola Dome).
Tra le Bicilindriche, la pioggia di gara 2 ha rimescolato le carte in tavola: a festeggiare è stato Gino Palmisano (Fiat 500) in 5’06”00, davanti ad Angelo Mercuri (Fiat 500) e Francesco Colabello (Fiat 126). Carlo Rumolo, vincitore di gara 1, non è partito nella seconda salita ma si è comunque consolato con il miglior tempo parziale su Mercuri nella prima manche.

Nel Campionato Italiano Supersalita Faggioli trionfa nella seconda manche e conquista il 19° titolo tricolore.

Colpo di scena nel Campionato Italiano Supersalita, con il meteo che ha stravolto strategie e gerarchie nella prima manche, costringendo molti big, tra cui Simone Faggioli, a partire con l’asfalto ormai bagnato. Una scelta obbligata che ha penalizzato il campione toscano, autore di un tempo prudente per non compromettere il risultato complessivo.

Ma nella seconda salita, con il tracciato tornato asciutto, Faggioli ha imposto il suo ritmo implacabile: al volante della Nova Proto NP 01 ha segnato il miglior crono di giornata in 1’35”29, staccando nettamente gli avversari e mettendo tutti d’accordo sul piano della prestazione pura. Un’affermazione che non solo gli ha permesso di dominare gara 2, ma che ha anche sancito la conquista matematica del suo 19° titolo di Campione Italiano, confermando un dominio tecnico e mentale che dura da quasi due decenni.

Pur non vincendo la classifica assoluta per somma dei tempi, andata a Ivan Pezzolla, avvantaggiato dalle condizioni favorevoli della prima manche, Faggioli esce da Gubbio con il sigillo che più conta: quello di un campione che sa vincere anche nei weekend più complessi.




60° TROFEO LUIGI FAGIOLI: LA PIOGGIA SCONVOLGE I PIANI, PEZZOLLA VINCE A SORPRESA!

Colpo di scena al 60° Trofeo Luigi Fagioli: il meteo scompiglia i piani nel Campionato Italiano Supersalita
Pioggia, scelte tattiche e un finale inaspettato. Il 60° Trofeo Luigi Fagioli, sesta prova del Campionato Italiano Supersalita, ha regalato emozioni forti e un esito che nessuno avrebbe potuto prevedere alla vigilia. La gara, valida anche per il Campionato Italiano Velocità Montagna (zona Nord e Sud) e per il Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche, è stata fortemente condizionata da un meteo ballerino che ha stravolto strategie e classifiche.













Un tracciato diviso in due… da asciutto a bagnato per colpa del cielo.

A rendere insolita l’edizione 2025 della celebre cronoscalata di Gubbio ci ha pensato la pioggia, che nella prima manche ha diviso in due momenti la corsa: prima e durante la precipitazione. La prima manche è infatti iniziata con cielo coperto, ma relativamente stabile. Alcuni concorrenti sono riusciti a partire nei primi minuti, sfruttando condizioni ancora ottimali, mentre altri, più cauti, hanno preferito restare nel paddock in attesa di un miglioramento, scegliendo di disputare solo la seconda manche.

A spuntarla nella classifica provvisoria al termine della prima salita è stato Filippo Ferretti su Wolf GB 08 Thunder, autore di uno straordinario 1’43”33, tempo che lo ha messo in cima al gruppo. Alle sue spalle, distanziato di appena 27 centesimi, Ivan Pezzolla, anche lui su Wolf. Terzo gradino del podio virtuale per Michele Carbone, che con la sua Osella PA 21 JRB ha chiuso in 1’46”52.

Top 5 completata da Michele Gregori (Nova Proto NP 03) e da un sorprendente Giuseppe Aragona, capace di portare la sua Volkswagen Golf fino al quinto posto assoluto, tenendo testa — grazie alla pioggia — ai prototipi solitamente più veloci.

Grande attesa, ovviamente, per Simone Faggioli, grande favorito della vigilia, che aveva dominato le due salite di prova del sabato. Ma il meteo ha tradito anche lui: partito quando il tracciato era ormai bagnato, il fiorentino ha dovuto accontentarsi di un prudente 2’01”60, che lo ha relegato in 29ª posizione. Una scelta obbligata per non compromettere il campionato, ma che lascia l’amaro in bocca ai tanti tifosi accorsi solo per lui.

