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mercoledì 28 maggio 2025

GRAN PREMIO DI SPAGNA: A BARCELLONA CAMBIANO LE REGOLE

La Formula 1 fa rotta verso il Circuit de Barcelona-Catalunya per la nona tappa della stagione 2025, ma quella in programma nel weekend non sarà una semplice gara di metà campionato.

Il Gran Premio di Spagna si preannuncia come un crocevia fondamentale, dove le novità regolamentari promosse dalla FIA potrebbero cambiare drasticamente l’equilibrio in pista.
Dopo le discussioni accesissime scatenate dalle due soste obbligatorie imposte nel GP di Monaco, la Federazione torna a far sentire la propria voce. 

Stavolta nel mirino ci finisce l’aerodinamica anteriore: a Barcellona entrano infatti in vigore i nuovi test di flessibilità sull’ala anteriore, progettati per limitare le deformazioni alle alte velocità. Obiettivo dichiarato: eliminare soluzioni troppo "elastiche" al limite del regolamento e garantire maggiore parità tecnica tra le squadre.

Non si tratta di un semplice dettaglio tecnico. I team dovranno ripensare materiali, geometrie e fissaggi per adattarsi alla nuova normativa, una sfida che potrebbe colpire soprattutto chi ha costruito il proprio vantaggio proprio su soluzioni ingegnose in questo settore. Il circuito spagnolo, con i suoi lunghi curvoni ad alto carico, sarà il primo test probante per queste modifiche.

Tra le scuderie più osservate c’è senza dubbio la Ferrari. Rinfrancata dalla vittoria di Leclerc nel Principato, la squadra di Maranello arriva a Montmeló con l’ambizione di confermare i progressi e, perché no, approfittare delle difficoltà altrui. Con Leclerc e Hamilton rispettivamente in quinta e sesta posizione nel mondiale piloti, ogni punto diventa cruciale per rilanciare anche la corsa al titolo costruttori.

La McLaren, dal canto suo, ha ritrovato smalto e velocità. Norris e Piastri hanno brillato a Monaco, portando a casa un bottino pesante. Il team di Woking arriva in Spagna con il chiaro intento di consolidare la propria posizione e verificare quanto le nuove regole incideranno sulle gerarchie viste finora.

E poi c’è la Mercedes. La scuderia di Brackley continua a cercare il bandolo della matassa su una pista dove non vince dal lontano 2004. Con Russell e Hamilton ancora alla ricerca del feeling perfetto, la gara catalana rappresenta una tappa delicata e potenzialmente decisiva.

Il tracciato di Barcellona è noto per essere uno dei più completi del calendario: curve di ogni tipo, lunghi curvoni da percorrenze al limite, frenate secche e un rettilineo da DRS puro. Negli ultimi anni le modifiche – in primis la rimozione della chicane finale – hanno reso la pista più fluida e spettacolare, aumentando le possibilità di sorpasso soprattutto in curva 1.

Ma a rendere il GP ancora più imprevedibile potrebbe pensarci il meteo. Il vento, spesso protagonista a Montmeló, potrebbe scombinare i piani dei team, alterando il bilanciamento delle vetture in piena velocità.

Insomma, il weekend spagnolo si presenta con tutti gli ingredienti per diventare uno snodo cruciale della stagione: nuove regole, duelli irrisolti, piste da interpretare e piloti in cerca di conferme. 
La sensazione è che a Barcellona non si correrà solo per i punti, ma per il controllo di un mondiale ancora apertissimo e tecnicamente in evoluzione.

Foto: fonte web 



domenica 25 maggio 2025

CONTICELLI DA RECORD ALLA COPPA VAL D'ANAPO SORTINO

Francesco Conticelli domina e riscrive la storia alla 40ª Coppa Val d’Anapo Sortino, centrando vittoria e nuovo record.

Il pilota marsalese, al volante della Nova Proto NP01/3000, ha imposto il proprio ritmo sin dalle prime battute, siglando in Gara 1 un eccezionale 3’07”69 che ha migliorato di oltre un secondo il precedente primato firmato da Luigi Fazzino nel 2024 (3’08”89). Il tempo di 3’09”06 registrato in Gara 2 ha suggellato un weekend da incorniciare, confermando Conticelli come uno dei principali protagonisti della scena nazionale.

Alle sue spalle, proprio Fazzino, tornato a cimentarsi in salita con la fidata Osella PA2000.
Il siracusano ha mostrato solidità e passo costante, cedendo solo alla furia cronometrica del vincitore. A completare il podio ci ha pensato Franco Caruso, che continua il lavoro di sviluppo sulla NP01 turbo/3000: per lui, un terzo posto incoraggiante e margini di crescita già evidenti.

Non è mancato lo spettacolo nemmeno nella sezione dedicata alle Autostoriche. Il veterano Salvatore Riolo ha imposto il proprio ritmo sin dal sabato e ha centrato la doppietta nelle due manches di gara, portando la sua PCR di Quarto Raggruppamento sul gradino più alto con un tempo complessivo di 7’25”51. L’aretuseo Gaetano Palumbo, su Symbiol, ha provato a resistere ma ha chiuso con un ritardo di 26”. Ottima comunque la sua rimonta nella seconda salita, dove ha preceduto il palermitano Antonino Piazza (Lucchini SP90), terzo assoluto.

A seguire, Luigi Cosentino su Fiat X 1/9, primo del Terzo Raggruppamento, e Giuseppe Castellano su Peugeot 205 Rallye. Nei restanti gruppi, Sergio Imbrò (Porsche 911 Carrera RSR) si è imposto nel Secondo, mentre Marco Russo ha fatto sua la categoria del Primo su BMW 2002 Ti. Ritiro amaro invece per Camillo Centamore, costretto allo stop in Gara 1.

Foto: fonte web 

FERRARI DI PASSIONE, MCLAREN DI PRECISIONE: NORRIS TRIONFA NEL PRINCIPATO

Charles Leclerc ci ha provato fino all’ultimo metro. Ha spinto, ha sognato, ha infiammato il pubblico di casa, ma anche oggi, tra i muretti di Montecarlo, il destino è rimasto beffardo. A vincere il Gran Premio di Monaco è stato Lando Norris, con una McLaren impeccabile nella gestione strategica e chirurgica in pista. Un successo costruito fin dalla prima curva e difeso con tenacia fino al traguardo, in un circuito che non perdona e non regala.

Leclerc ci ha messo tutto, soprattutto il cuore. Era partito secondo, ha tentato l’affondo subito a Santa Devota, ma Norris ha chiuso con una staccata ai limiti del possibile. Poi, giro dopo giro, ha accarezzato l’idea dell’impresa. Ma Montecarlo è un fortino, e la McLaren oggi è stata una muraglia arancione impossibile da scalare. Per il monegasco è il secondo posto, amaro come certi arrivederci, dolce solo per l’ennesima dimostrazione di carattere.

Per Norris, il "re di Montecarlo 2025" la vittoria non è frutto del caso. Partenza perfetta, gestione delle gomme lucida, strategia a due soste calibrata al millimetro. Quando Leclerc ha accorciato nel finale, Lando non ha tremato: ha chiuso ogni varco, ha tenuto il ritmo e si è preso la vittoria più prestigiosa del calendario. Un capolavoro McLaren, completato dal podio di Oscar Piastri, terzo con una gara solida e sempre in controllo.

Fuori dal podio Max Verstappen, quarto, penalizzato da una scelta strategica rischiosa: aspettare fino all’ultimo giro la seconda sosta, sperando in una Safety Car mai arrivata. 
L’azzardo non ha pagato, e Red Bull torna a casa con pochi punti e molti dubbi. 
Stesso discorso per Lewis Hamilton, quinto: la Ferrari numero 44 ha guadagnato qualcosa con il primo pit, ma è rimasta bloccata nel traffico e lontana dalla lotta per il podio.