Seconda manche: Faggioli risponde e conquista il titolo italiano 

Nella seconda manche, disputata in condizioni di asfalto asciutto, è ancora una volta Simone Faggioli a imporsi con autorità assoluta. Il pilota toscano, al volante della sua Nova Proto NP 01, ha fermato il cronometro sull’1’35”29, lasciando dietro di sé tutti gli avversari con un margine netto e inequivocabile.
Una prestazione impeccabile che, oltre a consegnargli la vittoria di manche, gli vale anche la certezza matematica del suo 19° titolo di campione italiano.

Alle sue spalle si piazza Sebastian Petit, anch’egli su Nova Proto NP 01, con un tempo di 1’38”68, accusando un distacco di 3”39 dal leader. Terzo gradino del podio per Giancarlo Maroni, sempre su Nova Proto NP 01, con 1’39”92, a 4”63 da Faggioli.

Franco Caruso, quarto in classifica, precede Achille Lombardi, quinto con la sua Osella PA 30, autore comunque di una prova solida in 1’40”41. 

Subito dietro si piazza Andrea Di Caro, all’esordio a Gubbio: in ottica campionato aveva deciso di non prendere il via nella prima manche, ma nella seconda salita, al volante della Nova Proto NP 03 Aprilia, ha fermato il cronometro su 1’40”55. Un tempo che gli vale il record del tracciato per le vetture con motore motociclistico e il titolo di campione italiano della categoria.

Tra le curiosità di questa manche, da segnalare la prestazione di Luigi Fazzino, nono assoluto, che porta la sua Osella PA 2000 Turbo nella top ten con un tempo di 1’42”93, gestendo con intelligenza la gara in condizioni finalmente favorevoli.

Record e titoli: tutti i protagonisti delle varie categorie 

Nel gruppo CN dei prototipi, come da pronostico, si è acceso un duello serrato sul filo dei decimi tra le Osella PA21 Honda. A imporsi è stato Gianni Urbani, esperto pilota umbro, che ha coronato con il successo casalingo una prestazione maiuscola iniziata con le prove del sabato. Secondo posto per Alberto Scarafone, che con questo risultato si è comunque laureato campione italiano di categoria proprio sul traguardo di Gubbio.

Nel gruppo E2SH, Manuel Dondi ha centrato una vittoria pesante al volante della sua Fiat X1/9 motorizzata Alfa Romeo, precedendo il calabrese Rosario Iaquinta su Lamborghini Huracán ST Evo e il campione in carica Marco Gramenzi, terzo con l’Alfa Romeo 4C MG-AR01 Furore.

Nel gruppo GT, Marco Iacoangeli ha celebrato nel miglior modo il trentennale del suo esordio proprio a Gubbio, imponendosi al volante della BMW Z4 GT3. Lucio Peruggini ha risposto con la vittoria in gara 2 e il secondo posto assoluto, laureandosi campione italiano della 1ª Divisione al volante della Ferrari 488 Challenge Evo. Sul podio anche i campani Giuseppe D’Angelo (Ferrari 488 Challenge) e Giovanni Del Prete, tornato al Trofeo Fagioli con la nuova e promettente Ferrari 296 Challenge.

Spettacolare anche la categoria TCR, che ha vissuto una sfida tutta interna tra le Audi RS3 LMS. A spuntarla è stato il campano Salvatore Tortora, campione in carica, decisivo nella seconda manche su fondo umido. Il bresciano Luca Tosini, vincitore nella prima manche, ha chiuso secondo nella classifica aggregata. Il pilota di casa Alessandro Picchi, su Peugeot 308, rallentato in gara 1 da un guasto tecnico, ha centrato un importante secondo posto in gara 2, davanti a Tosini e alle spalle di Tortora.

Nel gruppo E1, Giuseppe Aragona ha ribadito la propria supremazia, mettendo in mostra tutta la competitività della sua straordinaria VW Golf, chiudendo gara 1 nella top-5 assoluta prima dell’arrivo della pioggia.

In Racing Start Cup, il ritorno in salita di Andrea Palazzo è stato segnato da una vittoria di forza. Il pilota pugliese, oggi pistard a tempo pieno, ha primeggiato su Peugeot 308 davanti alle Mini Cooper di Giovanni Tagliente e Gianni Loffredo. Sfortunata Anna Maria Fumo, leader di classifica: un fuoripista all’ultimo tornante di gara 1 l’ha estromessa dalla top-10.