Dietro, tra i protagonisti inattesi, brillano le Racing Bulls: Hadjar chiude sesto con una strategia da manuale, Lawson fa da tappo e consente al compagno di massimizzare la doppia sosta. 
Bene anche la Haas con Ocon ottavo, mentre Albon e Sainz portano a casa punti per la Williams. Drammatica invece la domenica Mercedes: strategia indecifrabile, soste ritardate e zero punti per Russell e Antonelli. Un disastro completo.




mercoledì 21 maggio 2025

LECLERC CERCA IL BIS A MONTECARLO

A Maranello si sogna un déjà vu vincente. 
Dopo il weekend difficile di Imola, la Ferrari punta tutto sul ritorno a Montecarlo, teatro della storica vittoria di Charles Leclerc nel 2024. Un successo che aveva spezzato una lunga maledizione personale del monegasco e riportato il Cavallino sul gradino più alto di uno dei podi più iconici della Formula 1. 
Ora, l’obiettivo è chiaro: ripetersi.

Le strade strette del Principato non perdonano, e la qualifica si conferma il momento chiave del weekend. Ne è ben consapevole Frederic Vasseur, che ha ribadito come a Maranello si sia lavorato intensamente per perfezionare il giro secco: “La qualifica è fondamentale. Abbiamo imparato molto da Imola e portato aggiornamenti mirati proprio per questa sfida”.

Il passo gara della SF-25 si è dimostrato solido, come confermato dalla rimonta di Hamilton (4°) e Leclerc (6°) a Imola. Ma a Montecarlo il passo conta poco se non si parte davanti. La nuova regola sulle due soste obbligatorie potrebbe scombinare le strategie, ma non cambia il fulcro del discorso: la pole è (quasi) tutto.

Per Leclerc, correre a casa aggiunge motivazione. Dopo anni di sfortune nel GP più personale, la vittoria del 2024 è stata una liberazione. Tornare al successo, un anno dopo, sarebbe molto più di una conferma: sarebbe la prova che la Ferrari può ancora scrivere pagine importanti nella storia della F1.

Il pronostico: sogno possibile

La Red Bull rimane l’avversario da battere, ma Verstappen non è apparso infallibile. La McLaren di Norris è un’incognita, ma se Leclerc o Hamilton riusciranno a piazzarsi in prima fila, allora la doppietta consecutiva a Monaco non è un’utopia. È una possibilità concreta.
A Montecarlo si corre sui millimetri. E per vincere, la Ferrari dovrà essere impeccabile sin dal sabato. Proprio come un anno fa.

Foto: fonte web 


domenica 18 maggio 2025

COPPA SELVA DI FASANO, CONTICELLI INARRESTABIE: RECORD E VITTORIA

Francesco Conticelli ha messo il sigillo sulla 66ª edizione della Coppa Selva di Fasano con una prestazione che non lascia spazio a repliche. 

Il marsalese, al volante della Nova Proto NP01, si è imposto con autorità nella seconda tappa del Campionato Italiano Velocità Montagna Zona Sud, non solo confermando i segnali lanciati nelle prove ufficiali, ma migliorando anche il record assoluto sul tracciato.

Con il tempo di 2’07”28 registrato nella seconda manche, Conticelli ha abbassato di 18 centesimi il precedente primato detenuto dal campione toscano Simone Faggioli, sui 5,6 km della SS 172 “Dei Trulli” fino al traguardo in via Toledo, nel cuore della Selva di Fasano. Una prova di forza netta e inequivocabile, che certifica lo stato di forma del pilota siciliano e lo proietta con fiducia verso le prossime tappe della stagione.

Alle spalle del vincitore, Achille Lombardi ha provato a restare in scia con la sua Osella PA30 Judd V8. Nonostante il massimo impegno, il distacco di 5”08 testimonia il dominio di Conticelli nella sfida tra le due uniche vetture da 3 litri al via.

Il podio è stato completato da un gradito ritorno: Luigi Fazzino, al volante della Osella PA 2000 Turbo, si è imposto nella sfida dei prototipi 2 litri, chiudendo terzo assoluto. 
Quarto posto per Francesco Leogrande, idolo di casa, che con la sua Osella PA21 4C Turbo ha entusiasmato il pubblico lungo il percorso.

Grande spettacolo anche tra le GT, che hanno infiammato la passione del pubblico fasanese, accorso in massa a bordo strada e nel paddock. 
A brillare è stata la rossa di Lucio Peruggini: la sua Ferrari 488 Challenge ha sfiorato l’ingresso nella top ten assoluta, chiudendo in undicesima posizione e dominando la categoria.

Alle sue spalle, lotta serrata tra grandi nomi e grandi auto: Francesco Montagna, fasanese doc, ha portato la sua Lamborghini Huracàn davanti alla poderosa Aston Martin Vantage GT3 condotta dal napoletano Pietro Nappi, autore anche lui di una gara spettacolare.













JOSEBA IRAOLA LANZAGORTA TRIONFA NELLA SUBIDA AL FITO: MERLI E PETIT SUL PODIO

È festa basca in terra asturiana: Joseba Iraola Lanzagorta si prende tutto nella 53ª edizione della Subida Internacional al Fito, quarta prova del Campionato Europeo della Montagna. L’alfiere della Nova Proto NP01 Honda turbo si impone con autorità, precedendo il campione trentino Christian Merli e il francese Kevin Petit al termine di una gara combattuta e spettacolare.

Iraola ha messo le cose in chiaro sin dalle prime due salite ufficiali, segnando tempi inarrivabili per i rivali e costruendo un margine che si sarebbe rivelato decisivo. Il suo crono combinato, frutto delle due migliori manches, è stato di 5’02”306, alla media di 128,3 km/h: prestazione che lo ha issato in vetta al podio assoluto, confermandolo il più veloce sul tracciato spagnolo.

Merli, al volante della Nova Proto NP01 Cosworth, ha tentato la rimonta nella terza salita, stampando il miglior tempo parziale in 2’31”619, ma il distacco accumulato nelle prime due manches è rimasto troppo ampio: per il trentino, secondo posto finale in 5’04”122, a +1”816 da Iraola.

Completa il podio il francese Kevin Petit, leader di classifica prima della gara, che con la sua NP01-Honda Turbo ha fermato il cronometro a 5’05”432. Qualche sbavatura di troppo gli ha impedito di entrare nella lotta per la vittoria, ma il suo ritmo resta tra i più competitivi del lotto.

Nel Gruppo P2, il veterano Fausto Bormolini ha fatto valere la sua esperienza, dominando la categoria con la Reynard K02 grazie a un tempo di 5’22”357, lasciandosi alle spalle lo spagnolo Mario Asenjo Carrero, sesto assoluto su Nova Proto NP03 e Jose Alonso Liste, nono assoluto, su Tatuus, in difficoltà nell’ultima manche.

Nel Gruppo 1, duello serrato tra il polacco Grzegorz Rozalski e il macedone Igor Stefanovski: la Mitsubishi Lancer del primo ha avuto la meglio per meno di un secondo sulla spettacolare Ferrari 488 Challenge del secondo.






domenica 11 maggio 2025

CHRISTIAN MERLI DOMINA LA FALPERRA: PRIMA VITTORIA STAGIONALE E SESTA AFFERMAZIONE SUL TRACCIATO PORTOGHESE

Christian Merli torna sul gradino più alto del podio nella 44ª Rampa Internacional da Falperra, imponendosi con autorità in una delle gare più veloci e insidiose del Campionato Europeo della Montagna.

Con due manches che rasentano la perfezione cronometrica, Christian Merli si è imposto con autorità, lasciando letteralmente il vuoto alle sue spalle. 
Il trentino al volante della Nova Proto NP01 ha fermato il cronometro su 2'04"622 nella prima manche e 2'02"494 nella seconda per un totale della somma dei tempi di 4'07"116.