Grande attesa anche in RS Plus per il duello tra i fasanesi Oronzo Montanaro e Giacomo Liuzzi, entrambi su Mini Cooper. Dopo un confronto serrato in gara 1, Montanaro ha fatto la differenza aggiudicandosi entrambe le manche, risultato che gli consente di balzare in testa alla classifica tricolore. Sul podio di gruppo anche Andrea Currenti e Roberto Megale, protagonisti con le Peugeot 106 aspirate. Ottima la prestazione di Deborah Broccolini, che sull’asfalto umido di gara 2 ha conquistato la vittoria di classe 1.6 turbo con la sua Mini Cooper.

Nella categoria RS, Giovanni Angelini ha conquistato il titolo italiano di categoria al volante della Honda Civic, precedendo sul podio l’emergente calabrese Antonio Aquila e Davide Gabrielli, entrambi su Seat Leon ST. In classe 1600 si è registrato un raro ex aequo in gara 1 tra Kristian Fiorucci e Cosimo Laghezza. A decidere le sorti è stata gara 2, nella quale il giovane eugubino Fiorucci ha trovato lo spunto decisivo, imponendosi con la sua Mini Cooper davanti al pugliese Laghezza (Peugeot 308).

Tra le vetture aspirate, l’Umbria ha brillato: dopo il ritiro di Vito Dileo in gara 1, Lodovico Manni ha vinto in rimonta gara 2 su Renault Clio, approfittando dell’asfalto umido. Il pilota di Todi, che nel 2024 era arrivato secondo, ha conquistato il successo per appena 2 centesimi su Giulio Panteghini (Honda Civic), vincitore di gara 1. Terzo posto per Francesco Cicalese, anche lui su Honda Civic.

Podio assoluto per somma dei tempi:

1° Ivan Pezzolla             Wolf GB 08 Thunder 
2° Michele Gregori.       Nova Proto NP 03
3° Simone Faggioli.      Nova Proto NP 01
















domenica 17 agosto 2025

MERLI: LA RISPOSTA DEL CAMPIONE DAVANTI A TUTTI A SAINT-URSANNE

Christian Merli torna protagonista in Europa e domina nella seconda manche.


Emozioni forti e velocità mozzafiato hanno scandito il weekend della 80ª edizione della Cronoscalata Saint-Ursanne - Les Rangiers, nona tappa del Campionato Europeo della Montagna. In uno dei tracciati più rapidi e tecnici del calendario continentale, il pubblico ha assistito al ritorno in grande stile di Christian Merli, che ha archiviato con decisione la delusione tedesca di Osnabrück.

Merli risponde con i fatti: vittoria nella seconda manche.

Dopo il ritiro forzato in Germania per problemi alla frizione, il campione trentino è tornato a fare la voce grossa tra i saliscendi del tracciato svizzero. 
Al volante della Nova Proto NP01 motorizzata Cosworth, Merli ha mostrato subito le sue intenzioni sin dalle prove del sabato, per poi concretizzare nella seconda manche di gara una prestazione da fuoriclasse: 1'41"481 alla media di 183.8 km/h, miglior tempo assoluto del weekend.

Prima manche: Starck sorprende, Merli in scia.

Nella prima salita di gara, è stato il belga Corentin Starck a far registrare il miglior crono in 1'42"513, beffando Merli per appena 48 millesimi di secondo. Terzo il francese Kevin Petit, anche lui su Nova Proto NP01, staccato di soli 79 millesimi dal vertice. Una bagarre al millesimo che ha tenuto col fiato sospeso gli appassionati, con ben tre piloti racchiusi in meno di un decimo.

Seconda manche: dominio Merli, Starck e Petit inseguono.

La risposta di Merli non si è fatta attendere: nella seconda e decisiva manche ha messo tutti in fila con autorità, rifilando oltre mezzo secondo a Starck e quasi otto decimi a Petit. Lo spagnolo Joseba Iraola Lanzagorta, anche lui su Nova, ha chiuso quarto, mentre Fausto Bormolini, con la sua Reynard K02, si è confermato il migliore del Gruppo P2, chiudendo in quinta posizione assoluta.

Una gara da record.

Il tracciato di Saint-Ursanne, con le sue curve veloci, i lunghi tratti a gas spalancato e le condizioni meteo perfette, ha offerto uno spettacolo di altissimo livello, con velocità medie oltre i 180 km/h. Una vera e propria sfida ai limiti della fisica e del coraggio, che ancora una volta ha reso onore a una delle cronoscalate più iconiche d’Europa.

Il podio 

1° Christian Merli (Nova Proto NP01)
2° Corentin Starck (Nova Proto NP01)
3° Kevin Petit (Nova Proto NP01)

Foto: fonte web