A dieci secondi esatti troviamo Kevin Petit, anche lui su Nova Proto NP01, che si è tenuto costantemente alle spalle di Merli senza mai riuscire a colmare il divario, chiudendo con 4'17"210 (2:12.183 + 2:05.027). 
Terzo gradino del podio per il fratello Sébastien Petit, leggermente più attardato, con un crono aggregato di 4:25.859 e un gap di quasi 19 secondi dal leader.

Quarta posizione per Joseba Iraola Lanzagorta, che ha pagato una prima manche più cauta (2'25"604) ma ha reagito bene nella seconda con un 2'10"812 che gli ha permesso di limitare i danni e chiudere in 4'36"416. Dietro di lui, il miglior "non prototipo" è stato Reto Meisel con la sua spettacolare Mercedes-Benz SLK 340: primo del Gruppo 1, quinto assoluto con 4'42"501.

Da segnalare anche l’ottima prova di Grzegorz Rozalski, sesto assoluto al volante della Mitsubishi Lancer e secondo tra le vetture di Gruppo 1. Completano la top ten Igor Stefanovski (Ferrari 488 Challenge), Carlos Vieira (primo del gruppo 2 con la Porsche 992 GT3 Cup), Patrick Cunha (Porsche Cayman) e Fausto Bormolini, decimo con la Reynard K02, unica vettura del Gruppo P2 nella top ten.

Foto: fonte web 



SUPERSALITA 2025: SIMONE FAGGIOLI IMPRENDIBILE AL TROFEO VALLECAMONICA, SUA LA PRIMA DEL CAMPIONATO

Il re delle cronoscalate torna a ruggire sulle rampe della Malegno-Ossimo-Borno. Simone Faggioli ha dominato la 54ª edizione del Trofeo Vallecamonica, conquistando la sua quinta vittoria consecutiva e aprendo nel migliore dei modi la stagione 2025 del Campionato Italiano Supersalita.

Il pilota fiorentino, al volante della Nova Proto NP01 Bardahl, non ha lasciato spazio agli avversari, imponendosi con due manches da manuale: 3’48”75 nella prima e uno straordinario 3’46”23 nella seconda, per un tempo totale di 7’34”98. Una prestazione che ribadisce la sua superiorità nella classica bresciana e lo conferma punto di riferimento della specialità.

Alle sue spalle, ancora una volta, si è piazzato Francesco Conticelli. Il marsalese ha lottato con determinazione, chiudendo con i crono di 3’51”96 e 3’53”68, ma il distacco finale di +10.66 secondi racconta la netta supremazia di Faggioli. Sul terzo gradino del podio un ritrovato Michele Fattorini, autore di una prova convincente con il tempo complessivo di 7’51”33 grazie a due manche solide (3’56”97 e 3’54”36).

La lotta per le posizioni di vertice ha regalato spettacolo anche alle spalle del podio. Quarto posto per Franco Caruso, in crescita con la sua Nova Proto NP01 Honda turbo 1750 capace di fermare il cronometro a 7’54”03 nella somma dei tempi delle due manches. Quinto lo svizzero Joël Volluz su Norma M20Fc, mentre il connazionale Victor Darbellay, sesto assoluto, si è distinto come primo nella classe 2000, con un sensibile miglioramento tra le due manches (da 3’59”78 a 3’55”62).

Settima piazza per Giancarlo Maroni Jr., autore di un 7’55”53 che lo mantiene nella top ten. Ottava posizione per il giovane Andrea Di Caro, campione 2024 della categoria Sportscar Motori Moto, che ha ben figurato con la Nova Proto NP03 Aprilia, chiudendo con due manches consistenti (3’59”62 e 4’00”40).

Completano la top ten Filippo Ferretti, nono assoluto e miglior interprete della classe 1600 con la Wolf GB 08 Thunder (8’06”19), e Filippo Golin su Osella PA 21 Jrb.

Tra le vetture CN, dominio assoluto di Alberto Scarafone che, con la sua Osella PA21, ha dettato legge grazie ai tempi di 4’16”64 e 4’15”22.

Nella categoria Gran Turismo,successo per Lucio Peruggini su Ferrari 488 Challenge Evo, che dopo una prima manche più prudente (4’26”87) ha saputo migliorarsi nella seconda (4’23”85).

Infine, tra le TCR, emozionante duello tra il bresciano Luca Tosini e il salernitano Salvatore Tortora, entrambi su Audi RS3. La spunta Tosini con un crono complessivo di 8’48”91, precedendo di due secondi l’avversario.

Battaglia altrettanto serrata nel gruppo E1 +3000 tra il calabrese Giuseppe Aragona, ventiseiesimo assoluto e primo di gruppo, su Volkswagen Golf Mk7, (8'53"95) e il salernitano Alessandro Tortora, sulla Peugeot 106 turbo, (8'55"88).

In RS Cup, la regina indiscussa è stata Anna Maria Fumo. La pugliese ha dato spettacolo con il ritmo travolgente della sua Peugeot 308, che ha messo in fila tutta la concorrenza con una doppietta, 4'45"13 nella prima salita e 4'50" 85 nella seconda.

TARGA FLORIO 2025: CRUGNOLA DOMINA, RIOLO FIRMA UN'IMPRESA STORICA

La 109ª edizione della Targa Florio, organizzata dall'Automobile Club Palermo con il supporto di ACI Sport, ha onorato la sua storia con un evento ricco di emozioni, confermandosi ancora una volta come uno dei cuori pulsanti del motorsport italiano. Per due giorni il leggendario Circuito delle Madonie è stato teatro di sfide spettacolari, con oltre 200 equipaggi impegnati tra il Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco, il Campionato Italiano Rally Auto Storiche e la Coppa Rally di Zona.

Nel CIAR Sparco è arrivata l’ennesima conferma di Andrea Crugnola e Pietro Ometto, che su Citroën C3 hanno centrato la quarta vittoria in carriera alla Targa, la terza consecutiva, consolidando la leadership in campionato. Decisivo il primo giorno di gara, con sei scratch su otto prove, inclusa la Power Stage. «La seconda tappa era più breve, ma sembrava infinita – ha raccontato Crugnola – perché quando si spinge al massimo, non si può mollare la concentrazione neanche per un secondo».

Alle loro spalle, ancora una prestazione maiuscola di Giandomenico Basso e Lorenzo Granai su Skoda Fabia RS, staccati di soli 11,9 secondi al termine di un duello accesissimo. A completare il podio, Simone Campedelli e Tania Canton, anche loro su Skoda, protagonisti di una rimonta poderosa grazie a tre scratch nella fase finale.

Fuori dal podio ma primi nel Campionato Italiano Rally Promozione, gli sloveni Bostjan Avbelj e Damijan Andrejka hanno limitato i danni sotto la pioggia iniziale, difendendo la leadership di categoria. Dietro di loro, il giovane Roberto Daprà insieme a Luca Guglielmetti ha conquistato la sua prima prova speciale tricolore sulla lunga “Scillato”, chiudendo terzo nella Promozione dietro a Marco Signor e Daniele Michi, beffati per appena 1,5 secondi.

Applausi anche nella Coppa Rally di Zona (9ª Zona), dove a spuntarla è stato Emanuele La Torre, navigato da Marcus Salemi su Skoda Fabia. Dietro di loro, sfida serrata tra gli esperti Alessio Profeta e Roberto Longo e i locali Damiani-Livecchi. Sorprendente il quarto posto di Andrea Piero Mogavero e Christian Coco, primi tra le Due Ruote Motrici con una Peugeot 208 aspirata. Da segnalare anche l’esordio curioso della Lancia Ypsilon di Puccio-Fiorenza, finita undicesima assoluta.

Nel Targa Florio Historic Rally, valido per il CIR Auto Storiche, il colpo di scena è arrivato a un passo dal traguardo. A comandare fino alla PS10 era Angelo Lombardo su Porsche Carrera RS, ma un guasto lo ha costretto al ritiro, spalancando la strada a Totò Riolo, che con Maurizio Marin su Porsche 911 SC ha colto la sua sesta vittoria storica, decima complessiva nella corsa, scrivendo un’altra pagina di leggenda personale.

Secondo posto per Andrea Smiderle e Gianni Marchi, all’esordio con la Subaru Legacy, e terzo per Matteo Musti e Francesco Granata, leader del 2° Raggruppamento. Quarti Natale Mannino e Giacomo Giannone, primi nel 3° Raggruppamento, davanti ai fratelli Foppiani su Lancia Delta Integrale. A seguire, un parterre di grandi nomi con Mariotti-Tricoli, Rimoldi-Davis e i Picciurro su Porsche Carrera RS.

Nel settore della regolarità storica, l’Historic Regularity Rally ha visto trionfare nella media 50 l’equipaggio Rossi-Frascaroli su Lancia Fulvia Coupé Montecarlo, mentre nella media 60 a imporsi è stato il duo Keller-Ambrogi su Audi Quattro. Entrambi si sono distinti per precisione e costanza, confermandosi tra i migliori specialisti della disciplina.

Foto: fonte web 




venerdì 9 maggio 2025

IL 54° TROFEO VALLECANONICA APRE LA STAGIONE 2025 DEL CAMPIONATO ITALIANO SUPERSALITA

L’attesa è finita. Domani, sabato 10 maggio, alle ore 8:30, prenderà ufficialmente il via il 54° Trofeo Vallecamonica, storica cronoscalata bresciana che inaugura la stagione 2025 del Campionato Italiano Supersalita e che sarà valida anche per il Campionato Italiano Velocità Montagna e autostoriche.

A rompere il silenzio delle montagne sarà la BMW 2000 TI di Francesco Tignonsini, prima vettura al via lungo gli 8,6 chilometri di ascesa che collegano Malegno, Ossimo e Borno, tracciato simbolo del motorismo in salita italiano. Saranno 201 in totale le vetture che, superate le verifiche, prenderanno parte alle prove e alle prime gare in programma nella giornata di sabato.

L’Automobile Club Brescia, promotore dell’evento, ha voluto condividere l’emozione della vigilia con un messaggio affidato alle parole del Direttore Nadia Marcegaglia, intervenuta in diretta su ACI Sport TV: “È un grande momento poter dare il via ad una nuova edizione del Trofeo Vallecamonica. Tutta l’Italia sportiva è in attesa di questo evento e il territorio in fibrillazione. In bocca al lupo ai partecipanti e anche a tutta la squadra di lavoro che senza sosta sta mettendo grande impegno per l’ottima riuscita di questa manifestazione”.

Come da tradizione, non manca il calore del pubblico. Già dalle prime ore del venerdì, appassionati e tifosi hanno iniziato a popolare i margini del percorso, organizzando veri e propri accampamenti, pronti a sfidare anche le eventuali intemperie pur di non perdersi un solo passaggio.

Il programma della giornata di sabato si aprirà alle 8:30, con la strada chiusa al traffico sin dalle 7:00. In sequenza, le sessioni di prove per le vetture storiche e quelle iscritte al CIVM, seguite dal turno dedicato alle protagoniste del Supersalita. Dopo il rientro in paddock, sarà tempo della prima gara per le categorie Storiche e CIVM, mentre la seconda manche di prova vedrà impegnate esclusivamente le vetture SuperSalita.

Domenica, a partire sempre dalle 8:30, si entrerà nel vivo della competizione: prima manche di gara per le vetture del Supersalita, seguita dalla seconda e decisiva salita che vedrà in pista, nell’ordine, Storiche, CIVM e ancora SuperSalita. Le premiazioni si svolgeranno al pattinodromo di Borno, a mano a mano che ogni gruppo avrà completato la propria prova e verranno ufficializzate le classifiche.

Un appuntamento imperdibile per gli amanti delle salite e per tutti coloro che riconoscono nel Trofeo Vallecamonica non solo una gara, ma un patrimonio sportivo e culturale del territorio.